28 ottobre 2013

Ciao bella gente!!



Chissà se vi ricordate di me sono panciotto. Che poi adesso non sono più panciotto ma bimbotto, per la precisione Amore-tesoro-cucciolino-scoreggina-cagarone-Paride, ancora non mi è proprio chiaro come mi chiamo perché mi sa che i miei lamamma e il daddy devono ancora decidere visto che cambiano nome tutte le volte che mi chiamano.

Ma io son tranquillo, quando poi hanno deciso che me lo facciano sapere perché diciamo che io voto per Paride, mi pare un nome un sacco figo, e d'altro canto scoreggina mi sembra proprio poco fine e cagarone non lo commento neanche perchè è quantomeno indecoroso per un pargolo raffinato come me.

Ma, dicevamo, ciao bella gente sono io, quello che è stato dentro per 9 mesi..sono uscito sapete.

Volevo raccontarvi come va qui nel mondo fuori, quello fuori dalla pancia di lamamma, quello dove ci sono persone che dall'alto mi fissano facendo versi assurdi per un sacco di tempo e che io pensavo di vivere in italia non nel villaggio degli umpa-limpa, quello dove mi tampinano e mi sbaciucchiano facendo vocette abbastanza inquietanti che io tutte le volte spero che i nonni non abbiano davvero quelle vocette lì perché se no poveri loro che vadano da un logopedista visto che ogni loro frase inizia cone clop-clop-cicici-cuccicuccicu.

Quello dove ho conosciuto il daddy dal vivo e non pensavo fosse così figo mappperò porcapuzzola potrebbe anche farsela la barba ogni tanto che pare la spugnetta dalla parte verde, quello dove quando piango mi do fastidio da solo ma poi ho scoperto che arriva sempre lamamma o il daddy allora io che sono fuuuurbo piango anche se non ho bisogno solo per vederli arrivare da me di corsa, che io sono buono, ma alle coccoline non so resistere, mi spiace. Sono coccoline-addicted.

 Eccomi, appunto, sono nel mondo fuori. Quello dove lamamma mi porta sempre in giro con imbragature che manco dovessi andare sulla luna, dove mi mettono tutine con orsacchiotti dalla dubbia virilità, mi mettono cuffia e coperta che manco in groenlandia i bimbi li vestono tanto..dove mi cambiano la mutandine-raccogli-pupù 72 volte al giorno e nonostante io ce l'abbia addosso h24 mi sono specializzato nel fare pipì nei 3cm che separano il fasciatoio al lavandino, bravo eh!?.

Quello dove ho una cullettina piccolina di vimini tutta azzurra e poi ne ho un'altra grande, rettangolare, con optional di lamamma a sinistra, il daddy a destra e coccole a richiesta ad un minimo nghèèè. Che  chissà poi perchè me ne hanno prese due.

Quello dove sono un bimbo proprio proprio buono, ma appena lamamma si mette a tavola per mangiare io ci faccio gli scherzetti perché sono già un super burlone e piango tantissimo così lei mi prende in braccio e poi deve fare la funambola per mangiare con una mano sola... che poi appena ha finito mi rimetto buonissimo perchè non voglio mica che pensi che sono un bimbo noioso eh! Sono troppo simpa.

Quello dove c'è chi dice "te sta dentro che qui fuori è un brutto mondo" e a cui vorrei rispondere "stacci te dentro, che io devo scoprire un sacco di cose, le mani ruvide del nonnone, gli occhi dolci di lamamma, il ruvido sbacciucchio della barba del daddy, la titta-oh-mio-dio-la-titta-mybestfriendforever, le carezze dei nonni con le vocine, i sorrisi buffi dei cuginetti.. stacci te dentro che io ho un mondo intero da scoprire e se il buongiorno si vede dal mattino a me sa' invece che questo è un mondo un sacco interessante".

Adesso gente vi saluto perchè, a proposito di cose interessanti e tutte da scoprire, ho una punta con la mia amica titta e non me ne voglio perdere nemmeno un sorsino.
Ci si vede.
Amore-tesoro-cucciolino-scoreggina-cagarone-Paride

P.S. (oh, speriamo sia Paride il nome finale)


30 settembre 2013

La notte di una neo-mamma..

La nottata di una mamma.
Anzi, specifico, una neo-mamma, perchè sono sicura che tutte quelle che hanno figli saranno lì subito pronte a dire "eh vedrai... eh.. poi quando ne hai due.. eh qua-eh.là-ehsu-ehgiù-daiunbacioachivuoitu!"quindi specifico a scanso di "te l'avevo detto" così (forse) mi salvo che sono inesperta, alle prime armi, sicuramente ho tanto da imparare.. quindi abbiate pietà.

Dicevo la nottata di una neo-mamma funziona all'incirca così.

Alle nove è notte fonda. Gli occhi non ti stanno aperti, il divano è scomodissimo e l'ennesima trasmissione di rifacimento case americane rende il tutto ancora più soporifero. Il marito è abbastanza lobotomizzato dall'essere neo-padre, dalle ultime due settimane che hanno stravolto la vostra esistenza che si rifugia nella sicurezza del telecomando, che - almeno lui- risponde ancora in modo famigliare alle sue richieste senza ritenerlo meno importante del pargolo-lattonzolo.
Io sono in uno stato semivegetativo. Vorrei dormire ma l'orario del cellulare mi ricorda drammaticamente che sono le nove, anzi le novemenodieci, pure i nonni all'ospizio a quest'ora stanno ancora giocando a carte.. su, Anna, resisti almeno un po', batti almeno i nonni.

Il piccolo ha gli occhi spalancati che pare pronto per andare a ballare al coccoricò. Le manine afferranno indistintamente tutto quello che gli capita a tiro, cioè nell'ordine: capezzolo, capelli, capezzolo, un dito, un pezzettino di ciccia morbidina dell'avambraccio, capezzolo... capezzolo.
E pretende di tittare ogni 15 minuti così, con la stessa voracità con cui un huligans chiederebbe una birra doppio malto prima del derby del manchester united.
Che poi vorresti pure dirgli di no, che non sono ancora passate le 3 ore che ha detto il pediatra, e poi lui ti spalanca la boccuccia che pare un aquilotto nel nido pronto alla pappa e tu ti sciogli a mo' di cream-caramel fuori frigo e sei già senza reggiseno quando lui afferra con i 5 artiglietti tutta quanta la titta.

Alle dieci. Sei crollata sul letto, con il piccolo ronfatore mannaro nella cullina satollo di latte. Talmente satollo che tu, per paura atavica ed inesperienza materna, vorresti dormire disperatamente ma ogni 5 minuti ti svegli e lo guardi per assicurarti che respiri, mentre il marito sonnecchia accanto a te guardando l'ennesima puntata di malattie imbarazzanti ignaro che di davvero imbarazzante in questi giorni è la trasformazione ormonale del tuo corpo post-partum-in-allattamentum dove passi da fastidi tutt'altro che simpatici in zone tutt'altro che simpatiche, a vampate di calore durante la poppata che un camionista sulla salerno reggio-calabria ti farebbe i complimenti per la fragranza ascellare per poi svenire, post poppata, con il rigurgito del pargolo che ti cola giù per la schiena post ruttino e tu, esausta, che crolli addormentata tipo mucca Lilla in versione notte horror con i capelli sudati, la canottiera puzzona e la mano sulla pancia in contorsionismo circense per assicurarti che il lattonzolo respiri.

Alle quattro ti svegli allucinata. Oddio non l'ho sentito piangere. Oddioooo ha saltato una poppata. Oddioooooooo sarà affamato e appena ne avrà facoltà chiamerà il telefono azzurro.
Tutto questo ovviamente mentre il lattonzolo dorme beato, rumoreggiando facendo a gara con il babbo tra nasino e bocca aperta a chi assomiglia di più ad un mietitrebbia.
E quindi ecco che: togli canottiera, scendi reggiseno (sì, sì scendi.. è intransitivo e non ho voglia di coniugare i verbi che dormo 6 ore a notte), insegna al piccolo aquilotto mannaro che capezzolo serve e se lo stacca con gli artiglietti alla mamma poi sono problemi anche suoi, guarda ora, conta minuti.. respira respira mentre piccola idropompa ti succhia pure l'aria che hai nei polmoni.. amore di mamma. Cambia pannolino, ed ecco che con un occhio aperto ed uno chiuso fa pipì sull'asciugamanino pulito e cacca in mano mentre gli lavi il sederino. Cacca santa amore di mamma. Sì però cristoforo colombo, è santa pure nel pannolino non importa che mi omaggi tutte le volte. E poi eccoci, di nuovo, nel letto a cercare di riprendere sonno mentre alla TV fanno le repliche di non è la rai e io ringrazio Dio che ho avuto un figlio maschio.

