30 aprile 2012

Addio allo sciufilato...

Dettagli non pervenuti. Non per troppo senso del pudore, nè per presa di coscienza a posteriori, nè per obbligatoria autocensura.


Dettagli non pervenuti perchè non mi ricordo ‘na ceppa regaz. Ahò. E’ andata così.

Ma partiamo dall’inizio, parliamone di questo addio allo sciufilato visto attraverso i miei occhi.. anzi.. rettifico.. attraverso i miei occhiali-rossi-a-forma-di-cuore-con-lenti-fuschia!!
Velo permettendo ho intravisto in 2 metri quadrati di casa 72 fanciulle vestite come pazze degli anni ’80. Belle eh. Niente da dire.


Ma Pazze. E quelle me le ricordo benissimo. Glitter per tutti e gloss rosso-battona perchè volevo fare la sposa rock.


Pensavo di aver un’ultima occasione di flirtare anche con i pali della luce ed invece, saggezza infinita delle amiche, mi hanno tenuto a debita distanza da qualsiasi personaggio di sesso maschile che non fosse un mattarello o un attempato sfoglino!!!


Lanciamoci sulle tagliatelle ordunque. Prese in parole.


Inforcati rollerblade, come se lo schifo che avevo già bevuto non fosse abbastanza per mandare il tilt completamente il mio sistema timpano-equilibrio-sanità-mentale, mi sfiondo nell’aiula più vicina franando (sì, franando, non frenando) rovisomanete sul vialetto. Ricordarsi tra gli accessori sposa livido-blu-e-ginocchio-lacero-contuso. Check list per matrimonio : qualcosa di blu. Celo.

Sapevo che la mia idea di fare l’addio al nubilato in largo anticipo non poteva che essere una buona idea.
Muovo a compassione chiunque. Non sto in piedi e straparlo. Non Ricodo cosa dico, chiedo venia, ed ora nessuno ha il coraggio di riportarmelo. Devo anche avervi minacciato quà e là allora.



Una pazza con un grembiule che recita “la sposa gnoma davanti, e dietro tutti quanti”, un velo in stile roccocò, le unghie laccate di rosso seppure le mani sono da bimba delle elementari, ballerine da 2£ che odorano di sottobosco, vestito bianco in sangallo con spalline frutto degli incubi notturni della sarta di nonèlarai, leggins neri con ginocchia a cagarella.
Il tutto incorniciato di amiche vestite nei modi più svariati che cantano coretti su uno gnomo non pervenuto. Che probabilmente dovrei essere io.


Il tutto finisce con me, in lacrime e singhiozzi, presa dalla disperazione sdraiata sul tappeto di casa cosparso di dixie al formaggio, disperata per aver lasciato il cellulare nonsisadove.


Con Fede che avrebbe preferito che facessi la lap dance su un palo della luce piuttosto di sentirmi con la balla-iper-triste supplicarlo di “venire a dormire a casa”.
Ok che ero con un branco di pericolose bachelorette ma, orsù, lì l’unica cosa che faceva davvero paura erano le spalline del mio vestito e il canarino scaccia-sbronza che mi hanno fatto ingurgitare!!

Dettagli non pervenuti regaz. Un sacco di risate. Un sacco di capogiri.


Tagliatelle e vino mischiate nella redbull. Quest’ultima messa al bando per sempre perchè fa veramente vomitare. E. Ahimè. Non è un eufemismo.
Taglieri, farina e acrobazie di un folletto. Rollerblade. Un Ranocchio e qualche letterina.
I “ti voglio bene” che ti risollevano il morale, che ti fanno stare bene, che ti rendono felice. La tisana alle 4 di notte.


Svegliarsi con qualche amica ancora per casa, il trucco a mo’ di sindone sul cuscino del divano seppure la notte sia stata completamente insonne.

Qualche (tanti) sensi di colpa per non essermela goduta come avrei voluto.
Qualche (tanti) grazie per tutto lo sbattimento delle mie amiche.
Qualche (tanti) sospiri di sollievo quando mi sono resa conto che non avevo fatto danni ..se non al mio ginocchio.
Del resto un addio allo sciufilato deve essere pazzo, no?


Il mio lo è stato. Dettagli non pervenuti. Ma sono certa che fossero pazzi pure quelli.
La sposa gnoma davanti.............. (continuate voi)


12 aprile 2012

.. fotografia semiseria della corsa prematrimoniale.

Giorno. Ora e Luogo. Prete. Testimoni. Amici, parenti, colleghi.
Gente che a mala pena sai il nome. Amici fraterni.
Parenti sdentati e nonne cotonate. Amici di amici di amici.
Due primi, un secondo, tre contorni, un dolce, anzi tre. La torta. Su dieci piani. Con radar per attacco terroristico.

