17 dicembre 2012

Stupida.

Piccola, un destino di statura e mentalità, così piccola che a certe cose non arrivo proprio, sai com’è. Troppo in alto.E così ci provo, dal buio della mia ignoranza a capire certe cose ma semplicemtente sono di un’altra statura mentale. Più bassa.

E sapete cosa, c’ho sempre sguazzato dentro la mia ignoranza perchè io, con il mio cervello, ci vado perfettamente d’accordo.
E sapete cosa, io certe cose non le so perchè non le voglio proprio sapere. E chissenefrega. Chi l’ha detto che conoscere a memoria le canzoni dei cartoni disney non sia cultura? E Chi l’ha detto che conoscere la ricetta perfetta della besciamella non sia concetto degno di stima? E chi l’ha detto che guardare Super Quark non sia meglio, molto meglio, del Tg1?

Lasciatemi, per favore, nella mia ignoranza. Mica è infettiva, sapete.

Ho occhi grandi per vedere il mondo, quello che ho voglia di vedere, quello che non ho voglia di vedere a voi cosa ve ne frega se lo lascio lì. A voi.

Guardatelo voi così poi me lo raccontate, che certe cose raccontate dagli altri hanno un sapere molto migliore, hanno il sapore dell’interpretazione, delle favole di una volta quelle che avevano sempre anche il retrosceno tragico, quelle che fino all’ultimo ti chiedevi come andava a finire. Quelle dove la Sirenetta se anche nella favola diventa schiuma di mare, quando poi me lo raccontate voi diventa fanciulla e si sposa con il principe che se permettete è molto molto meglio.

Che se già sai tutto è una noia mortale perchè nessuno può mai raccontarti nulla, che tu già lo sai, e le persone perdono il piacere del racconto.

Guardatelo voi, che tanto, se lo sapete voi, che utilità ha che lo sappia anche io? Ci siete già voi, no?
E io ho deciso che saprò quello che non sapete voi.

Che saprò di che colore sono gli occhi delle persone a cui voglio bene e per cosa brillano.
Che saprò le battute di Mary Poppins a memoria e le canterò con voi le sere d'estate.
Che saprò le cose che vi piacciono, i nomi dei vostri cari, cosa vi è capitato nella vita.
Che saprò le vostre vite, e non quelle di gente che manco conosco e di cui parlano alla TV. E di cui nulla mi interessa.

Perchè quello, per me, è importante sapere.
Chi ha deciso cosa devo sapere io?
Io voglio decidere cosa sapere e cosa no, io credo che ci sia uno spazio finito e limitato di informazioni che posso tenere nella mia mente.
E ho deciso che queste informazioni non saranno accademiche, ma persone, colori, profumi, canzoni. Come Saltinmente.

Ho deciso che posso permettermi di guardare negli occhi qualcuno che sa molte più cose di me con l’umiltà di ascoltarle raccontare, ma senza abbassare lo sguardo perchè avrò il desiderio di sentirle raccontare se voi, (SE !!), avrete l’intelligenza di raccontarmele a voce bassa rispondendo ai miei perchè. Come si fa con i bimbi. Non come si fa con gli adulti ignoranti con la voce saccente e la cattedra sotto il culo.

Se direte “non puoi non saperlo” non vi ascolterò. E non lo saprò mai.
E sarete responsabili della mia ignoranza, assassini di quella piccola possibilità di elevare di qualche centimetro la mia minima statura culturale.
E stupida, con gli occhi grandi per imparare ma la possibilità di scegliere cosa e da chi, ci rimarrò.
E quando voi saprete tante cose ed io come i bimbi, domanderò perchè, chiedetevi come meglio potete spiegarmelo, e raccontarmelo. E come il finale lo potrete rendere più bello invece che schiuma di mare.
Così domani vi chiederò di nuovo.

Alcuni di voi quando mi raccontano le cose mi incantano... e li ascolterei per sempre, e mi piace farmi spiegare anche cose che in realtà so benissimo, perchè quando le raccontano hanno un sapore più vero, più profondo. Hanno il pathos dell'interpretazione, del punto di vista, degli occhi altrui. Sono informazioni che attraversano una mente in movimento e inevitabilmente cambiano leggermente la via oggettiva prendendo sfumature che appartengono al narratore.
Impagabile.

In quei casi voglio essere stupida tutta la vita, per ascoltare Voi.
E' da Voi che voglio imparare. Non da un libro. Non da Wikipedia. Da voi.

da Voi che mi volete bene, e che sapete che stupida in realtà non sono affatto..
Da voi voglio imparare, non da chi non conosce nemmeno il colore dei miei occhi ma che ha la presunzione di trattarmi da stupida e non si interroga nemmeno un istante su quanto questo possa ferire.

16 novembre 2012

Crescere..

Via leggins neri, stivali di Pittarello di plastica e cuoricini, maxi-cardigan e trucco nero.
Qui comincia l’era del tacco, la camicetta, gli occhiali da riposo, la fede al dito.
Sono stanca che la gente pensi che sono piccola ma sveglia, voglio che la gente pensi che sono una donna super-chic.
Cioè anzi non voglio che la gente pensi che sono super-chic, mi correggo, voglio ESSERE super-chic.. a me quello che pensa la gente non me ne frega, perchè sono grande.