Alle nove mi pare l'alba. Tu piccolo lattonzolo mio adorato dormi come un cucciolino buonissimo e gnicchi e cigoli per rassicurarmi che respiri. Il tuo babbo lento si sveglia per andare a lavoro e ci prepara il caffè, anche se io vorrei una puntura di adrenalina nel cuore per cercare di svegliarmi e ritrovare le energie per un nuovo giorno da mamma, anzi neo-mamma. Il coccige non lo sento ormai dal giorno del parto, e diciamo non è l'unica cosa che non sento nelle zone meridionali del mio corpicino. Le gambe formicolano, la panza da neo-mamma mi ricorda che devo darmi la crema per le smagliature e i capelli già unti per le vampate di calore da allattamento mi ricordano che il tempo in cui ero gnocca e giovane sono passati.. lontani anni luce.. altrochè 15 giorni. Millemila anni.

Alzarsi. Allattare trattorino. Rifare il letto con la sola mano destra. Mettere Mozart a tutto volume e sperare, con tutto il cuore, che quando sarà grande e sarà un giovane dottore o ingegnere in carriera legga questo piccolo raccontino e torni a casa  con un enorme mazzo di fiori perchè, porcapuzzola, dopo soli 15 giorni di vita mio lattonzolo adorato hai già trasformato la tua mamma in un catorcino di fanciulla tutta latte e pannolini.

Tulipani e fiori di campo. Così.. giusto perchè tu lo sappia.
Un mazzo enorme.. come quello che mi sto facendo io piccolo cucciolino mio..!!

25 settembre 2013

"Amore mi si sono rotte le acque"..

Non mi sembra vero. Sei lì, che dormi nella cullina con le manine chiuse a pugno come un piccolo compagno comunista, vestito di azzurro come il piccolo lord, con le guanciotte rosa e bianche, come heidi, che pari davvero uscito dal bocciolo di una rosa invece che dalla mia patata.. e ti guardo e mi sembra ieri, ieri, che cominciava tutto.

Amore, amore..
io che corro nella doccia convinta che ecco, di nuovo, non riesco a trattenere la pipì e invece, questa volta.. non è proprio pipì.
Amore, amore.. mi si sono rotte le acque.
E il suono di quella frase suona così strano, sembra una frase da film.
Tipo "Huston abbiamo un problema" o "Ti fidi di me".. ecco, appunto, "Amore, mi si sono rotte le acque".
Realizzare che è vero, è arrivato il momento, e il corpo che in un tremito ti svegli dal torpore dell'attesa degli ultimi 9 mesi dove hai pensato "eh, vabbè, manca ancora un sacco.." e in un tremito realizzi.

Stai per nascere.
Sto per diventare mamma.
Sto per partorire. Davvero. Non per scherzo, non "eh sì ma manca ancora un sacco" detto alla cassa della Coop, no - ora - stai davvero per partorire.

E lui, il tuo amore, che ti guarda con lo sguardo fra il terrorizzato e l'entusiasta.
Che corre a prendere la valigia per l'ospedale manco fosse il forcipe per tirare fuori il cucciolino.
Ti chiede mille volte come stai, e tu, tu .. davvero non lo sai come stai perchè il tuo corpo è un tremare di emozione e novità. Lo vorresti ascoltare ma senti solo il battere del tuo cuore e l'emozione.

Sto per diventare mamma.
Stai per nascere.
Sto per partorire.

E poi l'ospedale. I letti tutti uguali con le lenzuola che odorano di ospedale. Le ragazze che arrivano nel letto accanto al tuo, partoriscono maometto, bevono the alla menta e polpette speziate mentre tu vorresti vomitare e nel bel mezzo di una contrazioni cominciano ad intonare un canto tutto "halla... hallaaa.. halllaaaaa" che quasi quasi pensi di cambiare religione pure tu visto che loro hanno partorito in 4 ore mentre tu sei li che soffri da 2 giorni... va bene "partorirai con dolore" ma non stiamo un po' esagerando adesso?

E le ostetriche che ti visitano alla vana ricerca di una testolina in discesa mentre lui, il piccolo lord, compagno pugnetto, o come lo vogliamo chiamare era lì che se la gubbiava nella sua placenta che le contrazioni pensava fossero roba che mica centrava niente lui. Cosa volete da me? Rotto le acque? Io?
Naaaaa.. non sono mica stato io. Adessso mi giro dall'altra parte e mi rimetto a dormire, così tutto torna tranquillo e a me nessuno mi rompe. Tutto suo padre sto piccolo birbante.

E poi entra nella vasca. Cuociti al vapore mo' di aragosta. Restaci 2 ore e mezza che penso di vendere la vasca di casa mia su ebay, perchè mi è passata definitivamente per sempre la voglia di fare un bagno caldo.
E poi esci dalla vasca che manco Alex Britti poteva farci una canzone così azzeccata, e poi ascolta il dolore. Respira, respira, respira.
Respiraci tu con una contrazione ogni 2 minuti.

Poi improvvisamente da posizione verticale respirante, diventi posizione orizzontale in apnea.
Spingi. Spingi.Singiiiii.
Ma boonaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Sto spingendo non vedi?!?!!!!

Vedo la testa.
Gli occhi del tuo Amore si illuminano.
Guarda te e ti dice, dai Amore lo vedo è lì.. spingi ancora un po.
E gli occhi dolci dell'ostetrica che si mette il grembiulino da pasticcere per accogliere quel pasticcino tutto impiastricciato al mondo. E tu con tutta la forza del mondo, che sembri davvero l'incredibile Hulk, e a dire il vero dicono fossi anche diventata verde, ci metti tutta la forza che hai in corpo e qualcuno dice "è nato".

Amore.

Sei nato.
Sono mamma.
Ce l'ho fatta. Ce l'abbiamo fatta. Insieme.

Ha gli occhi a mandorla, che pare un cinese.
E poi è bluastro, che è un puffo cinese?

Sei stremata. Non capisci, sei stordita, prima era lì dentro e faceva tutto lui.
Ora è qui fuori, e devi fare tutto te.

Ti ritrovi nella notte a cambiargli in pannolino in perfetto stile acrobata da circo.
Una mano spinge l'asticella con la flebo, con l'altra cambi pannolino, con l'altra lavi culino, con l'altra sposti la flebo, con l'altra apri la porta del bagno, con l'altra vorresti schiaffeggiare tuo marito che è andato a casa a dormire.. ma ahimè hai finito le mani circa 6 mani fa.

Cambio olio, gomme, pannolino ogni 2 ore in 35 secondi esatti. Che manco Schumi ai tempi d'oro.
Si torna a casa, hai passato l'esame sopravvivi ad una notte in maternità al maggiore mentre la ragazza nella stanza accanto partorisce nel sonno svegliandosi a metà notte gridando.. "esce la testa".
Robbe da turchi.

Si torna a casa.
Tu, il tuo Amore e il vostro Piccolino.

E una nuova vita inizia.
Una nuova vita fatta di tre persone. 6 occhi innamorati. 6 manine che si stringono in matriosche di pugnini chiusi a proteggersi l'un l'altro. 3 bocche piene di bacini, 2 piedini minuscoli che impareranno a camminare sulle orme di 4 piedi più saldi a terra che ti faranno strada.

Un cuore.

Uno solo pieno di un sentimento che non conoscevamo.
E che ora dorme beato nel lettone tra mamma e papà, quelli stessi Anna e Fede che prima dicevano "no, no, no lui dormirà nella sua cullina fin da subito" ed ora, persi in mondi nuovi, ti stringono e proteggono incapaci di smettere di guardarti.

Benvenuto piccolo Paride.

... e perfortuna non hai nemmeno più gli occhi a mandorla.


09 settembre 2013

Stai per arrivare...

Stai per arrivare sai piccolino?
Lo vedo dagli occhi stupendi del tuo papà che appena dico "ahi" mi elabora una diagnosi in due secondi chiedendomi quali sintomi ho e visitandomi mo' di ginecologo-ostetrica-chirurgo-pediatra prima che io possa dirgli che mi ero semplicemente morsa la lingua.

Stai per arrivare, perchè finalmente nella tua camerina c'è il tuo armadio pieno di tuoi bodini invece di tante scatole piene di nostre scarpe.

Stai per arrivare perchè mi stanno per aumentare la tassa sui rifiuti visto che la mia pancia sta per essere considerata un nuovo inquilino in casa, visto l'ingombro.

Stai per arrivare perchè sento che anche tu, lì dentro, non stai mica più tanto comodo e alle volte sussulti e sculetti che sembri John Travolta ai tempi d'oro.

Stai per arrivare perchè io comincio a pensare a come sarà averti fra le braccia, che odore farai, come avrai gli occhi. Comincio a pensare a quanto volte mi perderò a guardarti dormire in braccio al mio amore, e mi sciolgo in mille pensieri che mi coccolano all'infinito.

Stai per arrivare perchè sto già pensando che sarò gelosissima, e-oh-mio-dio dovrò cercare di darmi una regolata perchè, adesso come adesso, sono in una fase sei miomiomiomiomiomio guai a chi ti tocca.. e visto che sono già abbastanza in sclero di mio credo che questa fase la dovrei superare con un po' di training autogeno.. quindi meglio inizare per tempo.

Stai per arrivare, e ho paura, perchè ora io e il mio Amore dormiamo sonni sereni, ci sbaciucchiamo e coccoliamo tutte le volte che vogliamo, siamo io e lui e rispondiamo ai ritmi miei e suoi..ed ho paura, si, non ho paura di dirlo, ho paura che tu poi cambierai i nostro ritmi, i nostri tempi, i nostri sbaciucchi..