La musica. Le partecipazioni. La lista di Nozze.
Confetti. Bomboniere. Tableau Mariage.
Color tortora. Avorio. Nude look.
Trucco, parrucco e barbatrucco.
Pare un rap di FabriFibra. Di quelli teribbbili che fanno una gran paura, e invece è la lista delle cose da fare.

Ti svegli nella notte, sudata e tremante.
“Amore.. Amore.. stai bene? Che succede? Chiamo l’ambulanza?”
“Amore respira. Che succede”.
In un ultimo sforzo prima dello svenimento ...”Mi sono dimenticata il bouquet.”

Confettata. Bigliettini di ringraziamento.
Partecipazioni. Fiocchetti e nomi dei tavoli.
Fiori. In chiesa e al ricevimento.
Fotografo. Video. Reportage. Mondovisione per l’amico oltre-oceano.
Luci, candele, lampade galleggianti che si librano nell’aria.. rischiando di dare fuoco all’intera vallata.
Uh. Che romantico. Il viaggio di nozze in prigione per incendio doloso.

Ti guardi negli occhi. Il cuore in un unico battito. Il corpo che è un fremito.
“Amore.. Amore.. pensi anche tu quello che penso io?”
“Ora, qui, adesso.. ”.
Con voce calda e sensuale ...”sì, ti prego, facciamo una pazzia, ordiniamo la torta chantilly e lamponi a forma di piramide egizia con vere perle del Nilo da 3000€”

Portaconfetti. Librini per la Chiesa. Musiche per l’organo.
Il Vangelo. La Chiesa con i fiori solo-solo-dove-vuole-il-prete. L’Omelia. Speriamo che sia in buona Don F. Quel giorno. Preghiamo.
La Macchina. La cartina dalla Chiesa al ristorante. L’aperitivo. Speriamo che ce ne sia abbastanza.
Il Vino. Speriamo che non si attacchino anche alle botti dell’aceto balsamico.
Lanterne. Fiorellini di campo. Fiocchi colorati e roselline di campo.

Facciamo una cosa semplice 5milionidieuro. Ah. Beh allora facciamo una cosa in grande. 5milionidieuro.
Ti sposi? Bhe, cara, c’è da pagà .. del resto.. ti sposi una volta sola nella vita no?

Ti prendi per mano. Ti giri di scatto e pensate la stessa cosa. L’amore, la telepatia...
“Amore.. per sempre.. sarà per sempre.. ci pensi?”
“Per sempre, noi due.. ”.
Con gli occhi iniettati di paura mentre la mano di lui ti si scioglie nella tua morsa mortale..”e se quel giorno dovessi avere un brufolone stile strega di biancaneve sul naso? Proprio quel giorno? Per sempre nelle foto avrò quel bitorzolo. Per sempre”

Il Vestito Bianco. Il vestito da Sposo. Il Vestito da testimone.
Il vestito della mamma dello sposo. Pastiglie anti-stress.
Santa Pazienza... prega per noi.
Paggi, paggetti, paggette, damigelle, damigelline, damigellette.
Bouquet. Addii al nubilato. Addio al celibato.
Pizzi, e lazzi (con la ELLE) e perline, giochi e scherzoni. Risate e ricordi di cui ti vergognerai per tutta la vita.
Momenti di sconforto, ripensamento. Momenti “tu non mi aiuti mai” e momenti “tanto decido io”.
Dolce, caffè ammazza caffè. Speriam solo quello. Valà.

E poi ti guardi.
capisci che siete solo voi due.
Che avete corso come pazzi (con al PI) per mesi e ‘mo siete sposati.

Sposati.
Niente più più pizzi e merletti, niente più fiori e colori e torte.
Niente biglietti di ringraziamento, nè librini in chiesa, nè Vangelo o musica.
Niente Macchina addobbata con fiorellini di campo da diecimilaeuroluno.
Niente Lanterne, aperitivi a buffet, champagne e tortine.
Niente vestiti bianchi, da sposa e da suocera.
Niente fotografo, Video e addio al nubilato.

Sposati.
Punto.

E mo’ so’ cazzi. Con la C.

04 aprile 2012

Ho un piano...

Ho un piano... ed è diaboliko! E funzionerà!

Quindi se sei un poliziotto, un investigatore, il capo del FBI , il presidente degli Stati Uniti D’America o addirittura Denzel Whashington (che comprende tutte le suddette figure in un'unica entità) non leggere.  Altrimenti poi ti devo uccidere. Il chè potrebbe essere spiacevole, soprattutto per la mia fedina penale che è così drammaticamente pulita che manco l’OMINO BIANCO potrebbe fare meglio.