.. giusto?
Vado bene?

Ecco, sono grande, ho quasi una casa, cioè senza tetto ma è mia. Nostra, mia e del marito.
Ecco ecco, appunto, ho anche un marito. Un marito intero, tutto mio, con la barba, le camice da stirare, le mutande da lavare, il caffè da preparare.
Proprio un marito vero. Mica un morosino che beve birra e quel che c’è in frigo, un Marito, che vuole l’arrosto e la casa pulita.

Amore, capito?
Basta pane del mulino bianco, sottilette e salame, siamo grandi eh.
Basta birra, diamoci ad un sano ed aristocratico bicchiere di vino rosso ricercato. Altrochè il barbera nelle bottiglie verdi.
Lo dobbiamo comprare nei posti fighi e leggere tutte le etichette prima di decidere e fare la faccia “mmm.. interessante.. questo potrebbe proprio andare bene con il nostro sformato di fagianella su letto di patate novelle”.

Oddio. La fagianella? No che schifo. Io voglio le polpette dell’ikea. 75 polpette a 5€.
Porcaccia, è vero sono grande. Ok, viva la fagianella.
Io mangio solo le patate.

Crescere.
Via il pigiama con le fragoline e i mini-pony qui ci vuole il pijama man-style. Di seta con le righe.
Odddioooo che freddo. Mi si congelano anche le dita dei piedi. Senza smalto.

No, mannaggia, mica può una donna grande ed in carriera avere le unghie dei piedi senza smalto.

Ma è inverno?
NO. NON ESISTE.
Ma il pigiama fa freddo.
TI SCALDERA’ TUO MARITO.
Ma io ho sonno!
Dianime, ragazzina, sei una donna ormai, cosa vuoi arrivare a 40 senza smalto e con le fragoline? Per di più con un marito insoddisfatto.
No. MAI. Marito eccomi.. sono tutta per te.

No... mannaggia.. ho le fragoline pure sulle mutande. Accidentaccio.

Da domani tubino, tacchi e calze a rete.
Anzi no, calze a rete no che potrei sembrare una golfetta zoccoleggiante. Facciamo calze. Di cotone. Quelle di Tezenis.
Ma va là! Ci vuole un 15 denari autoreggenti.
MANCO MORTA.
Come la fagianella. Calze Tezenis vanno benissimo. Con i 15 denari ci compro l’abbonamento a Donna moderna. Così mi istruisco.

Da domani capelli sempre pettinati e rossetto.
No, dai, rossetto no, sembro un travestito o una zitella... sono i travestiti e le zitelle si mettono il rossetto ormai. Io non vorrei.
Gloss lucido allora. Che fa effetto push up.
Ah, quindi me ne metto un po’ anche sulla mia seconda scarsa a vedere se funziona?

Crescere.
Bona piagnistei e gnole varie. Inforcare occhiali da segretaria sexy, chiedere aumenti, sculettare in corridoio, lavorare lavorare lavorare.
Altrochè blog. Altrochè Facebook, altrochè festa di halloween, bisogna produrre produrre produrre. Sgomitare.
Ma tipo, se produco un raccontino va bene? NO.
Ah ok, se produco un bellissimo rendering della cucina con i rivestimenti fighissimi che abbiamo scelto io e il marito?  NO.
Uff, se produco un report di marketing pieno di numeri, che c’ho messo una settimana a fare e poi nessuno lo guarda, va bene? Sì.
Kazzata. Ma io voglio crescere per me, non per gli altri, e un rendering con le piastrelle della cucina che serve a mia mamma a capire come metterò quella piastrella con i pois che non-la-convince-per niente... è mille volte più utile che un report inutile che nessuno guarda e che non ha nemmeno una piastrellina dentro. Ed ora, le piastrelle, sono il Key Brand del momento. Almeno il mio momento. Il mio Key Brand. Nel mio lavoro che si chiama fare casa... che non è proprio proprio il mio lavoro fare marketing ma sono sottigliezze.

Da domani. Stiro.
Hi hi hi h.. no dai scusate. Non riesco proprio a stare seria. Riproviamo con altro.
Da domani i maglioni di lana del marito. Quello vero vero con la M maiuscola e la Fede al dito, pure quello maiuscolo... I maglioni di lana glieli lavo a mano.

Mi metto il pigiama con le righe. Niente seta. Che poi sembro la tipa di basic instict e devo pure fare lo scavallamento.. e con le calze di tezenis non viene... e poi parte la canzone di Zucchero.. “la vedo nera”.. la calza. Sporcaccioni!

Gloss posso sopportarlo. Della Labello va benissimo quello ricomprimi-di-baci alla fragola? Ah, no, vero. Fragola bandita dopo i 15 anni. Uffi.
Report lo faccio. Ma faccio anche il rendering. Del resto ogni brava donna in carriera è multi-tasking.
Cioè che fa mille cose ma nessuna veramente utile.

Tipo stirare.
Ecco appunto. Maledizione.