E poi però guardo quella cullina pronta, azzurra, morbida.
Penso al mio Amore, che mi visita la pancia ad ogni Ahi e ti manda i bacini dall'ombelico.
Mi guardo allo specchio e penso che sono io, sempre io, e non devo aver paura di niente fin tanto che noi tre saremo insieme.. sia che tu sia dentro o fuori.. saremo insieme.

E allora faccio un respiro profondo, penso che sarà un'avventura incredibile, e che spero tu abbia voglia di conoscere noi quanta noi ne abbiamo di conoscere te, piccolino mio.

07 agosto 2013

7 mesi... arrivederci ufficio.

7 mesi, no ma dico, 7 mesi.

Ce li avete presente 7 mesi senza entrare in ufficio, accendere il pc, leggere decine e decine di email in inglese. Chiedersi “cioè, no, dai – ma davvero?”.
Rispondere, scrivere, leggere, revisionare, tradurre, budgettizzare.
Caffè.
Rispondere, scrivere, leggere, revisionare, tradurre, ascoltare, pensare “ma questi sono scemi”.
Pausa Pranzo.
E via discorrendo per circa 9 ore al giorno, 5 giorni su 7.
5 settimane al mese.
365 gg all’anno, circa.

E la macchina con il pilota automatico casa-lavoro.
La fila in tangenziale.
Il camionista scaccolatore.
Il telefono che suona e tu vorresti trivellarti le palline pur di non rispondere.
La puzza di marcio nel frigo della cucina comune.
La centralinista che si improvvisa psicoterapeuta con chiunque le capiti a tiro.
I report che ci metti tre ore a fare e nessuno legge.

ASAP. tutto. sempre. ASAP. 

7 mesi, no ma dico, 7 mesi. Senza tutto questo.

Io non sono mai stata a casa in vita mia 7 mesi. Nemmeno all’asilo.

La laurea l’ho presa scrivendo la tesi in semiotica del testo di sera dopo 8 ore di ufficio.
L’anno, il mese, la settimana.. forse nemmeno il giorno sabbatico ho preso.

Ho una pancia di 8 mesi che pare di 14 e pure il benzinaio si intenerisce e mi fa benzina anche se sono al self.

Piedi che nemmeno un Hobbit dopo tutta la ricerca dell’Anello per le varie vallate di mordor-o-come-diavolo-si-chiama. Malanni che nemmeno guida-alla-gravidanza sapeva esistere, 39 gradi fuori e 42 sulla punta delle mie orecchie, macchine che si fermano e non ripartono davanti all'azienda, trasloco e imbiancamento annessi e  io dove sono? Sempre lì..Stile nano di biancaneve.. ehyoooooo-ooo. Ehyoooo. Andiamo, andiam, andiamo a lavorar.

..E il mio capo che continua a spiegarmi progetti e lavori.. e io lo guardo con il mio sguardo più interessato e complice, quello che dice “certo capo, come sempre non ti deluderò” ma dentro di me mi sto chiedendo.. “ma secondo voi glielo dovrei dire che NON ho mangiato un’anguria intera ieri sera e che fra 3 giorni, 3 dannatissimi e fottutissimi giorni, io sono a casa per 7 mesi”.

Mi smaterializzo. Puff.
Anna e anguria sparite. Che si chiedano dove sono, che si chiedano pure se possono telefonarmi, che provino, sì sì, che provino. Tu tu tu tu tuu.. in realtà la telecom l’ho pagata io per non darci nè internet nè la linea telefonica nella casa nuova.
Spiacenti l'utero (ops volevo dire l'utente) da voi chiamato non è al momento disponibile. Si prega di richiamare più tardi.

7 mesi. Ho 7 mesi di pausa.
E non scrivetemi “eh seeee, rimpiangerai l’ufficio, eh seeee pausa un corno con un neonato, eh seeee guarda che sarai più stanca di prima”, perchè io non sto dicendo che sarò in vacanza 7 mesi.
Io sto dicendo che sono pronta per partire per una nuova avventura. Un’avventura che non sarà più “Rispondere, scrivere, leggere, revisionare, tradurre, budgettizzare” ma nella migliore delle ipotesi sarà “nanna-cacca-latte-pannolino”.

7 mesi, ma davvero, voi ce li avete presente sette mesi dove potrò pensare di guardare i simpson, paint your life, fare i biscotti.

Dove guarderò il nostro piccolino e non uno schermo del PC.
Dove parlerò a lui in inglese e non ad un tedesco per telefono.
Dove alla sola idea davvero, di non entrare qui dentro per 7 mesi, mi si annebbia la vista, mi  si confondo le idee, mi sale uno stranissimo senso di confusione.....

7 mesi.
Io non sono mai stata senza lavorare 7 mesi.
Facevo le cornicette con la massima precisione e chiedevo a mia mamma di darmi i temi per le sfilate di barbie. Mica pizza-e-fichi che qui c'è gente seria.

Il divano.
I Biscuit party con le amiche.
Il pomeriggio a guardare Real Time a ripetizione..

Cullare, allattare, cambiare. Dormire. Svegliarsi. Dormire. Culla. Latte, ciuccio, cacca.
Aiutoooo panico. Marito Marito. Ciuccio. Culla. Latte. Cacca.
Eviadiscorrendo.

Io non ho mandato nessun CV per questo incredibile nuovo impiego.
AAA cercasi mamma senza esperienza. Pare abbiano selezionato te. Me?? Ma davvero? Sicuri sicuri?
Non so se sarò all’altezza o meno, di sicuro ci metterò il massimo impegno. Come sempre.

Intanto piano piano pulisco la scrivania, finisco di passare i progetti, scrivo cosa fare in mia assenza e penso – con un sorriso a 32 denti – che starò a casa per 7 mesi.
Dove, come quando e perchè non mi spaventa.

Da Nano voglio diventare Biancaneve. Basta miniera e ehyoooo. Voglio pulir casa con gli uccellini, fare torte di mele (possibilmente non avvelenate grazie) e cullare piccolo eroe epico in arrivo e marito principe azzurro.

Buon ufficio a voi che restate, io mi godo questi NUOVI 7 mesi che mi aspettano.
E chissà, se riesco , scrivere anche qualche raccontino in più..
se ne possono fare di cose in 7 mesi. 

Cominciamo con il diventare mamma..poi per il resto si accettano suggerimenti.


See you later.

22 luglio 2013

Mi presento anche io, sono il papà di panciotto e il marito della mega-panza.

Ciao mondo, sono il futuro papà.

Volevo comunicarvi che sto bene, anche se sono vittima sacrificale di una gnometta incinta e dei suoi ormoni luna-park.

Volevo comunicarvi che seppure più e più volte ho provato a pianificare una fuga tattica alla fine non potrei mai vivere senza quegli occhioni grandi e quel piccolo scriciolino che tiene in pancia che tira di quei calci che nemmeno John Cena mi renderebbe così orgoglioso.

Anche se ancora non lo conosco. So che è già una gran cartola. E questo basta e avanza per restare qui anche se tante volte vorrei semplicemente andare in bici, a nuoto, in palestra, a correre, a fare l’Iron-man su per le falde del Kilimangiaro con in spalla tutti e sette i nani di biancaneve pur di non dover spolverare su richiesta di mia moglie...ma questo che rimanga tra noi.

Volevo comunicarvi che se anche ho provato a dare lo smalto alle unghie dei piedi di mia moglie dopo averla vista praticamente in lacrime toglierselo per la sesta volta in una posizione da contorsionista del Cirque Du Soleil... volevo comunicarvi, appunto, che nonostante questo cedimento della mia virilità ho avuto debito riscontro del mio testosterone perchè la suddetta fanciulla in crisi ormonale si è tolto anche quello dicendo “scusa amore, ma pare dato da un cieco” - diotiringrazio- la mia virilità è salva.

Volevo comunicarvi che se anche quando lei mi dice “dai parla un po’ al piccolino” io gli faccio la voce di Dart Fener che lo incita alla rivolta nella pancia, in fondo, quando la mia adorabile mogliettine le canta la canzone di Aladin sotto la doccia io faccio la voce maschile in stile tre-tenori. Perchè le cose bisogna farle bene se no niente.

Volevo comunicarvi che se mia moglie mi prende una mano per farmi sentire che il piccolino si muove io la tengo solitamente un nano-secondo e poi comincio a dire “ebbben ben ben.. mamma mia.. pare alien” e poi la tolgo perchè il telecomando è geloso, e mica posso trascurarlo così, lui, il telecomando. Poi però la notte quando fa fatica a dormire, a qualsiasi ora della notte, io le tengo la mano sulla pancia per far sentire sia a lei che al piccolo rompi-balle che io ci sono per loro, sempre, e se anche sono svegli alle 4.10 del mattino, io sto sveglio con loro (un po').

Volevo comunicarvi che mio figlio non avrà tutine di Winnie Pooh. Semplicemente non c’è spazio per l’orso obeso e minchione nel guardaroba di mio figlio. I’m Sorry.
Non avrà Peluche improbabili che parlano con la voce dei Gremlins a raccontargli favole da checca ma ninna nanne suonate dai Metallica.

