23 dicembre 2015

LetteRIMA di Natale...

Oh Bambin nella capanna,
tutto intento a far la nanna,
anche quando il mio monello
ti rimpiazza con CiccioBello
Abbia pazienza che qui ce ne vuole
Con il piccolo birbante che ho come prole,
ed ascolta, stamattina
questa mia letterina.

Che mi passi il male di spalla.
Che è davvero una gran palla.
Che lo Spapu dorma quieto.
E il lettino gli sia lieto.
Che il marito in carriera
Non mi torni a tarda sera.
Che la mia nonno-mobile piena di patacchini
Nella notte si trasformi in una Lamborghini.
Che gli amici, quelli andati.
Tornino accanto a noi, tanto desiderati.

Che alla mamma mia preziosa
L’energia resti copiosa
Che al papà brusco e baffuto
Alla pensione resti il rifiuto
Così che appassionato continui a lavorare
Che tutti, da lui, abbiamo tanto da imparare.
Che alla dada mia sorella,
la vita le dimostri quanto, dentro e fuori, è bella.
Baci baci alla tripletta,
che vi ama la zietta,
E il futur tenda la mano,
anche al babbo Golisciano.
Che i famigliari a me acquisiti
Nonni e suoceri squisiti,
porti frutta in abbondanza
Ciliegie e duroni ad oltranza.
E la Ollina mia adorata,
non si senta mai snobbata.

Che l’esame del Corona,
NON mi porti la Saruzzi a Cremona
E preghiamo che ogni risposta
I miei amici non mi sposta.
E che gli altri amici cari
Rosi, Peppe, Antò e Mari
Restin sempre qui vicino
A distanza di bacino.

Ma parliam di cosa seria,
togli un po’ di cattiveria
da questo mondo malandato
dalle guerre avvelenato.
Dona coccole e sorrisi.
A chi è triste e un poco in crisi.
Che sian coppie o stati interi
Porta consigli saggi e sinceri.

E se qualcosa ancora avanza
Fammi diminuir  la panza
Così l’amore mio piccino
Non la usa per cuscino.

Dai finiam con serietà
Spazio all’emotività
Ti ringrazio, oh mio Signore
Per avermi anche questo 2015 riempito il cuore

E ricordo a tutti che la felicità
È una scelta che ognuno fa.


Buon Natale.

03 dicembre 2015

Pillola di Ironia #1 - Le MILK


E poi arriva Lei.
Tacco 15 con le borchie.
E la figlia con le Hogan argentate numero 21.
Che già non dovrebbero esistere le Hogan, figurati quelle numero 21.
E i pantaloni leopardati. La bimba, gente, la bimba.
Lezione di musica dentro una biblioteca piena di tappetoni e bimbi scalzi.
Fuori piove. Sua figlia sale ovunque con le scarpe e balla come Heater Parisi la notte della Taranta.
Ma lei, la tacca15, è troppo impegnata a fotografare MiniBelen fare le duckface con il suo iphone glitterato per rendersi conto che sta  disturbando tutta la lezione di musica e inzaccherando tutti tappetoni.

Forse pensava che al laboratorio di musica si studiasse la vita e le opere di Lady Gaga.

Ecco pronto una nuova specie femminile: le M-I-L-K.
E la K sta per Kill.