Crescere.
Da domani ci proviamo, un mattoncino per volta come la nostra casetta.
E vediamo chi arriva prima... però io adesso ho i tacchi, mannaggia, non vale.. Li tolgo.
Eh, dai. Li tolgo!?!! Solo per oggi.

26 ottobre 2012

Odio. Amo. Sono..

Odio le persone ipocrite.
Sono ordinata, più in testa che nell’armadio.
Sono impaziente e moderatamente tollerante.
Amo i cani. Ma certi esseri piccoli e cretini non meritano il nome di cane.
Sono permalosa. Ma imparo dalle critiche. Se intelligenti.
Sono sensibile ai complimenti. Anche quelli interessati..
Amo chi ha il coraggio di essere migliore senza criticare chi preferisce essere com’è.
Non sopporto chi si lamenta senza proporre soluzioni.
Amo chi sceglie di essere invece di chi "spera" di essere..

Amo le persone che sorridono con gli occhi.
Odio gli inetti, le persone volgari, chi da troppa confidenza senza diritto.
Odio il fatto che si capisce, dannatamente sempre, quel che penso.
Amo chi guarda negli occhi. Chi non abbassa lo sguardo. Chi sostiene la propria ragione.
Odio i punkabbestia.
Non sono capace di dire bugie e difficilmente non mi accorgo se qualcuno mente.
Amo chi vede al di là del mi caratteraccio.
Sono cocciuta, determinata, fastidiosamente sicura di me ma sono leale e onesta.
Odio chi mi giudica senza conoscermi.
Sono incapace di dare una prima buona impressione di me..

Amo chi crede che il mondo sia un bellissimo posto dove vivere.
Odio chi sputa nel piatto dove mangia.
Sono capricciosa, pigrissima, golosa.
Amo la maionese, più della nutella.
Odio le persone torbide. Odio le persone chiassose.
Amo chi sa rispondere alle mie domande.
Sono capace di voler bene ad una persona che conosco da pochissimo, se credo lo meriti.
Odio le rane. Ma non ne ucciderei mai una.
Amo chi ha parole gentili per gli altri, chi sa tendere le mani anche se vuote..

Odio chi crede di essere migliore di qualcun altro. Odio quando, sbagliando, lo faccio io.
Amo la musica che ti fa emozionare. Quello rock prima delle partite. Quella in chiesa cantata dalle voci basse dei nonni con il capello.
Odio chi non ha rispetto per gli anziani.
Amo le moto ma mi fanno dannatamente paura. Adesso.
Odio chi si lamenta di quello che fa e non prova a fare altro.
Sono impaziente, decisa per certe cose, incredibilmente indecisa per altre.

Sono sicura di volere un bimbo. Non sono sicura di sapere quando.
Odio chi critica la mia bologna. Li vedo anche io i suoi difetti, ma mi acceca la critica gratuita.
Amo poter aiutare qualcuno che lo merita. Anche se non lo chiede.
Sono irrimediabilmente attratta dalla divisa. Tutta colpa di mio padre.
Sono terrorizzata dall'aereo ma non rinuncerei mai a viaggiare, nonostante questo.
Odio pensare che, in fondo, quello che faccio di lavoro non è davvero importante per nessuno.

Sono infinitamente grata per la vita che ho.
Sono infinitamente fortunata per le persone che mi circondano, che mi vogliono bene.

Sono un piccolo groviglio di contraddizioni.
Amo pensare che quando scrivo racconto qualcosa, che può o meno interessare, ma parla di me.
Odio pensare che quello che scrivo, la maggior parte delle volte, non sarei mai capace di dirlo.


Odio. Amo. Sono io.

08 ottobre 2012

Miiiii...

Miiii.
(e non è una nota musicale).
Mezza Sicula d'adozione sugno.. ora.
Perché anche se lui fa finta di no, e dice di no, e pensa di no, e cerca di fare il super-nordico che manca poco e aggiunge un inflessione tedesca al suo accento, lui.. il marito.. quello mio s'intende.. è mezzo Siculo. E ha un bel da dire che no-no-no ma mia madre si è trasferita che aveva 5 anni, tu - mio amor - hai sangue siculo nelle vene.

Miiiii.
(e non è pronome personale).
Sono appena tornata dalla terra di Sicilia. Che io credevo fossero le tre sicilie, ma mi hanno detto che è una sola, e che al massimo erano due, e mi volevano pure rimettere sull'aereo per l'ignoranza che là, in Sicilia, non ne vogliono di così tanto ignoranti che sono gente di antiche tradizioni e cultura hanno solo un piccolo problema con i verbi.. e le vocali.
Io andai stamattina a prendere il pane. 
Ma stamattina oggi?
Sì.
Mamma mia che giornate lunghe che c'hai tu... fra mattina e sera arriva il passato remoto..

E le vocali? No vogliamo parlare delle vocali?
Fanno intere frasi declinate in U .. Munti cu munti nun si incontrunu ..
ecche è?? te le fanno pagare le "O" a Palermo??
Dai, nemmeno se me la porto da casa una vocale diversa me la infili in un discorso?