Non avrà la carta da parati con le ochette e i cagnolini ma probabilmente avrà Dilan Dog in versione Murales dark a tutta parete.

La sua copertina di Linus sarà una Fender nera. E quando la mamma farà la borsa (preparati amico, noi le vogliamo un sacco bene, ma questo è il suo tallone di Achille.. e che pensi, che ti abbia chiamato Paride così.. per l’aria che tira, qui per vincere la sua borsisia c’è bisogno di un eroe epico!).. dicevo, quando la mamma farà la borsa io ho già un piano, tu gnoli, io faccio finta di portarti a fare un giro per calmarti, e poi ci andiamo a bere un birrozzo io e un litrozzo di latte tu. Oh però poi tu reggi il gioco non è che alla prima poppatina poi le racconti tutto eh?! Che io non c’avrò la latteria ma ti posso assicurare che sono molto più spassoso di lei. Meglio avermi amico.

Dicevo, io non sono uno di quei babbi gelosi che gli prende l’ansia che tutti badano solo al bimbo.
Però quando l’altro giorno lei ha detto che appena esce lo sbaciucchia tutto mi è venuto un attimo di pensiero di lanciarlo nello spazio-tempo sull’ovetto Chicco tipo Superman, poi dove arriva arriva, sarà un gran figo con la tutina e i super poteri sul pianeta mork.. ma spiacente, qui, in questo modo, c’è spazio per uno solo a cui lei può dare sbaciucchini. E come vedi ho la precedenza.  
Ma giuro giuro giuro non sono affatto geloso. Nè paranoie che nessuno mi considera più....

------ Oh amore. Ma per caso io ho il mantello dell’invisibilità addosso e non me ne sono accorto? No perchè la gente quando mi incontra manco mi saluta e chiede subito come stai tu.
---------Oh amore. Ma a me non mi si calcola più nessuno. Quando finisce poi sta cosa? Prima il matrimonio e badiamo tutti alla sposa, poi il bimbo e badiamo tutti alla mamma, poi nascerà e badiamo tutti al piccolino.. emapporcamiseria se lo sapevo prima per 4 giorni di mestruo al mese tutti sti diritti, altro chè pari opportunità, volevo la patata pure io !!!

Vabbè dai scherzo.
Che di partorire non ne avrei mica voglia mezza.
Che per mettermi in stato di karma-apparente mi sto guardando su You-Tube i parti new-age di donnelle che partoriscono nei ruscelli con gli sciamani canticchiando i mantra.
E ci provo a dire alla mia mogliettina che dai, anche tu potresti, ma tutte le volte mi guarda come se fossi Gargamella nel villaggio dei puffi allora mi sono arreso.
E vabbè, ti ci porto al Maggiore.
Anche se il ruscello..
Gli uccellini..
I canti mantra.. sei proprio sicura sicura che non li vuoi??. Guarda che la fata-madrina di sicuro ha una laurea in ostetricia.

Oh, regaz, io c’ho una fifa blu ma che resti fra noi.
Ma sto come una roccia, tipo immobile e fermo per fare il macho-man come lei è solita vedermi.
Perchè io sono un duro. Sempre. Quasi sempre. Dai.. spesso.

Io sarò un papà. 

Maporcadiquellapuzzola. Altro che ironman, la svera sfida che voglio vincere sarà questa.
Essere il miglior papà di cui piccolo avrà bisogno e il miglior marito che la mia microscopica moglie incazzosa avrà bisogna.

Ditemi solo, per quello, come cavolo ci si allena perchè è tempo di inizare la preparazione atletica mi sà.


07 giugno 2013

Corso preparto time...

Corso di preparazione alla Nascita.
Non di un bimbo. Ma di una mamma.

Sì perchè già quando entro nella palestrina piena di panze mi viene l’ansia.
Sono tantissime. Tutte panzute e con la faccia da mamme.
Io non ce l’ho la faccia da mamma. Io ho la faccia da Anna. La mia, quella di sempre, con l’aggiunta di brufoli e doppio mento anzi.
Che “son tutte belle le mamme del mondo” lo cantavano prima di vedere me. Poi han detto “quasi tutte dai”.

Partiamo con le presentazioni.
Ciao sono XXX mio figlio si chiamerà YYY. Son tanto felice e da questo corso voglio imparare a gestire il dolore del parto.
Ciao sono XXX mia figlia si chiamerà YYY. Son tanto felice e da questo corso voglio sapere tutto sull’allattamento al seno.
Ciao sono XXX mia figlia si chiamerà YYY. Son tanto felice e da questo corso voglio imparare a prendermi cura di un neonato.

Ciao. Sono Anna. Mio figlio si chiamerà (probabilmente) Paride. Non ci volevo per niente venire a sto corso preparto ma mio marito mi ha costretto perchè mi ha detto “eh no anna, almeno il parto non puoi pensare di saperlo già fare”.. e da questo corso vorrei uscire indenne.

Applausi.
Nella mia testa almeno.

Pronti, partenza, via.
Complichiamoci la vita.

Usate i pannolini lavabili.
Che sembrano la versione in ciniglia della tutina di lady gaga.
Si sporcheranno di cacca fino al midollo osseo.
Risparmierete, anche se poi dovrete fare 52 lavatrici al giorno, oppure andare al fiume a lavarli stile mondina.
Ma sono un sacco equosolidalie e non scaldano lo scroto dei vostri bambini.

IL CHE????
Oddiomisericordioso.
Compriamo subito i pannolini da hippy che poi mi scalda lo scroto del pargolo ed è la fine.

Fate gli esercizi per il perineo. Per il neo. Perilperinoe. Pereppèpè.
IL CHE??
Presente quel pezzo di pelle ... NO
Presente quando fate la pipì se stringete... NO
Presente quando chiudete  tirate verso l’alto.. NO.

Presente quando starnutite e vi parte un goccio di pipì. Sì sì sì sì sìììììììì!
Ecco. Quello è il perline.o.o. Per il neo... il cavolo di perineo.
Subito a fare gli esercizi. Mica vogliamo usare il tena-lady prima di compiere i 70 anni eh!!

Fate un parto naturale. La gestione del dolore sta tutta nella vostra testa.
Eh bhe sì certo. Del resto io nella mia testa ci posso anche dire che poi passa ma se siamo nel 2013 e l’evoluzione medica ha fatto passi da gigante in tanti campi della medicina, per cui nessuno è contrario, perchè invece dobbiamo essere tutti contrari all’epidurale.
Allora facciamoci togliere un dente, rifare il naso o ricucire un arto senza anestesia. Tanto. Che problema c’è. E’ pur una cosa naturale no?!
Mapercarità. Certo che ognuno deve fare quello che si sente, non sono d’accordo con un cesareo programmato... ma una sana e onesta epiduralina per cercare di non morire.. dai su. Ebbbbona con sta stigmatizzazione della donna che deve partorire con dolore. Fateci partorire ad Eva con dolore che io, se riesco e se posso, l’epidurale la vorrei fare!!

E poi salta su chi chiede.. io vorrei sapere come si allatta.
Come si allatta? Hai presente la tetta. Il neonato. La bocca. Ecco. Si allatta così.
Ma davvero hai bisogno di qualcuno che ti spieghi??
Cioè non voglio farla più semplice di quello che è... immagino che anche questo nasconda degli enigmi alla Dan Brawn (come ogni cosa della gravidanza), ma come può qualcuno spiegarti la teoria dell’allattamento.
Tetta(latte)+bimbo(fame)=allattamento.

Poi partiamo con “ad una mia amica durante il parto è successo...:”
Ed io vorrei ucciderla. Ma taci. Taci taci. Se lo volevo sapere cosa era successo ad una tua amica mi sarei guardata tutte le puntate di 24 ore in sala parto, non sapevo di essere incinta, parti-incredibili etc etc etc. Se non l’ho fatto.
Se tutte le volte che mio marito indugiava anche solo un nano secondo su uno dei suddetti programmi parevo essere posseduta dalla sindrome del “CAMBIACANALESUBITO”.. secondo te.. cara mia.. voglio che tu mi racconti cosa è successo alla tua amica in sala parto?
No. Appunto. No. Quindi silenzio please.

Poi partiamo con i:
io partorisco fra 3 mesi ma ho già la valigia pronta con pure il dentifricio sullo spazzolino. Voi che dite, mi porto lo shampoo secco???
Io partorisco fra tre giorni e non so nè il nome nè dove partorire. Forse dovrei iniziare a pensarci?!
Io partorisco fra 1 mese e mio marito non vuole venire in sala parto per cui verranno i miei genitori.
NOOOO. DAI. NOOOO.
E’ una battuta.
Se no davvero mi alzo e me ne vado.

Poi la chicca.

Io per fare esercizi di tonicità della patonza ho sentito che nei sexy shop si possono comprare delle palline di acciaio con cui andare a correre al parco..

