- Giorno Uno.
Inizia la fase
lock down mentre sono a Sestola.
Per un momento
credo che rimarremo bloccati lì, in montagna, mentre Paride scende dal Cimoncino
che Alberto Tomba spostati. Penso a polenta e goulash da riempire la dispensa per mesi. Tigelle e pesto per merenda. Boschi nel weekend e pomeriggi chiusi in casa mentre il castello si imbianca di neve. Qui sembrano tutti in
ottima salute con le loro gote rosse da montanari, mi sembra il posto migliore del mondo dove restare "chiusi-dentro".
La chiameremo Fase
Heidi.
- Giorno Due.
In realtà ci
dicono che alla casa di residenza si può tornare.
Eccoci. Si lavora
da casa. Aziende chiuse.
Scuole chiuse.
Tutto chiuso. Sono stranita e mi pare che stiano tutti un po’ esagerando.
Ma si sa, io i TG
non li guardo, Benedetta Rossi di Fatto in Casa da Benedetta, in TV, mi pare
tranquilla e quindi mi pare che tutta sta ansia anche no.
La chiameremo Fase
Negazionismo.
- Giorno 15.
Il TG ok che non
lo guardo ma su Facebook sembrano diventanti tutti esperti virologi, medici ed infermiere. Hanno tutti una maledettissima opinione e nessuno che parli di altro. Mai.
Tutte le volte
che apro internet mi assale un senso di angoscia mortale, che se non mi uccide il Covid so già di morire di ansia. Domani. Sposto l’icona di
Facebook in una cartella nascosta, dentro una cartella nascosta, dentro una cartella
nascosta.
Lì spero non mi
raggiungano le notizie terribili che tutti spargono.
Ma arrivano
ovunque, anche in cortile urlate da un balcone all’altro, maledizione.
La chiameremo Fase
MoriremoTutti.
- Giorno 30.
La mattina mi
alzo. Ho una beauty Routine.
Prima di questo
periodo di sto-chiusa-in-casa non sapevo manco cosa fosse una beauty routine.
Ho la pelle
bellissima e nessuno la vedrà mai, visto che sono chiusa in casa.
Faccio Yoga,
accendo il computer. Faccio i compiti con Paride e lavoro come se non ci fosse
un domani. Come ai bambini, ho imposto a me stessa dei rituali giornalieri per non impazzire.
Pianifico e ...Panifico. Chili e Chili di pane, focacce, pizza, panini, briosce. Sono bravissima. E annoiata. Non credo serva aggiungere grassa.
Pianifico e ...Panifico. Chili e Chili di pane, focacce, pizza, panini, briosce. Sono bravissima. E annoiata. Non credo serva aggiungere grassa.
La chiameremo Fase
Vite al Limite
- Giorno 40.
La TV non la
guardo ma spesso mi imbatto mio malgrado in storie comunque strazianti. Litigo
furiosamente con mia mamma (mai successo in 39 anni di vita) perché lei ogni
giorno esce con le scuse più disparate.
Dai cipollotti
antibatterici agli aperitivi di condominio pasquali. Mai avrei pensato di dover
sgridare mia mamma perché usciva troppo a 74 anni!!
Ma poi quando me
li ritrovo davanti al portone con quattro mascherine una sull'altra e gli occhi lucidi per
salutare il nipotino mi si scioglie il cuore.
La chiameremo Fase
Nonnini in Fuga
- Giorno 60.
Cominciano a dire
che si riaprirà.
Io non mi sento
pronta. Ho qualcosa come 4 chili di pane e focaccia nel girovita da smaltire e
non sono pronta. In 2 mesi non
sono uscita manco per fare la spesa e i pacchi di Amazon li lasciavo 3 gg sul
davanzale a smaltire le possibili tracce di virus.
Il pensiero di
uscire mi terrorizza. Non sono pronta. Non sono pronta. Non voglio vedere
nessuno. Stiamo ancora tutti in casa. Vi prego. Conte ripensaci!!
La chiameremo Fase Voi andate che vi raggiungo ...
- Giorno 65.
La mascherina la
ordino tutta colorata ma non la riesco a portare e mi viene una sorta di crisi
respiratoria davanti alla commessa di Tigotà che mi odia quando la abbasso e le respiro tutta l'aria del negozio in un metro quadrato di spasmi. Grande Anna, se volevi vivere bene la tua prima uscita post-lock down sei andata alla grande. Il gel antibatterico lo annuso e se puzza non lo uso. Paride tocca tutto con i sacchetti della cuki nelle mani credendo che più che alla Coop pare di essere alla Robocoop.
La chiameremo Fase "si può uscire" bene ma non benissimo.
- Giorno 80.
Con la mascherina adesso vado alla grandissima, sareste orgogliosi di me.
Ho scoperto che
con Mascherina e occhiali sembro Michael Jackson e sono gasatissima, un sogno
guardare male tutti senza che gli altri lo sappiano. Ne ho tantissime di colori diversi, anche perchè ne perdo una al giorno. Mi piace che in giro ci sia poca gente, e io non ho più paura. Puff. Sparita. Ho voglia di vedere gli amici, che tanto sono stati anche loro come i miei pacchi di amazon sul davanzale per mesi, per cui sono certa ormai non abbiano tracce di contagio. Mi mancano tantissimo.
Gli assembramenti
li ho sempre odiati, per me potrebbero evitarsi da qui a per sempre. Questa quarantena ha acuito la mia socopatia. La mia psicologa ne sarà contenta.
La chiameremo Fase
Pochi ma Buoni.
Ecco amici, questo è quanto...Ma vi posso sussurrare
la MIA verità?
Nella frenesia di
un mondo industriale impazzito e nevrotico ho amato le passeggiate di prima
mattina in una campagna silente nella quale lepri e ghiandaie si avvicinavano
senza paura, in un mondo animale che sembravano pensare che, finalmente, la specie in pericolo eravamo diventati noi.
Se
posso scegliere rimango qui io, tra i filari di frutta e distese di margherite,
a sorseggiare birra fresca guardando il tramonto con le lepri che saltellano a pochi metri.
Mentre fuori
tutto tace se non qualche uccello in lontananza.
Devo proprio dirvelo...a me così sembrava stupendo.
La chiameremo Fase
San Francesco.