23 settembre 2019

Racconto semiserio di un inzio di scuola elementare


E’ la prima elementare, lo so bene. Non parte per la guerra. Non parte per una missione spaziale. Non va in riformatorio.

Va in prima elementare. Tipo tutte le cose di cui sopra insieme... ecco.

Ci siamo passati tutti, abbiamo comprato lo zainetto, l’astuccio, i libri ricoperti con la plastica trasparente che odora di favelas.
Ma ci siamo passati tutti dall’altra parte, da bimbi, dove lo zaino lo sceglievi con un sorriso smagliante mentre mamma comprava tremila altre cose da una lista lunghissima e incomprensibile di cose tipo “matitaHBCSHHD, tringolare per destrorsi, punta morbida, antracite, blu, giottopippopluto”.
Oddio. E cosa cavolo vuol dire, mi affido al cartolaio di paese che per l’occasione ha assunto 5 commesse nuove addestrate alla perfezione su come-leggere-le-liste-della scuola. Loro. Brave.

Chissà se hanno fatto un corso di specializzazione dalla Regione professionalizzante, perché io, alla voce “quaderno con copertina rossa con quadretti di un cm e righe laterali verdi a dx e rosse a sx” già mi ero persa.
E insistevo con la suddetta deliziosa commessa con la pazienza di Madre Teresa di Calcutta che la copertina doveva essere rossa, quando amorevolmente voleva far scegliere il quaderno a Paride, e alla mia grintosissima reazione avversa che NO DEVE ESSERE ROSSA mi guarda, con la stessa compassione della suddetta Santa verso i lebbrosi e mi scandisce lentamente le parole “signora, la c-o-p-e-r-t-i-n-a r-o-s-s-a la m-e-t-t-i-a-m-o n-o-i”.

Un minuto di silenzio per il mio amor proprio. Da lì in avanti ho guardato ed ascoltato la giovane commessa santa e santificabile con occhi umili e commossi del suo enorme sapere.

Compra lo zaino che protegge la spina dorsale del bambino brevettato sugli sherpa dell’Himalaya. Che costa 114€. Ma signooooooora, le regalo anche lo smile intercambiabile sullo strap.
Preso. Più che lo smile intercambiabile se mi trova un rene. Di passaggio. Credo sia più utile.
Compra l’astuccio a tre scomparti, matite colorare, biro che tanto non usa, pennarelli con il nome sopra. Ma signooooooora lo vuole di quelli economici o può scegliere quello che vuole. Con annessa voce giudicante sul mio ceto sociale.
Preso. Costato 35€. Le matite sono Giotto mi ha detto. Per quella cifra mi aspetto che dentro l’astuccio ci sia pure un pezzo del Giudizio Universale.
Compra la carpetta con l’elastico. Il portalistino. L’astuccino con zip. La colla stick. Le forbici sfruc. Il temperino sbram. Ed anche un po’ di fogli sticaz.
Che servono. Forse a metterci la mia crisi esistenziale al passaggio della mia carta di credito a fine spesa.
Poi insomma, i fogli sticaz oggigiorno servono sempre.
Vuoi mettere in prima elementare.

Poi arriva la prima riunione con le maestre.
L’inadeguatezza di non sentirsi assolutamente pronte verso una scuola dove le maestre ti danno del lei (Lei? Lei chi?). Dove le cose che ha fatto il tuo piccolo cucciolo te le segnano sul quadernino.
Sul quadernino????? Oh mamma mia. 

E io come faccio che quando chiedo a Paride com’è andata a scuola mi dice “mmm”.