Non posso descrivervi, anche se vorrei, la faccia dell’ostetrica a questa affermazione.
Davvero vorrei raccontarvela nei dettagli il suo sguardo allibito.. ma non renderei mai l’idea..
Vi dico solo che dopo questa perla.. io non vedo l’ora di andare alla prossima puntata del corso.

Perchè secondo me le donne in gravidanza sono fuori di testa.
Ognuno a modo suo.
Adorabili. Pazze. Fuori di testa.

IO per prima, sia chiaro.
Ma sono proprio fuori di testa. 

Speriamo che i piccoli laggiù stiano facendo un corso di preparazione alle loro mamme.


15 maggio 2013

Ormoni Luna Park

Voi che non siete in gravidanza, voi, in generale, per cui ascoltatemi bene.


Se ho le palle girate ho le palle girate, le potevo avere anche 6 mesi fa e le potrò avere anche fra 1 anno e avrò sempre e solo le palle girate. Tanto difficile da capire, la smettete di dire che ho le tempeste ormonali?

Se mi viene da piangere se vedo un nonnino solo al parco è perchè sono sensibile ai nonnini.
Soli. E sono sensibile ai parchi. Ecco. Nonni. Soli. Parco. Traaaak. Lacrima.
Ma piangevo anche prima. Che voi ci crediate o no. I nonnini mi hanno sempre fatto piangere.
Ho pianto più a vedere il cartone UP che Il Diario di Anna Frank. Cosa posso farci.
Mi viene da piangere pure a pensarci.. vedete voi.

Se un minuto prima ti guardo con occhi a forma di cuore e il secondo dopo credo che tu non sia in grado di capirmi e non mi ami più è perchè sono donna. Non è colpa degli ormoni della gravidanza, semplicemente sono donna e sono volubile. Presente? Quegli esseri carini carini che ti incantano con canti di sirena per poi, appena hanno conquistato la barca, trasformarsi in essere malefici? Donna. Punto. Non gravida. Non in preda a tempeste ormonali.
Semplicemente Donna.

Se pulisco casa altrimenti abbiamo i gatti di polvere che miagolano della grandezza di Giuliano di Kissme Licia non è perchè ho la sindrome da preparazione del nido.
Ecchepalle. Sto solo pulendo. Presente? Quella roba che si fa per terra con la scopa, e che (tra le due ipotesi) non porta ad attività procreative? Mi piacerebbe poterlo non fare ma sai com’è, a volte ci tocca. Quindi non importa che mi guardi con gli occhi amorevoli e sornioni pensando “che carina, prepara il nostro nido per il piccolino”, prorpio-no, alza le tue regali chiappe dal divano ed aiutami.

Se ho la malinconia da “nessuno mi vuole bene”, non ho la malinconia perchè sono in gravidanza, maporcapuzzola. Quando avevo 5 anni mi sdraiavo a terra fingendomi morta per vedere la reazione di mia madre. Secondo voi ero incinta? NO.
Ero semplicemente fuori di testa e volevo assicurarmi che mia mamma mi volesse abbastanza bene da preoccuparsi se ero morta sul divano. Dopo qualche anno di morti apparenti mia madre un giorno mi scavalcò dicendo “sì anna ho visto che sei morta e sono disperata, ora alzati”. Quindi, che vi sia chiaro, se ho le crisi di malinconia e disperazione non dovete mica strapparvi i capelli ma darmi un pochino di affetto. Ma non sono storta nè ormonalmente squilibrata. Ho la malinconia. Punto. Avete presente quella di Marco Masini. Ecco. Quella. Lui mica era incinta.

Ecco. Mi pareva il caso di chiarire che se prima avevo un caratterino da tigre della malesia in fase adolescenziale, indecisa se essere il cucciolo morbidoso o la terribile mangiuomini non è che se sono incinta adesso è tutta colpa dei miei ormoni. Ecchepalle. Cos’è sto razzismo verso i poveri ormoni della gravidanza, a parte qualche brufolo e qualche crisi esistenziale pesissima non è colpa loro se ho un carattere “impegnativo”.

Fatevene una ragione. Così sono, ero e sarò.

10 maggio 2013

Fiocco comanda color....


Sarà bellissima con le treccine e gli occhioni grandi.
Vestitini a pois e colori pastello.
Capelli lunghi da pettinare e carezze tutte per me.
Sarà bellissima lei, la mia piccola.

Poi traaaaaaaaaaaaaaaaaaaak.
Ecco.

Se volete sapere signori, questi sono chiaramente  i testicoli.

E sticazzi. Nel vero senso della parola.
Addio treccine. Mica è Gullit. Nè Platinette.
Addio pois, al massimo la varicella.
Addio capelli lunghi, fin da piccolino dovrà sognare di fare il marins con capelli a spazzola e sguardo truce.

Mi devo buttare su altro quindi.
Farà l’astronauta. Il giocatore di Rugby. Il cardiochirugo.
Non gli verranno i brufoli in adolescenza perchè gli farò lavare la faccina con topexan dai 10 anni in poi. E i baffi incolti.. ne vogliamo parlare.
Vista la peluria del marito e della sottoscritta, probabilmente mi nasce già alla Costanzo. Ma questo vabbè, meglio maschio a questo punto.
Non mi interessa cosa farà con le sue morosine. Lo farà fuori di casa.

Hai presente amore la porta della camera dei bimbi.. ecco bhe facciamo che la teniamo in stand-by per adesso.
La montiamo poi quando va a fare l’accademia aereonatuica.

E le lucertole vivisezionate.
I ranocchi carini carini.
La terra fino a metà gamba.

No, dai.
Dottoressa guardi meglio.
Forse non sono testicoli. Che ne so, liquido amniotico, cordone ombelicale, i miei calcoli renali???

Poi mi fermo un attimo.
Mi guardo intorno e mio marito ha un sorriso che sembra dire “oddio ho creato l’erede al trono. Ho portato avanti il cognome e la stirpe”.
Lo Guardo un attimo ancora, un ultimo istante e lui mi accarezza il viso e mi prende la mano.

Da quel momento non ho più avuto dubbi.
Io e solo io devo essere l’unica fanciulla nel cuore del mio amore.
Non avrei mai sopportato che potesse guardare un’altra con lo stesso amore, o addirittura maggiore.

E quindi, piccolo mio panciotto adorato, evviva che hai le palline, mi godo l’idea di te e papà a fare marachelle.. ma soprattutto mi godo l’idea di restare per lui l’unica e sola fanciulla nel suo cuore... e forse per un po' anche la tua unica fanciualla nel tuo cuore.

Spettacolo.
Mi rendo conto solo ora.. che ho sempre voluto un maschio.




03 maggio 2013

4 simpatici personaggi, una punto a metano ed uno stalker finocchio..

Voi prendete una macchina.

Una di quelle che va a metano che pare che la devi spingere in salita e che ogni 100 km devi cercare per mezza nazione un distributore di metano, sull’applicazione dell’iphone, in tedesco.
Dicevo, voi p
rendete siffatta macchina e riempitela nell’ordine di:

ELEMENTO MASCHILE NUMERO UNO:
- un mangiatore di stinco-e-patate-e-birra datemene finchè ne avete e se finiscono i vostri andate a prendere anche i maiali limitrofi. Datemi talmente tanto stinco che all’occorrenza lo puccio pure nel caffè la mattina insieme alle kartoffen salad che mi si ripropone dalla sera prima che, mammamia, è tutto un saporino buono buono che poi per forza mi chiede perchè lo fisso durante la notte... dall’odore che esce dalle sue fauci devo accertarmi che mio marito non sia in putrefazione. Bevo birra in caraffe da un litro e poi ho anche il coraggio di lamentarmi che ho le maniglie dell’amore. Faccio cameratismo con la braga e guardo le TETTEsche che mi portano la birra. Perchè alla HB di Monaco se uno non lo fa non gli danno da bere. Così dicono. Giuro giuro giuro amore è questo il motivo.

ELEMENTO MASCHILE NUMERO DUE:
- noncrucchen con manie da tomtom incorporato che simulando occhi dolci e faccia da bravo bimbo tenta l’asservimento di tutta la ciurma con risultati semi-permanenti se non fosse per la qui-presente rinella che prova l’ammutinamento in più di un occasione beccandosi anche un “no-ciccia” che l’ultimo che me lo ha detto lo stanno ancora cercando. Anch’esso bevitore di birra in caraffe da buon trentino-cariottino capace di costringere una fanciulla incintissima ed un’altra dolce donzella ad abbandonare l’idea della passeggiata a cavallo super-romantica pur di farlo smettere di dire “secondo me a piedi sono 15 minuti, anzi forse 12, anzi forse 10, anzi forse 8, anzi forse 5” che, ripeto, pur di farlo smettere ci andresti sulle ginocchia a casa perchè ne hai pieni i maroni della sua stima da emino-michelen.