Che poi io li ascolterei per ore, tanto non capisco cosa dicono, però li ascolterei per ore, perché hanno quel piglio virile e ruvido che è affascinante.. Affascinante però se hai tutti i denti, se te mancano 3 su 4,  se sei in ciabatte e puzzi di arancina alle 8 della mattina allora sei un po' meno affascinante.. ma solo un po', non farmi quella faccia lì che mi fai già paura.
Ecco. Appunto. I siciliani a me fanno un pochettino paura, a Palermo sembrano tutti incazzati ad esempio, pure quelli buoni c'hanno la faccia da cattivi..
cioè lì nasci incazzato poi i motivi li scegli tu alla nascita, tipo durante il battesimo ti dicono (se sei maschietto) "metti su la faccia incazzata, che non siamo mica qui a fare la marmellata di fichi d'india"..

Miiiii
(e non è capoluogo lombardo).
...che poi, a pensarci bene.. a dire il vero pure io sarei incazzata se per strada invece del profumo di cornetto caldo e caffè alla mattina sentissi l'odore della milza di bue in salmì.. cioè non è che ti alzi proprio di buon umore con lo zucchero nelle vene, ma orsù (bello orsù eh?.. devo pur intercalare i Miii con qualcosa!), non siate tutti così incazzati.

C'avete il parlamento. Il mare a 360°. Il Vulcano stile cartone animato con la nuvoletta sopra. Le calette azzurre. Le arancine di riso al sugo. C'avete la cappella capitolina che è tutta uno splendore di coriandoli dorati. C'avete 5 vocali nonostante crediate di no. C'avete i cannoli, il pesce buono, le belle fimmine. C'avete gli uomini di cuore che parlano poco e dimostrano con i fatti. C'avete il sole ad ottobre, le autostrade deserte, i panini a 2 euro. C'avete pure Montalbano.. no, parliamone, avete Montalbano e Pippo Baudo. Cosa chiedere di più!?

Per cosa siete tanto incazzati?

Miiiii.
(e non è simbolo del miglio).
E fatelo un sorrisino a questa Italia, questa vostra Italia, quanto mia.. quanto di mio marito (sì sì anche se fa finta di avere l'accento tirolese adesso), siate orgogliosi di essere italiani anche se le cose non vanno benissimo, siate orgogliosi di essere siciliani, anche se le cose vanno ancora peggio.. siate orgogliosi per quello che siete stati capaci di essere a discapito di chi vi crede un popolo di criminali mafiosi.. siate orgogliosi della vostra terra, della vostra gente.

E fatecelo un sorrino a questa Italia un po' villana, un po' ladrona, un po' sciocca... ma in fondo buona che male non ve ne vuole, che vi tiene vicini vicini seppure al di là di un lembo di mare... abbastanza vicino da sentire il profumo delle arance e della ricotta fresca, abbastanza lontani da poter dire di non aver capito cosa chiedevate perchè tirava il vento.. anche se, ma che resti fra noi, non si capisce niente quando parlate.. sarà quello il motivo?!

Miiii quanto è buona l'arancina....che quando l'azzanni senti il coro d'angeli, e poi ti accorgi che era il tuo fegato che supplicava di risparmiarlo.

Miiiii.
.... (ed è membro maschile.. sì sì proprio quello stavolta..)
A pensarci bene, da quanto sono sempre incazzata ed incazzereccia io, può anche pure essere che la sicilianeddicità ce l'avessi già a portata di mano, e che fosse lì.. latitante.. pronta per scatenarsi..


Assabbinidica a tutti.
Una neo-mini-sicilianedda.


23 agosto 2012

La piccola Pearl Harbor

Al mio via scatenate l’inferno.

Via.
Ah no, spetta, io non ero pronta.
Bam.Bam.Pem.Pem.Tratratratraaaa.

Morta.

E se vabbè ma io non ero pronta. Non Vale.
Cioè ero lì alle Hawaii con un piede, a New York con l’altro e con il velo in testa e voi mi scaraventate addosso tutte le munizioni di un piccolo paesino di provincia che crede che io stia cercando di rubare i suoi rampolli da marito facendo improbabili lavaggi del cervello con doti da sirena spiaggiata in cerca di marinai da sedurre ed allontanare dai propri amici e dalle proprie terre.

Ambè. Mi sparate poi così, piccola isoletta di Pearl Harbor, arrivando dal cielo con un mega-razzo-missile ed un sommergibile (marrone?) per attaccarmi mentre ancora ho gli occhi a forma di cuore per il matrimonio appena avvenuto e le armi, quelle teribbbili della sirena, le ho ben nascoste nello sgabuzzino con l’aspirapolvere e sugo Knorr e non sono mica pronta ad essere attaccata.