Ecco, non ho manco un tafferuglio, uno spintone. Manco che ne sò la maturità copiata dal Bignami dietro al termo del bagno. Manco un caramella rubata dal lattaio. Mamma che tristezza.

Niente tatuaggi con Ancore Sbiadite o scritte I LOVE MUM in versione pin-up, niente risse e spaccio alle spalle, niente furti, rapine, oltraggi alla corte. Nemmeno un piccolissimo atto osceno in luogo pubblico.

Oh, vogliamo scherzare, pure di punti della patente ne ho più del dovuto.
Ecco. BONA. E’ arrivato il mio momento.

Ho un piano diabbboliko. Con la KAPPA quindi non scherziamo.
Robba seria.

Ho Un piano criminalissimo.

Ma non posso mica dirlo così....su due piedi.. Vi dico solo che non si tratta di riciclaggio di denaro sporco perchè di denaro non se ne vede nemmeno di pulito qui, figuriamoci se mi vado a formalizzare, ma qui non c’è nulla da riclare.

Non si tratta di spaccio perchè la mia unica droga è la Maionese, e purtroppo non esistono ancora luoghi segreti di aggregazione adibiti a tale consumo illeggittimo. Non ho intenzione di rapire un camion di cuccioli di dalmata e farne pellicce, credo che non sarei capace di farlo nemmeno con le pantengane dell’arno figuriamoci. Ma, non dimentichiamoci, che sono malefica. Cattivissima. E ho un piano diabolico.

Tranquilli non è un rapimento, troppo complicato.. e poi dove lo metti il rapito, e poi sarebbe pure un’altra bocca in più da sfamare, e poi mi affeziono pure a quello, come ai cuccioli di dalmata, e il piano diaboliko va a rotoli. E mi tengo pure il rapito. Insieme alla carica dei 101.

Non ho intenzione di rubare in sagrestia, tranquilli, che poi il Signore si incavola per davvero e proprio durante la Messa del Matrimonio mi si sgretola un pezzo di intonaco rosa della Chiesa di Bazzano, cosa che potrebbe succedere in ogni caso viste le condizioni della Chiesa ma speriamo che il Signore, proprio perchè non vado a rubare in sagrestia, mi faccia la grazia di aspettare qualche giorno dopo il 26 maggio prima di far sgretolare la Chiesa e l’intonaco rosa.

Quindi, ricapitolando: non rapisco, non rubo, non inizio un traffico di cuccioli di dalmata, non sono una narco-trafficante (ma potrei diventare una narco-lettica se continuo a dormire 5 ore per notte come oggi), non uccido perchè mi fanno tenerezza pure le pantegane dell’arno, non bevo, non fumo e non dico parolacce. Se. Vabbè. Che persona triste. Rutto almeno. Fatemelo dire.
Altrimenti poi non sembro nemmeno una persona vera.

Ma ho un obiettivo, e nessuno, nemmeno Lupen III in persona mi farà desistere.
Calarmi stile rat-man dalla cupola del Louvre per rubare la Gioconda, che per di più è nostra e ci spetta di diritto.

Intrufolarmi al ballo della regina per rubare i gioielli della Corona, e non parlo delle tette di Belen, anche se mi sa che a valore commerciale ed assicurazione sul bene siamo lì.

Travestirmi da Aida Yespica per sgraffignare tutte le collanine destinate alle Escort di palazzo Madama e rivenderle il giorno dopo a Travaglio come prove che l’acquirente era il Berlusca.

Rapinare il deposito di Paperon de’ Paperoni travestendomi da Bassotto (commenti e riferimenti alla mia altezza sono scontati e fuori luogo)

Rapire il topo-ragno di Paris Hilton e chiederle come riscatto le sue scarpe tacco 32cm numero 44 introvabili, rivenderle su e-bay a Wladimir Luxuria al doppio del prezzo.

Fingermi Cleopatra ed andare a rivendicare il tesoro di Tutankamon. Sperando che la sua mummia non mi riconosca.

Oh. Regaz
In realtà il mio piano diaboliko è moooolto più diaboliko di tutto ciò.
Dai ok, ve lo svelo. Anche perchè ho bisogno di aiuto per imparare.

Voglio imparare a giocare a Poker.
Ma mica on-line. Voglio proprio proprio fare i concorsi e sbancare a Las Vegas. Con il cappellino da Nerd pazzo, gli occhiali neri da Ray Charles e il botulino sulle sopracciglia per non aggrottare tutto se in mano c’ho delle carte dimmerda.

Sì sì sì. Voglio imparare a giocare a Poker. Già mi sento bravissima.
Anzi. Diabolika. Ecco. Questo sarà il mio nik.name.

Inizio da domani a fare pratica. 10centesimidieuro a mano.

TREMATE.