ELEMENTO FEMMINILE NUMERO UNO-BIS:
- specie gnomica in evidente stato pancioso con sbalzi umore da ormone impazzito, voglie di dolci inctrollabili e ingiustamente ignorate dal resto della combriccola, cibatasi di specie vegetali di qualsiasi tipo pur di sfuggire allo stinco. Ha dato il meglio di sè fulminando con un sol sguardo l’incauto avventore che ha urtato la sua sedia dentro una birreria. Dicono che stia ancora piangendo nel bagno. L’incauto avventore. La si può altresì caratterizzare per il suo intervento all’autogrill dove davanti ad una fila di donnelle incontinenti, pur non avendo nessuna reale urgenza, ha cominciato a dire “ma insomma, io sono incinta, avrò ben la precedenza” per il solo gusto di rompere un po’ i coglioni. Massimo esponente mondiale di POVERINISIA per essere più volte stata ignorata, schernita e portata allo stremo nonostante le sue condizioni rotonde da i due sopra-citati elementi maschili in modalità germanico-hitleriana.


ELEMENTO FEMMINILE NUMERO DUE-BIS:
- degna scofanatrice di piatti da camionista di ogni specie, genere e dimensione, capace di immergere lo stinco nella nutella pur di non farsi mancare la nutella e capace di erigere un invidiabile muro insonorizzato verso le battutine e gli sbuffi rivoltole dal marito al suo terzo(+15) cucchiaio di nutella, è capace di farsi perdonare il tutto intervallando momenti di sonno supremo con bocca aperta in cui lei silente lasciava agli uomini la libertà di dire, fare e guardare tettesche e quant’altro ad altri momenti dove con la santa-pazienza dell’universo accudiva l’amato marito con amorevolezza che nemmeno la geisha dell’ultimo imperatore cinese avremme mai potuto fare di meglio. Stella al valore per aver sempre saputo mediare tra l’amica (elemento femminile numero uno-bis) e l’amato (elemento maschile numero due-bis) nonostante alle volte, probabilmente, avrebbe voluto lanciarli entrambi giù dalla torre più alta del castello della favole per tornare in italia con il suo amato calesse trainato da cavalli.

Ecco. Ora avete gli elementi. Il mezzo.
Manca solo la DESTINAZIONE. Presto detto. Castelli.

Beeeeeeeelllooooo. Wow. Super. Ceramiche e assolutismo.
Un tizio innamorato del re sole (quello dell Francia non quello delle pastiglie di liquerizia) che lo ritraeva da tutte le parti e faceva tutto quello che aveva fatto lui. STALKER.
Dichiarato pazzo, ma no dai davvero, e ucciso stile Michael Jackson (copyright Rinelli) dal suo medico di fiducia. Dicono che le ultime parole siano state: THISISITEN (era tedesco mica inglese).

Voi mescoltate tutti questi elementi così, come ve li ho detti, geishe bolognesi, bevitori di birra impazziti, tomtom iper-permalosi e rompiballe gravide, girate il tutto con un re-pazzo-stalker-e-sdentato, nutella e stinchi.

Cosa può uscirne se non un viaggio alla grande su cui aleggia un unico misterooooooooooooooooooooo... la parrucca sparruccata e decolorata del cinese al castello delle favole.

Ma come diceva il buon-vecchio-Ludwig.. questo rimarrà per sempre un mistero per me.. e per gli altri!!

05 aprile 2013

Salve Mondo. Sono Panciotta.


Ciao. Mi presento.

Sono Panciotta.

Oddio potrei anche essere Panciotto ma sembrerei troppo un capo di abbigliamento per cocchieri per cui per ora sono Panciotta. Poi si vedrà.

Per ora vorrei comunicare al mondo che non faccio granchè.
Sono decisamente cicciottosa.. nonostante io abbia solo 4 mesi.

Io qui dentro rido tantissimo quando la mamma va al mercato e si accarezza la pancia dicendo a voce alta che è incinta perché pensa che la gente creda che sia semplicemente cicciona.
Mi fa un sacco ridere, sì, perché io sono grande 11 cm. Per cui, che lei ci voglia credere o meno, non è sicuramente colpa mia se ha la panza… ma lasciamoglielo credere. Ora che finalmente ha una scusa valida.

Il mio rivestimento mammoso è incazzosissimo, come sempre, ma una cosa che sto apprezzando tanto di lei è che fa le sue cose come sempre. Della serie ha deciso subito di farmi capire che lei è una persona indipendente e a sé stante, non è solo una portatrice di panciotta.

E io me ne sono dovuta fare una ragione, mannaggia, ma vi dirò che così è un sacco più divertente.
Vivo i suoi umori, buonumori, malumori. Vivo la stanchezza, la rabbia, la concentrazione del lavoro ma vivo anche i momenti di riposo, di risate, di chiacchiere con gli amici e di coccole con il signor voce profonda.

Il signor voce profonda è un personaggio che non mi è molto chiaro.
Ma quando mi arriva la sua voce prillo e piroetto un sacco. Come fa la mamma. Quando arriva a casa Voce Profonda. Deve essere amore ereditario. Io per ora so solo che ha una voce bellissima, che fa un sacco ridere e che mi piace il patè di olive come a lui.. mentre alla mamma farebbe schifo!

So che alle volte si avvicina e mi dice “speriamo che tu sia come la tua mamma” e io che non so ancora se sono panciotta o panciotto sono felice, perché la mamma, quando lui non c’è, mi dice la stessa cosa su di lui.. per cui.. comunque vada, mi andrà fatta bene a quanto pare.

L’altro giorno ho visto una roba tutta carina e ho deciso che era il comodino per il mio attico-panciottoso. Credo sia il nervo sciatico del mio involucro mammoso, ma non mi è molto chiaro, per ora sto comoda qui. Poi la vescica è un cuscino morbidosissimo, anche quella la uso a mio piacimento, tanto al massimo dobbiamo correre in bagno e poi rimaniamo bloccati lì perché con la sciatica non riusciamo più ad alzarci. E… vabbè.. cosa sarà mai.

Vabbè, ora vi devo salutare perché ho un sacco di cose da fare e altri organi interni del mio involucro mammoso da usare come arredamento del mio attico-pancettoso.
Lei fa pure le sue cose, e allora che lasci me farmi le mie….o guardate.. un rene, potrei usarlo come tappeto.

Ciao belli.

Ora, è ufficiale, io sono Panciotta.
So che la mamma scrive più che parlare, per cui mi sembrava carino raccontarvi di me qui.. così se la incontrate per strada non pensate che sia solo cicciottosa !!

21 febbraio 2013

Fisionomia politica.

Premetto, come spesso faccio, se uno pensa di leggere roba intelligente sulla politica ha sbagliato post.

Ha sbagliato proprio blog. Anzi, diciamo che forse ha proprio sbagliato paese.

Premetto che di politica mi intendo poco, e vado molto fiera del fatto di intendermene poco non perchè come state pensado tutti adesso con quelle facce da inquisizione non ho spirito civico.

Tutt’altro. Me ne intendo poco perchè semplicemente tendo a fidarmi delle mie sensazioni e quindi non leggo kilometri di programmi elettorali ma con il cartellone-accanto-al-centro-commerciale puoi avermi già convinto a votarti o non votarti.
Tanto a me il marketing politico mi fa il solletico e quindi mi fido delle facce e basta.
Ecco io sono per la politica fisiognomica. Fisiognomistica. Bho. Quella della faccia insomma.

Se c’hai i capelli disegnati e pensi che la gente non se ne accorga hai problemi di senso della realtà.
Quindi non ti voto.

Se c’hai lo sputazzo molesto e, nonostante questo, decidi di chiamare centinaia di persone in piazza davanti a te sei un egoista irrispettoso.
Quindi non ti voto.

Se quando parli la bocca ti si muove tipo jocker e ti chiami come la beniamina di un film ammazzatutti in tutina gialla secondo me hai una doppia vita.
Quindi non ti voto.

Se pari babbo natale travestito da bibliotecario pazzo probabilmente hai la sindrome della laurea ad honorem autocertificata.
Quindi non ti voto.

Se tuo figlio ha lo sguardo talmente perso l’infinito-ed-oltre che Mistero ci ha fatto una puntata e il tuo braccio destro si chiama come quelle due sfere sotto a quello lì che c’avevi sempre duro tu.
Bhe. Non ti voto di certo.

Se nonostante i tuoi genitori ti abbiamo chiamato con un nome che sembra il dilemma sulle ferie estive e tu sei riuscito ugualmente a diventare una persona noiosissima che nemmeno la Sara Tommasi te la darebbe.
Non ti voto.

Se c’hai la faccia da bella-zio al bar di brisighella dopo aver preso una batosta a briscola e pare che la crisi internazionale per te sia roba da tarallucci e vino.
Bhe, mi stai un sacco simpatico, lo ammetto. Ma non ti voto. Non sono mica qui spaccare le noci a Cip e Ciop io.

E se non sei nella lista. Cioè se non ti ho nominato sei proprio pessimo.
Vuol dire che non sei nemmeno riuscito a farmi sorridere una volta, a farmi pensare a quanto non ti voterei.
Vuol dire che non sei nemmeno andato che ne sò, alla replica delle invasioni barbariche fra un master-chef e un Cucine da Incubo. Vuol proprio dire che non sei nessuno.
Non sei nemmeno sui cartelloni accanto al centro commerciale. Vedi te che triste che sei. Nessuno dei miei amici di FB ha mai detto votate lui. Quindi sei out.