Poverina lei, guardala com’è tutta cucciolosa tutta triste che l’hanno bombardata, alla fine forse non è poi così cattiva come dicono, alla fine forse quasi quasi non è nemmeno giusto che l’abbiamo bombardata.
Guardala, insomma, quanto può essere pericoloso un metroecinquantotto di donna cicciottosa con i capelli in stile candycandy?
E quegli occhioni così tristolini mentre pensa che qualcuno dice cattiverie su di lei e il suo altrettanto amorevole e cuccioloso marito.
Dai cioè poverina Pearl Harbor, non c’era mica bisogno di bombardarla, un’isoletta così tranquilla che non dava fastidio a nessuno.
Lei era lì tutta tranquilla che faceva la Hula con le collane di fiori e fotografa i tramonti con i delfini e tu, malefico essere la bombardi senza nemmeno aspettare che abbia fatto colazione.
Mica si bombarda qualcuno senza prima averle fatto bere il caffè no.

Ecchediamine.

Fammi preparare almeno un attimo.

Ok, munizioni. Celo.
Ok, sguardo cattivo cattivo e ghigno malefico. Celo.
Ok, marito-marinaio al mio fianco armato fino ai denti di una faccia-tosta in via di estinzione. Celo.
Ok, cervello. Celo.. però non serve tanto il nemico ne è sprovvisto.
Ok, sguardo cattivo da guerrigliero hawaiano. Celo.. ho guardato due volte Lilo e Stich. Speriamo basti come addestramento.

Ok adesso, sono pronta.
Ve lo dico sottovoce.
Non dormite sogni tranquilli.
MUAHHH MUAHHH
Avete bombardato l’isoletta sbagliata.

Ah. E per la cronaca, non impegnatevi a capire la metafora del raccontino. Tempo perso.

Ciao Musi Gialli.
Colore azzeccato anche.

30 luglio 2012

Honeymoon Dream... alla Maniera Rinelli.

Parti con una valigia stracolma, perchè non sai che tempo farà, dove, chi incontrerari, quando, cosa potrebbe servire, sempre.

E se fai amicizia con il principe William nella baia di Maui?
Mica puoi avere solo il pareo trovato su Grazia eh!
E se allo Yosemite National park ci sono 5 gradi?
Mica puoi andare in giro con la magliettina di cotone biologico che se uscivi nuda facevi prima eh!
E se casualità vuole che a New York ci chiedano di intervenire ad un musical di Broadway?
Mica posso andarci con le ciabattine sfondate di decathlon che hanno già inviato da mò la lettera di pensionamento all’ente nazionale in difesa dello sfruttamento delle ciabattine estive.

Bhe ma si sa, fase valigia-partenza ha un chè di tragicomico, compreso il fidanzato che porta 4 paia di jeans.. due dei quali mai messi prima.. 27 paia di mutande, pure quelle rosse di capodanno che non si sa mai potremmo decidere di trattenerci in loco, medicine per guarire i feriti della terza guerra mondiale, calzini di lana e muta da sub. Della serie mettine finchè ce ne sta, indipendentemente dal fatto che ci servano mai qulle cose o meno, sempre meglio non farsi trovare impreparati!

Ok. Valigia c’è.
Partiamo.

****

Si pregano i signori passeggeri di allacciare le cinture e il personale di bordo di prepararsi per il decollo.
Osssssignuuuur.
Datemi un calmante, un sonnifero. Un Calmifero, un sonnante. Quello che volete.
Datemi un pugno in testa. Fatemi una cacchio di anestesia totale ma evitatemi vi prego 10 ore di volo.
Cioè siamo nel 2012, andiamo sulla Luna e non abbiamo ancora inventato il teletrasporto?
Ecco, ho deciso ora a cosa destinare il mio 8xmille quest’anno. Cercasi ricercatori per nuova ricerca sperimentale.

Debelliamo gli aerei e le ore di volo angosciantissime che ne conseguono. Io voglio fare toc-toc-toc in stile Dorothy.

OZ-ARILINE. Socci. Ho anche già il nome della compagnia.

***

Benvenuti a NEW YORK.
Oh.. amore guarda I grattacieli. Gli Hot-dog. La metropolitana.
Oh.. amore guarda le luci di Time Square. I musical di Broadway. Il mercato di union square.
Oh.. amore guarda un senza tetto che fa la raccolta differenziata.
Oh.. una pantegana grande come il gatto dei tuoi nonni.
I fuochi di artificio dalla finestra dell’hotel. I vicini sul tetto che mangiano il tacchino.

Oh.. amore guarda la statua della Libertà.
Oh.. mo vè.. il traghetto non si ferma.
Oh.. mo vè.. va sempre più lontano.
Oh.. mo vè.. si dirige verso Staten Island.

Oh.. mo vè.. sì sì ma amore però qui sulla guida-NY-per-turisti-fai-da-te-no-alpitour-ahiahiai dice che questo è il modo migliore per fotografare lo skyline.
Embè cosa credi.. che non lo sapevo.. tutto calcolata (circa).. tigggggiuro!

Amore. Quindi. Ti è piaciuta NY?
Musical di Mary Poppins in cui non c’era il posto per le ginocchia compreso?
Scarpe usurate e piedi dolaranti compresi?
Nomi a gratis presi dalla signora della metropolitana compresi?

Hot Dog indigeribili e relativo sex-and-the-rut ?
Negozi di giochi di 3 piani visitati circa 2 volte al giorno con tanto di altoparlante che richiama la sottoscritta in preda ad una crisi di felicità isterica alla vista di un piano intero dedicato a Barbie?
AberCrombie con modello nudo e ammiccante compreso??