Che non è nemmeno quel veloce e svogliato “bene” che mentono gli adolescenti alle mamme, è più un mugugnio della serie “dai-mamma-ma-cosa-chiedi-che-abbiamo-disegnato-striscioline-di-a-in-corsivo-per-un’ora-e-io-ora-voglio-uccidermi-con-pane-e-salame”.
Sì sì certo vero, so interpretare alla perfezione i mugugni di mio figlio. Ma fino all’anno scorso com’era andata a scuola me lo diceva una maestra stupenda con gli occhi blu e il sorriso confortante.
Adesso la nuova maestra di Paride sembra Goku in versione super-sayan e me lo lancia tipo sfera del drago dalla scala di ingresso e uscita. Mi viene pure il panico di non prenderlo al volo. Per cui spintono con le altre mamme per essere il prima linea.
Chi e come vengo rassicurata che non ha fatto il tris di pasta al pesto? Chi mi rassicura che quel livido che ha sulla testa non è il tentativo di fuga a testate dal cortile ma solo una tenere scazzottata tra amici. Chi? Chiiiiii?? Il bambino con la facciotta che sembra uscito da Gomorra forse??
Il suo “mmmmm” forse? Panico. Sempre a livello TOP.

E chi mi ha preparata alle altre mamme davanti a scuola?
Quelle che aspettano insieme a te e che tu guardi con un misto di terrore e circospezione.
Quelle che hanno il tacco 15 e il pantaloncino da vedo-non-vedo-la-cellulite e i capelli stiratissimi e lucidi che manco il giorno del matrimonio io li ho mai avuti così.
Quelle che chiacchierano in gruppetti come vecchi amici al bar e da cui tu, inesorabilmente asociale e timida, sei fuori.
Quelle che “porto a casa io oggi Carletto” che a me non me lo ha mai detto nessuno, perché per portare a casa Paride ci vuole il corso avanzato per Marins e almeno una medaglia al valore.
Quelle che vanno a correre insieme, vanno a camminare insieme, vanno in piscina insieme.  Che beate loro che stanno sempre insieme che io dopo un po' mi sto pure sulle palle da sola.
Quelle che non ci sono mai, che mandano la nonna, il nonno, la babysitter o la zia minorenne.
Quelle che hanno 3 figli sotto i 5 anni ma l’aria più riposata di te.
Quelle che sono come me, che fingono di guardare il cellulare per non parlare con nessuno-nessuno-nessuno perché hanno le stesse capacità di socializzazione di un’orca assassina al delfinario di rimini.
Povere noi. Povere loro. Poveri tutti.
- Andiamo andiamo andiamo Paride è tardi.
- Per dove mamma?
- Bho. Non. So. Tu cammina. 
Altroché trincea. Noi abbiamo in testa il coprifuoco.
Capacità di socializzazione zero, ma siamo salvi. A casa.

Ed infine i compiti a casa e i voti.
Completa la scheda e colora con matite colorate.
Chi? In che senso? Completa dove? Segui la linea? Che linea? Completa colorando? Chi?? Unisci le righe? In che verso? Che linee??
Oddio santissimo.. i logaritmi.. dove sono i logaritmi. Le funzioni di terzo grado. I fogli excel. Le mie tabelle pivot e i report di marketing per 7 paesi a dodici filtri in 15 lingue. Doveeee?
Quali maledette linee devo unire? Ah. Poi amore vanno colorate.
Ma dove?
Ecchenessò. Tu colora quello che resta. No dai non tutto di azzurro. Ah ecco di blu. Che non usi colori troppo accesi eh. Maledetto Giotto dove sei ora che servi.
Completa la strisciolina. No. No. Non così.
Ma mamma è difficilissimo.
Amore-di-mamma difficilissimo completare una strisciolina a zigzag ??? ( genitori ricordatevi di non mettere pressione ai vostri bambini, ognuno ha i propri tempi, ogni bimbo è un fiore che sboccia con i propri ritmi..)
Meeeeeh amore devi fare delle striscioline a zig-zag. Ce la puoi fare. (repira anna respira). Sarà un fiore di cactus di quelli che sbocciano ogni 15 anni lui.
Non mi va.
Manco a me va di mondare i fagiolini e vorrei cenare da Cracco tutte le sere ma mo’ ce tocca.
Tu finisci la cavolo di strisciolina e io finisco i cavolo di fagiolini che poi affoghiamo le nostre frustrazioni in un succo di pompelmo, un biscotto e una coccola sul divano.

Che qui, ragazzi, non possiamo mica prendere un Benino.
Che da grande, se tutto va bene, apriamo una cartoleria.

Baci baci.
..Sul quadernino però!!