E allora potrebbe sempre succedere come mi successe tanti anni fa quando volendo votare L’Ulivo sbagliai invece e misi la croce sulla rosa nel pugno perchè avevo fatto casino con le specie vegetali.
Giuro. Tutte ste piante qui mi avevano confusa, con l’asinello mi pareva di essere nella fattoria di zio tobia invece che ai seggi elettorali.

Facciamo così. Quest’anno voto quello che mi dice mio marito. Come si faceva nell’800.
Che capace che invece che scambiare le specie vegetale scambio le parti anatomiche e, che ne so, per  votare Fava abbasso lo sguardo e mi scappa la crocetta sui Maroni.
Non sia mai.

BUON VOTO A TUTTI!

14 febbraio 2013

Meraviglioso amore mio...

(clicca qui.. http://youtu.be/o4RjdV693Gc  e poi leggi sotto)...

Ci sono momenti che non si possono spiegare. Si vivono, semplicemente. Si sentono vibrare. Dentro.


E forse non ci rotoliamo più nel letto per ore colmi di quella sensazione di volare. Forse ci rotoliamo meno ma ci abbracciamo piano, con una dolcezza nuova, attenti a proteggere quell’amore che cresce dentro. Di noi.
E forse alle volte ci fermiamo a guardare i ragazzini che si baciano ai lati delle strade, con le gambe avvinghiate e le lingue attorcigliate e sorridiamo.
Sorridiamo stringendoci le mani, uno nell’altra, sempre, ovunque. Anche quando siamo distanti. Perchè forse le gambe e la lingua sono meno attorcigliati, ma i cuori lo sono molto di più. E la vita, la vita intera, è un unico intreccio con radici profonde. Infinite. Forti.

E alle volte la fatica sembra tanta, la pazienza scappa, il nervoso prende il sopravvento.
Ed io mi dimentico di dirti quanto orgogliosa io sia di te, ogni giorno della nostra vita, ogni mattina che ti svegli prima per passare in cantiere a vedere che il nostro piccolo fienile cresca.

Quando la mattina ti alzi e ti fermi qualche istante sul letto prima di allacciarti le scarpe pensando che non vorresti andare, ma lo fai per me, per noi. Per quell’amore che ti sei impegnato a portare avanti sempre e comunque, a proteggere da qualsiasi cosa. E sono infinitamente orgogliosa di te quando ti batti per i valori in cui credi, quando ti scontri e ti prendi dello stupido perchè sei un sognatore, perchè ti batti per un’etica che nel mondo del lavoro quasi non esiste più, e tu in silenzio incassi il colpo ma ti batti, sempre e comunque, per quello che credi giusto. Per coloro che credi Giusti!

Sono orgogliosa di essere tua moglie quando non pensi a quanti anni hai, a quanti tuoi amici si stanno ancora godendo forse la massima libertà e spensieratezza, perchè la tua felicità sono io .. dici.. la nostra felicità siamo noi, la tua libertà siamo noi, il nostro fienile, il nostro amore, la nostra famiglia che piano piano cresce e matura.

Sono orgogliosa dell’uomo che sai essere, del ragazzo che sei e sarai sempre, della forza che hai dentro, del coraggio che non ti manca mai, della generosità con cui ti dai agli altri, dell’affetto incondizionato e profondo che dimostri a chi ti ama. Sono orgogliosa, infinitamente grata, della bellezza dell’uomo che sei quando ridi, quando corri, quando balli in un negozio il sabato pomeriggio per farmi ridere, quando mi compri un mazzo di tulipani colorati .. come siamo noi.. vivaci, semplici, colorati. Delicati alle volte. Come ogni cosa bella.

E forse alle volte mi dispiaccio se tu vai via, in caserma, a nuoto, a lavoro la mattina quando vorrei tu rimanessi stretto a me. E poi sorrido pensando che la sera tornerai nella nostra cuccia calda, fra le coperte che profumano di notte, in quell’angolo di mondo che ci siamo costruiti noi e ci costruiamo tutti i giorni insieme, senza paura, insieme. Perchè insieme possiamo fare quello che vogliamo, perchè insieme non c’è nulla di cui preoccuparsi o nulla di cui aver paura.

...Meraviglio Amore mio.. canta Arisa... non è razionale, non lo puoi spiegare, tremano le gambe mentre ride il cuore... chiudi la finestra che c’è troppo sole anche quando piove.

Cosa posso aggiungere se non che tu, noi, siamo quanto di più bello la vita mi abbia regalato e per tutta la vita lo proteggerò. Per tutta la vita ringrazierò di questo Dono che è stato trovarti.

Lo custodirò. Lo canterò al mondo. Così come non mi stancherò mai di dirti quanto sei meraviglioso, come Persona, come Marito, come Papà un giorno....Stringiti a me che tutto il resto non ci può far nulla.

Ti amo.

Scusa se non te lo dico spesso.
Scusa se non ti dico spesso che sono orgogliosa di te.
Scusa se non ti dico spesso che mi ritengo la persona più fortunata al mondo, ad averti al mio fianco... ad averti incontrato, ad avere l'Onore di vivere con la mia mano nella tua.

La tua Matrioska di Cuccioli ... ;-)

22 gennaio 2013

Il Pianeta Uomo e le Forme di vita intelligente


Mio marito è il mio amore. Non potrei vivere senza di lui e la mia vita sarebbe triste, malinconica, disperatamente sola e così drammaticamente incompleta.
Non so pensare ad un solo giorno senza di lui, mi sentirei persa.
Ciò detto vorrei condividere con le tante donzelle al mondo qualche domanda amletica che da giorni, mesi, anni.. anzi forse da sempre.. mi affligge.

Perchè secondo te io devo depilarmi tutti i giorni e tu puoi farti la barba una volta ogni luna piena?
Soprattutto considerando che solitamente non ti strofino ascelle, polpaccio o altro contro la guancia mentre tu la TUA faccia me la strofini addosso ogni santo giorno.

Perchè secondo te io non posso assolutamente usare il tuo shampoo rinforzante ai fiori di calendula-himalayana ma tu puoi finirmi, impunito, il balsamo lucentezza-di-perla-per-capelli-da-fata sul tuo virile torace peloso sostenendo che ti piace il profumo?

Perchè secondo te io dovrei prendere per il mio pranzo a lavoro la bresaola che hai lasciato aperta in frigo diventata cartongesso apostrofandomi con suggerimenti tipo “ma dai che più croccante è più buona?” oppure rassicurandomi dicendo “se non è verde, la puoi mangiare”.
Perchè secondo tu dovresti andare a fare la gara di sci nordico a sestola perchè “non ti faccio mai far niente” quando il lunedì sei a nuoto-il martedì in caserma-il mercoledì amici-il giovedì nuoto-il sabato cantiere-la domenica si dorme”. Voglio un avvocato, anzi un notaio che attesti la falsità della tua affermazione e ti riporti ai doveri coniugali cioè: il-divano-e-tua-moglie-hanno-il-diritto-di-prelazione-su-qualsiasi-altra-attività-ludica-idiota-chiunque-ti-propone-e-tu-accetti-gongolante.

Perchè secondo te il mucchio di fazzoletti smoccolosi che lasci in giro si dovrebbero auto-distruggere senza il mio o tuo intervento o, ancor peggio, sostieni che non sono ancora abbastanza sporchi da essere buttati e mi costringi a convivere con robbe-schifose-everywhere che mi ci vorrebbero i guanti della scientifica.

Perchè secondo te non si possono vedere certe trasmissione da DONNE perchè ne va della tua virilità mentre io faccio-solo-un-sacco-di-storie quando mi obblighi a vedere un cretino che mangia vermi vivi in amazzonia fingendo di dover sopravvivere nelle lande inospitali di-sti-cazzi.

Chi ha deciso che il teledomando è di tua proprietà??
Chi???? Voglio il contratto? Nome e Cognome? Le prove? Voglio l’atto di acquisto???

Perchè secondo te la roba da lavare può essere appallottolata con un gesto da ninja-impazzito ed essere lanciata tipo Michael Jordan nel cesto, occupando così tutto il posto disponibile ed obbligandomi a risucchiare l’aria dalle mie mutande per farcele stare nel medesimo cesto?
Perchè secondo te io dovrei annusare la tua cannottiera puzzolente ed inorgoglirmi dell’odore che fa, casomai creando un puzzometro a muro per valutare debitamente i tuoi progressi nel tempo?

Perchè secondo te dovrei credere che è troppo freddo per potare le mie piantine aromatiche in terrazza la domenica mattina quando 5-minuti-scarsi-dopo sei vestito come un ballerino della Scala pronto per andare a correre al parco con il tuo amico di turno?

Perchè secondo te se io mangio un piatto di pasta al ragù non ti amo più perchè non sto attenta alla linea mentre se tu ti mangi nell’ordine pasta-al-forno-polenta-cinghiale-patate-gorgonzola-pane-pizza-caffè-e-ammazza-caffè lo puoi fare perchè hai bisogno di un consistente apporto energetico in quanto in fase di crescita?