Eh? Eh? Eh? Ti è piaciuto???
TANTERRIMO! Sì confermo. Anche a me.
E’ ufficiale I LOVE NY !

**

Si pregano i signori passeggeri di allacciare le cinture e il personale di bordo di prepararsi per il decollo.
Osssssignuuuur.. ancaura?
Ecco, dunque, dicevamo la OZ-Airline.
Potremmo far mettere alle hostess le scarpette rosse, cioè fighissimo, un tocco di classe.

Certo è che non le vedrebbe poi nessuno le hostess visto che sarebbe un teletrasporto. E poi mio marito che adora il cibo finto sull’aereo come farà? C’è davvero un sacco da studiare per i miei ricercatori del centro spaziale/aereonautico/teletrasporter research.. mi sa che gli devo destinare un po’ più che l’8xmille.
***
ALOHA. Benvenuti a Maui. Hawaii.
Oh.. amore guarda ci sono fiori dai colori talmente belli che non esistono nemmeno nel cofanetto Carioca per bimbi ricchi.
Oh.. amore guarda c’è un arcobaleno-un altro-un altro... laggiù c’è pure Iridella e i miei Mini Pony

Oh, vhè, ci sono palme, aria fresca, profumo di ciambelle, pesci colorati, brezza fresca.
Ecco. Lo sapevo che non dovevo prendere l’aereo.
Sono morta. Sono morta e sono in paradiso.
Ah. No. Spetta. Lì c’è un ranocchio e in spiaggia ci sono 3 piccioni.
Ok. Diciamo che sono le prove generali del paradiso allora, per il paradiso-paradiso dobbiamo aggiustare il tiro perchè nè rane nè piccioni saranno ammessi.. ma diciamo che ci siamo moooolto vicini.
E i french toas a colazione. Il plumn cake sul terrazzino. La bevanda dell’amore.
Le strade infinite tra cascatelle, sentieri di roccia lavica e scogliere a strapiombo.
E lo snorkeling con i pesci nasuti, i delfini che saltano nella baia che skipper in confronto pare na trota al mercato.
I tramonti. I tramonti. I tramonti. (ahò, amò, ce ne stanno 7 di tramonti in 8 giorni.. vuoi mica che me ne perda uno?)

E il cameriere che parla una lingua incromprensibile e ci racconta guerra-e-pace in hawiano prima di capire che non abbiamo capito una parola e votarsi al sacro-di-del-vulcano per dover ripetere tutto, scandendo parola per parola stile tu-povero-italiano-scemo ma con un super sorrisone se no mica gliela lascio la mancia.
Apppppproposito la mancia in USA si chiama “gratuity”.. ahò.. a me pare che tutta sta gratuity non sia visto che di media ci lasciavo 5$, ecchecaspiterina!

Ma torniamo a noi. Aloha.
Semplicemente è il paradiso.

Il paradiso pure se un giorno ci siamo fatti 8 ore di macchina, che sì vabbè dovevano essere 4 ma si vede che non ci avevo messo il cambio EURO/US e invece che fare il giro normale abbiamo fatto il giro lungo che quasi quasi ci venivamo a cercare dall’hotel perchè dei due ragazzi italiani-quelli-belli-innamoratissima-ma-scemi non c’è traccia.

Il paradiso pure se mangiavamo un giorno sì e due no. E i due no solitamente a colazione ci scofanvamo peperoni e cotiche. Dalla fame. Con caffè a volontà e burro sopra come se piovesse.

Il paradiso pure se pensavamo non facessero kite-surf, e il mio amore si era messo con il cuore in pace, e facevamo i pomeriggi a chiacchierare con gli anziani americani con pareo leopardato che poco-poco che stavamo lì ci davano la laurea in geriatria ad honorem e poi, mentre andiamo all’aereporto per tornare a casa non vediamo una piccola baia sperduta e nascosta con millemila kite-surf.

Ahò amore. Si vede che è destino. Se no mica mi ci portavi a fare il giro in macchina da 8 ore.
Lo sai pure come funziona il paradiso no?

Niente Baia con i kite e 8 ore di curve a strapiombo sul mare con la Rinella che tritura le noci di cocco pure agli hawaini che quasi quasi chiedono il trasferimento a Ostia-Lido pur di non sentirmi più.

Purgatorio? Fatto!
**

Si pregano i signori passeggeri di allacciare le cinture e il personale di bordo di prepararsi per il decollo.
Naaaaaaaaa... naaaaaaaaaaaaa.. io non voglio amore. Non voglio.
Prendo un tavor. Ok? Dai due? Voglio scendere.
Oddio.. oddio.. hai sentito? Ha traballato l’aereo. Ecco, stiamo precipitando.
No amorino.. e il ragazzo di 190kg accanto a me che si è scofanato un MCMENù XXL a merenda che russa.

Sta’mo-buona.

***

Sto calcolando il percorso.Appena possibile effettuare una inversione LEGALE.
Ahò, navigatore.. ma che problemi c’hai?

