17 dicembre 2012

Stupida.

Piccola, un destino di statura e mentalità, così piccola che a certe cose non arrivo proprio, sai com’è. Troppo in alto.E così ci provo, dal buio della mia ignoranza a capire certe cose ma semplicemtente sono di un’altra statura mentale. Più bassa.

E sapete cosa, c’ho sempre sguazzato dentro la mia ignoranza perchè io, con il mio cervello, ci vado perfettamente d’accordo.
E sapete cosa, io certe cose non le so perchè non le voglio proprio sapere. E chissenefrega. Chi l’ha detto che conoscere a memoria le canzoni dei cartoni disney non sia cultura? E Chi l’ha detto che conoscere la ricetta perfetta della besciamella non sia concetto degno di stima? E chi l’ha detto che guardare Super Quark non sia meglio, molto meglio, del Tg1?

Lasciatemi, per favore, nella mia ignoranza. Mica è infettiva, sapete.

Ho occhi grandi per vedere il mondo, quello che ho voglia di vedere, quello che non ho voglia di vedere a voi cosa ve ne frega se lo lascio lì. A voi.

Guardatelo voi così poi me lo raccontate, che certe cose raccontate dagli altri hanno un sapere molto migliore, hanno il sapore dell’interpretazione, delle favole di una volta quelle che avevano sempre anche il retrosceno tragico, quelle che fino all’ultimo ti chiedevi come andava a finire. Quelle dove la Sirenetta se anche nella favola diventa schiuma di mare, quando poi me lo raccontate voi diventa fanciulla e si sposa con il principe che se permettete è molto molto meglio.

Che se già sai tutto è una noia mortale perchè nessuno può mai raccontarti nulla, che tu già lo sai, e le persone perdono il piacere del racconto.

Guardatelo voi, che tanto, se lo sapete voi, che utilità ha che lo sappia anche io? Ci siete già voi, no?
E io ho deciso che saprò quello che non sapete voi.

Che saprò di che colore sono gli occhi delle persone a cui voglio bene e per cosa brillano.
Che saprò le battute di Mary Poppins a memoria e le canterò con voi le sere d'estate.
Che saprò le cose che vi piacciono, i nomi dei vostri cari, cosa vi è capitato nella vita.
Che saprò le vostre vite, e non quelle di gente che manco conosco e di cui parlano alla TV. E di cui nulla mi interessa.

Perchè quello, per me, è importante sapere.
Chi ha deciso cosa devo sapere io?
Io voglio decidere cosa sapere e cosa no, io credo che ci sia uno spazio finito e limitato di informazioni che posso tenere nella mia mente.
E ho deciso che queste informazioni non saranno accademiche, ma persone, colori, profumi, canzoni. Come Saltinmente.

Ho deciso che posso permettermi di guardare negli occhi qualcuno che sa molte più cose di me con l’umiltà di ascoltarle raccontare, ma senza abbassare lo sguardo perchè avrò il desiderio di sentirle raccontare se voi, (SE !!), avrete l’intelligenza di raccontarmele a voce bassa rispondendo ai miei perchè. Come si fa con i bimbi. Non come si fa con gli adulti ignoranti con la voce saccente e la cattedra sotto il culo.

Se direte “non puoi non saperlo” non vi ascolterò. E non lo saprò mai.
E sarete responsabili della mia ignoranza, assassini di quella piccola possibilità di elevare di qualche centimetro la mia minima statura culturale.
E stupida, con gli occhi grandi per imparare ma la possibilità di scegliere cosa e da chi, ci rimarrò.
E quando voi saprete tante cose ed io come i bimbi, domanderò perchè, chiedetevi come meglio potete spiegarmelo, e raccontarmelo. E come il finale lo potrete rendere più bello invece che schiuma di mare.
Così domani vi chiederò di nuovo.

Alcuni di voi quando mi raccontano le cose mi incantano... e li ascolterei per sempre, e mi piace farmi spiegare anche cose che in realtà so benissimo, perchè quando le raccontano hanno un sapore più vero, più profondo. Hanno il pathos dell'interpretazione, del punto di vista, degli occhi altrui. Sono informazioni che attraversano una mente in movimento e inevitabilmente cambiano leggermente la via oggettiva prendendo sfumature che appartengono al narratore.
Impagabile.

In quei casi voglio essere stupida tutta la vita, per ascoltare Voi.
E' da Voi che voglio imparare. Non da un libro. Non da Wikipedia. Da voi.

da Voi che mi volete bene, e che sapete che stupida in realtà non sono affatto..
Da voi voglio imparare, non da chi non conosce nemmeno il colore dei miei occhi ma che ha la presunzione di trattarmi da stupida e non si interroga nemmeno un istante su quanto questo possa ferire.