Chi ha formulato il maledetto algoritmo secondo il quale il 79.9% del letto è di tua proprietà, il 12.3% di proprietà della tua coscia sinistra, il restante 7.8% mio con clausola di recesso cioè, se un mio piede ti sfiora per sbaglio, allora vengo scaraventata giù dal letto con ignominia?

Perchè, secondo te, dovrei acconsentire a farti girare per casa con le scarpe con cui nell’ordine vai: per strada, in cantiere, in palestra, in piscina, in caserma, in macchina, su tetti e cantine, nel fango e nel parco (sempre vestito da ballerino della scala)? Secondo te sono autopulenti tipo i gatti???? Secondo te la notte la fatina del CIF le pulisce e disinfetta?

Perchè, secondo te, devo ascoltare incredibili monologhi sulle ingiustizie-socio-umanitarie-anti-democratiche che fanno a lavorare da te in completa devozione e compassione mentre se provo a lamentarmi 3 minuti io viene sempre in tuo aiuto il Santissimo-Mutuo-prega-per-noi che da solo non può certo pagarsi-amore-devi-avere-pazienza.

Ah..
Amore mio..
Ci sono alle volte certe cose che noi donne non capiremo mai dell’universo maschile.
Eppure, quando poi sai stringermi, chissenefrega dei fazzoletti, barba, capricci, puzza e panza.

Mi rendo conto che certe domande non avranno mai risposta.. sono dogmi che una donna, per amore, deve solo prendere come tali ...
Sei la mia metà, imperfetta forse, ma meravigliosamente indispensabile.

07 gennaio 2013

Un Natale Brensissimo..

Le mie vacanza di Natale sono state brensissime.


Dicesi “Brensissima”, per chi non mastica il gergo giovane come me “cosa-super-figa-che-ti-lascia-con-il-sorriso-per-giorni”. Oddio, probabilmente se lo chiedesse ad uno davvero giovane (mica come me) ti direbbe che brensa è un roba che,cioè,non ci stai dentro vecchio. Ma temo che questo necessiterebbe ulteriore traduzione e quindi opto per la traduzione di VECCHIPEDIA.

Dicevamo... che le mie vacanze di Natale sono state brensissime.

Premetto che se qualcuno crede che a Natale dovremmo solo pregare Gesù e andare in Chiesa per Santificare la nascita del Redentore ecco, allora io ci do una bella pacca sulla spalla e gli dico “oh, bellazio, non essere scrigno che i sorrisi non li paghi” e con ciò vorrei solo dire che il Natale è fighissimo per un sacco di motivi, certo il comple di Gesù è sicuramente uno di quelli più brensi come motivi ma ce ne sono un sacco di altri quindi su, non facciamo troppo i bigotti che mi scende una catena mai vista, il Natale è bellissimo anche perchè non si va a lavorare, perchè si mangia un sacchissimo e tutti ti dicono che NON si possono fare diete a Natale per cui non solo si mangia tantissimo ma tutti ti legittimano a mangiare tantissimo.

Doppia goduria. Si mangiano i tortellini, che io li annego nella panna perchè il sudore di gallina morta (dicesi anche Brodo) non mi piace molto ma, a dirla tutta, per il tortellino questo ed altro.

Si mangia il cotechino che sono tutte quelle parti lì triturate del maiale infilate nella zampa che se ci menso mi viene da vomitare ma poi, presa dallo spirito Natalizio, lo annego nel purè-dammene-finchè-ce-n’è e allora lo schifo mi passa e sono solo che felice.

Si manga il Pandoro che in casa Sacchetti mia madre non me lo faceva toccare, manco da lontano, prima della mattina di Natale e allora io nemmeno li guardavo i regali, i dolci e dolcetti, i genitori pronti per il bacino del Buon Natale, io mi sfiondavo sul pandoro alle 8 della mattina perchè finalmente lo potevo mangiare.. manco fossi Pannella dopo uno dei suoi 3000scioperi della fame.

Ma vabbè, a parte questa digressione culinaria che si sa, a Natale ci sta sempre, io ho passato un gran bel Natale.

La vigilia in famiglia materna mia con gli adorati nipotini che hanno occhi grandi per scrutare il cielo in cerca di Babbo Natale e la più grandicella che non toglie gli occhi di dosso a mio cognato perché, lei, qualche dubbio sull'inspiegabile somiglianza tra babbo natale e babbo-e-basta ce l'ha eccome.
E il natale in famiglia paterna sua con aggiungi-un-posto-a-tavola-che-c’è-un-amico-in-più che solo poter dare un po’ di famiglia a chi è lontano da casa mi è parsa la cosa più stupenda del mondo, anche perchè ormai anche loro per me sono un po’ famiglia e quindi era tutta una grande famiglia ed io ero super felice, quasi quanto a mangiare il pandoro prima di Natale, che adesso che sono grande capita.. ma se lo sa’ mia madre sono guai. Quindi zitti.
E poi il Santo Stefano, e il giorno dopo con gli amici di sempre a giocare a Mimotto e a prendere una gran ciucca di orancello (mamma mia se siete vecchiiiii.. dicesi ciucca quando inavvertitamente si esagera con l’alcol e l’orancello è il liquore fatto in casa dalla qui presente il cui marito non si capacita di come io possa aver scritto su tutti i bigliettini di auguri Orancello invece di Arancello essendo un liquore all’Arancia... ma dai su, Amò, so’ international io. Che non lo sai?

E poi il cinema, le risate, le tisane profumosissime con la torta tenerina che non era tanto tenerina e la torta ricicla-il-tuo-pandoro-e-trasformarlo-in-un-dolce-figo.

E la preparazione del Capodanno, quello in techni-color che se uno lo fissava troppo a lungo rischiava il colpo epilettico ma che poi era talmente figo che ci dispiaceva quasi mangiarci sopra. Prepara il capodanno-emiliano-partenopeo con una spruzzatina di Sicilia. Che è il capodanno più bello del mondo perchè finisce che mangi come il migliore dei siciliani (fino a scoppiare), fai botti e scninitilline everywhere che a me pareva la prima guerra mondiale ma a quelli veri, di partenopei, manco gli solleticava il timpano, e poi ci cacci dentro i fagioloni di nonna Norma e la Taverna di casa Bosi. Che è l’emilianità pura. O forse, l’emilianità pure, quella bella bella, è la voglia di stare insieme, ridere e cantare a squarciagola sbevacchiando allegramente.

Così, in quest’ottica, come si fa a non amare l’italia quando se la miscugli tutta quanta ti produce siffatti capolavori di farfalle-al-salmone-cozze-vongole-e-cuteghein.

Auguri auguri – Buon anno. Ronf Ronf.
Ormai siamo vecchi, si va letto presto ma felici. Buon 2013. Funziona così.
Felicità a piccoli brevi sorsi, ma ogni giorno un po’.

Come le passeggiate con Jack mattina, pomeriggio e sera anche quando ti si chiudono gli occhi e fuori ci sono -6°. E la manina di tuo marino sempre nella tua, anche se fa freddo, ci sono cose che sempre e comunque valgono il sacrificio che chiedono.

E fare la guerra a chi raccoglie la cacca di Jack. Tu, no dai tu, no tu. Dai, ma è in mezzo all'aiuloa.. chi la vede. E lo sguardo inquisitorio di Jack che sembra dire “IO VI HO VISTO” e quindi inforcare volontà e coraggio e sacchettino-raccogli-cacca e tirare su le produzioni dell’amato cagone, ops scusate volevo dire cagnone.. lapsus.

E la casa dei mie genitori dove anche le cose che hanno 75mila anni sembrano appena comprate, e quindi come mi spostavo mi pareva di stare al museo perchè tutto è sempre in ordine ma mi fa tanto casa, il profumo che fanno i divani e le tende, gli acquerelli di mia mamma, lo studio ordinatissimo di mio padre e anche la puzzina di cane bagnato che fa Jack dopo un acquazzone. Oddio. Che Natale brensissimo.

E poi qualche giorno di lavoro, così, giusto per non avere l’ansia che quei maledetti cataloghi non siano naufragati a metà strada fra l’america e la germania  e l’outlet di Castel Guelfo con pranzo alla mensa, le canzoni degli 883 che nessuno si ricorda ma lei le sa tutte a memoria, i Jeans che ti stanno benissimo sembri giovane e la stanchezza da shopping, che è la mia stanchezza preferita - il pomeriggio perfetto - cartolina di Natale 2012!!

E poi ripartire.. Per concludere il mio Natale brensissimo nel migliore dei modi. Fra dolci, spuntini e chiacchiere. Fra slitte in notturna con pile sulla testa, fra canederli grandi come un cocomero, fra the magic-emotion e vanity fair letti a -5° in baita mentre i mariti sciano. Il bignet alla crema leggera leggera che in fondo, è solo un decilitrocubo di cioccolato bianco.. ma leggero è!

E poi, alla fine di tutto questo, guardarsi negli occhi con il regalo tuo più bello.. il marito.. gustarsi un’ultima pizza brenissima prima della GRANDE FAME (dicesi anche Dieta ferrea post vacance iniziata oggi) e dirsi che sì, quest’anno, è stato proprio un gran bel Natale.

Anzi. Un Natale Brensissimo.