Già c’hai messo 3 ore e mezza a capire chi eri, dov’eri, cosa ti avevamo chiesto e dove dovevi andare che manco noi con il camere alle hawaii siamo stati così lenti.

E mo’ ci dici di fare un’ inversione legale sul Golden Gate di San Francisco?
Che fai? Pigli per il culo?

No perchè a mio marito, che già c’ha la rabbia di non aver trovato i kite-surf prima, ci vuole un nonnulla per sfiondarti in modo legalissimo fuori dalla finestra.

Ecchebella San Francisco.
Peccato solo per la nebbia. Amore? Amore?
Ah, ecco sto dando la mano ad un nerone di 2metriemezzo è che non vedo da qui a lì.

Ecchebello lo Yosemite National Park.
Manca la polenta con i funghi e il ragù di capriolo e mi mettevo a cantare Vecchio Scarpone.

Ecchebelle le Sequoie Giganti.
Sequoiae Gingantorum. Amò, perchè vai in giro con l’ombrello, mica piove?
Ambè tu che ne sai che gli scoiattoli non siano in propozione.

Eccheschifo Ridgecrest. Tappa intermedia nel mezzo della niente-valley. Nel Niente-motel.
Incluso di Niente-sleeping perchè i vicini si raccontavano la propria vita in 15 decibel (che io sono andata a dormire nell’armadio, ma si sentiva pure lì!)

Ecchebella la Death Valley.
Amore, prepara le patate che stasera c’è Rinella Arrosto. Come dici? A chi la lasci la Gratuity?
In testa te la do io la gratuity se non mi porti nel giro di un nano-secondo in camera con l’aria condizionata!

Oh..... eccola.
Las Vegas.
Oh....
Guarda. L’hotel ha più stelle del cielo di Bologna.
Abbiamo una doccia che è 3 metri quadri. Una jacuzzi doppia. La TV in bagno e il telefono accanto al water.
Del resto una telefonata ti allunga la vita e non si sa mai che al gabinetto tu ne abbia bisogno dopo quel che ti danno da mangiare in certi posti.

Slot-machine. Tette rifatte. Slot-machine.
Bicchieri da appendere al collo con intrugli dentro alcolici.

Donne facili +
Soldi facili +
Cibo facile +
Alcol facile =
_______________

I rinelli in Camera!



No. Dai scherzo alla fine è bella pure Las vegas.
Alla fine. Quando la fontana spruzza a tempo di musica e vinci 43$ alle slot machine.
Ma pure nel bar di casalecchio può succedere. E la fontana te la faccio io con il rubinetto della doccia, se vuoi, mica serve andare al Bellagio.

**

Si pregano i signori passeggeri di allacciare le cinture e il personale di bordo di prepararsi per il decollo.
Eccchèèè? Sto pilota ha imparato a volare con l’aereo delle micro-machine?
Andiamo a scatti! E l’hostess che lingua parla?
“vi pregamo di toliere dalla corridora le vostre appartenenze e prepare voi a decollo”
AUGH.
Dove siamo sulla Cristoforo Colombo Air-line?
Hai fatto il corso di Italiano con Raz Degan?

***

Ed eccoci a casa.
Welcome Home Rinelli.

Viaggio da sogno. Un sacco di cose stupende viste, sentite, assaggiate..
Siamo sani e salvi, abbiamo un sacco di nuovi ricordi e avventure.
Sappiamo anche come destinare il nostro 8xmille.

Insomma.
Grazie a tutti coloro che hanno fatto sì che questo viaggio stupendo diventasse realtà.
Grazie a chi è arrivato a leggere fino alla fine del raccontino.

E grazie al mio Amore per essere com’è.
Ogni giorno della nostra vita.
A Bologna come a New York. Con e senza Baffi.. la mia perfettissima metà.

Resta solo da raccontare... "LA SCURZA DI GRANPA"...
Ma questa solo per i coraggiosi che si sorbiranno le 1300 foto del viaggio!!

Buone vacanze a voi adessooooooooooooo!!!

18 giugno 2012

Napoli - Istruzioni d'Uso.

Cosa da sapere PRIMA di un viaggio a Napoli:

