01 febbraio 2021

Quarant'ANNA

Sono quasi 40.

Quasi sì, posso ancora scrivere quasi, mancano 4 giorni al mio quarantesimo compleanno.

Parrebbe buono iniziare un romanzo, tipo avete presente “nel mezzo del cammin di nostra vita” e via discorrendo…

Speriamo di essere nel mezzo del cammin, della serie vorrebbe dire che almeno a 80 anni ci arrivo, e che quindi il Coronavirus non ci sterminerà tutti.

Una bella ventata di ottimismo.

Sono quasi 40 ed è tempo di guardare da dove vengo, dove sono, dove vado. Tempo di fare il punto della situazione.

Tipo le grandi domande di Quèlo. O ancora meglio i grandi dubbi Marzulliani. Fatti una domanda e datti una risposta.

Sei Felice Anna?

Vorrei ritirarmi in una piccola baitina sui monti trentini, qualche giorno di torte al grano saraceno e panna montata, granella di nocciole e Hugo freddo, avere il tempo di fermarmi e chiedermelo davvero se sono felice.

Rallentare la corsa, pensare da ragazza dove mi proiettavo a quarant’anni. Una casa stupenda, un marito ingegnere dagli occhi blu, due figlie dai codini scompigliati e gli occhi grandi iscritte entrambe in una prestigiosa scuola privata, un buon lavoro e il sedere alto e sodo.

L’università, un master, le amiche, gli aperitivi il venerdì a spettegolare nei locali alla moda. La macchina da donna in carriera, quelle alte che puoi parcheggiare ovunque con le doppie frecce. La domotica in casa che mi accende l’aria condizionata. Il vialetto di casa con Spritz (il mio cane pastore del Bernese) che mi corre incontro e mi scodinzola allegro. Le figlie con i codini le sento ridere in lontananza sulla casetta sull’albero mentre leggono Topolino. Ve la immaginate no la scena? E’ circa l’inizio dell’80% dei film dell’Orrore americani, quelli dove la famiglia perfetta viene poi sterminata dal mostro nel tombino. Oppure anche degli Spot della Mulino Bianco prima che si prendesse a cuore la famiglia Banderas e relative galline del pollaio di Lambrate. Ecco dai, figlia di un marketing disneyano, tra allegre famiglie canterine e cartoni animati a lieto fine questa era con ogni probabilità la mia proiezione dell’Anna a 40 anni quando ne avevo 20.

Sei dove pensavi di essere Anna? No.

Sei Felice Anna? Di più.

Ho un lavoro che amo, e che non cambierei con nulla al mondo perché mi riempie le giornate di sfide e progetti sempre nuovi. Ho una casa bella, grande, bianca.. e alle volte penso che la casa sono le mura dove ti senti felice, e quindi ho tante case che amo. Ho una famiglia imperfetta. Piena di contraddizioni e impavida. Che sa mettersi in discussione, sa mettersi in gioco, sa avere pazienza, sa essere ottimista, sa donare soddisfazioni. Una famiglia costruita su salde fondamenta di sincerità e rispetto. E un profondo affetto imprescindibile. Non faccio aperitivi con le amiche nei bar fighetti di paese ma cammino ore ed ora nella nebbia con accanto una sorella scelta durante il tragitto. Non ho la domotica in casa, a dire non arrivo nemmeno a chiudere gli scuri e devo salire sullo sgabello. Non ho un cane stupendo ma un rompiballe di gatto senza coda che vale 3500€, che adoro. Ho una macchina che non la vogliono in Bulgaria. Ho un bimbo che non ha né i codini (e ci mancherebbe solo) né legge topolino sull’albero. Ho un bimbo che è tutto il contrario di quello che mi sarei proiettata, ed è la mia salvezza. E’ tutto ciò che non mi sarei mai aspettata ma tutto ciò per cui ogni giorno ringrazio il Cielo. E’ la persona più divertente che io abbia mai conosciuto, ride stringendo gli occhi e stringendomi a se con le mani paffutelle e le guance più morbide dell’universo. E’ monello ma protettivo, ha una sensibilità fine e sincera, mai offerta a comando. E’ timido ma allegro. E’ la mia vita, sì. E’ la mia felicità. E' il più bel regalo che qualcuno mi abbia fatto senza che io lo avessi scelto, è la vita che sa davvero sorprenderti e prendersi gioco di quello che TU pensi di volere per te stessa.

Sono una persona molto più complessa di quello che avrei pensato di diventare. Ho una personalità scontrosa ma se voglio bene a qualcuno gliene voglio con totale trasporto e piena sincerità. Odio i compromessi, le ipocrisie, le lagne, gli stupidi. Ho lottato per raggiungere i miei obiettivi ma non ho mai perso di vista l’etica, sempre. In qualsiasi campo. Ho perso amicizie preziose. Ho trovate amicizie preziose. Ho preso tanti abbagli nelle mie amicizie, alle volte ho investito in chi non lo meritava, altre volte forse qualcuno ha investito in me, senza che lo meritassi, e me ne dolgo. Ho dormito sonni inquieti quando non avevo preoccupazioni, e dormito come un angioletto mentre l’universo mi si scagliava contro senza saperlo. Ho smesso di lottare quando avrei dovuto continuare a farlo. Ho pensato di non poter cambiare le cose, sbagliandomi. Altre volte invece ho impugnato la mia vita con caparbietà e forza, e non ho permesso che nessuno ne facesse qualcosa di diverso da quello che IO avevo in programma. Ho perseguito la mia felicità tutte le volte che ho pensato di intravedere cosa fosse, per me, la felicità. Ho serenamente deposto le armi quando, guardandomi attorno, ho capito che la felicità era intorno a me. Sempre. Occorreva solo saperla cogliere.

Chi non sa essere felice, delle piccole cose, non lo sarà mai delle grandi. Io sono felice. E che possa sempre andare così per i prossimi 40 anni.

.. mi spiace solo per il sedere alto e sodo. Maledizione!

Ciaobbbbelli!