- Non ti fidare della tazzina del caffè, è ustionante anche se ti dicono che non è vero. In un sol gesto ti brucierai dita, labbra, lingua e gola.
- I 5centesimi di Euro servono per prendere l’ascensore. E se rimani bloccato a metà. Mettine altri 5, tirchio!
- Il Vesuvio è inkazzoso, ma mai quanto il barista di via Spaccanapoli verso i Bolognesi dopo una partita Bologna-Napoli in cui i tifosi rosso-blu fanno coretti anti-partenopei
- Informarsi degli eventi calcistici degli ultimi anni PRIMA di entrare in un Bar e dire di essere Bolognesi
- Non stupirsi se al ristorante si siede accanto a te un nonnino che chiamano L’Americano che parla una lingua incomprensibile ed ha 5 denti e 4 dita. In tutto.
- Non stupirsi se il proprietario del suddetto Ristorante ad ogni portata che ti appoggia davanti ti apostrofa con un “mangia-mangia” che manco tua mamma ai tempi d’oro.
- Informarsi sulle calorie della mozzarella di bufala PRIMA di mangiarne una dozzina al giorno.
- Informarsi sulle mode del luogo. Se non hai i pantaloni aderenti e la ciuffa da un lato non sei nessuno. Se non sei vestito così probabilmente non ti fanno uscire di casa o ti gambizzano sul portone, perchè io NON ne ho visto nemmeno uno vestito diversamente.
- Il tacco 15 è d’obbligo se hai dai 13 ai 33 anni. Dopo e prima tacco libero.
- Non esistono scuole-guida, chi riesce a sopravvivere la prima settimana gli danno la patente gli altri niente. Peccato.
- Ci sono un sacco di usi e costumi di cui ignori l’esistenza, alcuni dei quali “averlo saputo prima lo avrei fatto anche io” altri che dici “mapperfertunachenonlosapevo”.
- La gente è per il 90% carinissima, ospitalissima, sorridentissima che te li vorresti portare tutti a casa. Per il restante 10% lassamosta’.
- Portare prove del fatto che Piazza del Plebiscito ha una valenza storico architettonica che esula dal FestivalBar per marito tele-dipendente.
- Non arrabbiarsi se Marito non ti compra cover-iphone con orecchie di hello-kitty da venditore ambulante con faccia da terrorista. Non arrabbiarsi nemmeno se, soprattutto, la tua amica Sara gli da ragione.
- Commissionare una cover di Hello Kitty con orecchie dal primo amico che va a Napoli.
- I ragazzi vanno davvero in 3 in motorino, li ho visti con i miei occhi, NON è una leggenda metropolitana.
- La dieta la fai poi quando sei a casa, qui lo zucchero te lo mettono direttamente nella tazzina al bar, e si inkazzano pure se non giri.
- Hanno un Cristo che si illumina sulle testiere del letto. Fa paurissima, ma visto che a chi l’ha spento ha passato la nottata al gabinetto io lo tengo acceso la prossima volta. Non si sa mai.
- Si parlano da una finestra all’altra. Pure se in mezzo ci sono 4 isolati.
- Ti voglio tutti aiutare, e sono tutti carini, e ti senti proprio proprio come a casa.. se solo capissi la lingua.

Ok. Lo Ammetto, lo ammetto. Mi è piaciuta MOLTO Napoli, mi sono piaciute le persone. Mi è piaciuto il paesaggio. Mi sono piaciuti i sapori e i sorrisi. Le famiglie, gli amici, i colori.

Mi è piaciuto il Vesuvio, la passeggiata sul lungo mare, la vista mozza-fiato sulle isole.
Mi è piaciuta la gente con cui sono stata. Gli amici, gli amici di amici. Gli amici di amici di amici.

Ma se si dice vedi Napoli poi muori io, regaz (o uagliò che dir si voglia), vorrei vivere n’altro pochetto.

Anche perchè mi sono persa la Reggia di Caserta per colpa di maledizione inferta da Cristo su testiera Nonna verso giovane-trentino-irrispettoso ;-) 


05 giugno 2012

E vissero per Sempre.. felici e Rinelli.

Niente velo. Mi si deve vedere in faccia. Chiaramente.

Ma soprattutto io devo vedere voi, bene. Altro chè velette bianche che disturbano la visuale.
Devo vedervi tutti.
Tu. Tu. Tu.
Eh mo vè dai checcarino è venuto anche lui. E te. Ma dai. Ciaoooo.
E tu, chi sei? Bho. Ciao. Non so’ chi sei.
Ahhhhh tesorooooooooooo ciaoooo, oddio che emozione hai visto. Oddio che bello. Ciaoo.

Fiori in mano. Celo.
Sposo all’altare. Celo.
Scusate, rettifico. Sposo FIGHISSIMO all’altare. Celo.
Madre dello sposo, della sposa, padre dello sposo, della sposa. Nonno. Nonna. Celo.
Sorelle, amiche, fratelli, amici. Celo.
Prete. Celo.
Prete incazzoso che promette fulmini dal cielo al malcapitato fotografo. Celo. Ma se anche MANCAVA l’era uguél. (scusate il dialetto. Licenza poetica).

Sì lo voglio.
Sì lo voglio.
Guarda su, guarda giù dai un bacio a chi vuoi tu.
Vi dichiaro Marito e Moglie dica lo giuro.
Piango. Sì dai un po'. Dai piango.
Oh amore che è sta tremarella?? Parkinson.. spetta spetta.. non so mica se lo voglio.
Ah, porcapuzzola, ho già detto lo giuro.

COMUNIONE. Organo.
Sposi liberi per 3 minuti (meno visto che i nostri ospiti sono un sacco peccatori e c’è più fila dal pesciarolo il mercoledì che in Chiesa per prendere l’Ostia al nostro matrimonio).

<< Ohhhh. Pssss. Amore. Amore. no, ma Amore hai visto com’è quella? No, ma Amore hai visto che carini quelli? Te lo aspettavi così il vesito? E Quella? E Quello? E Quellilì? No ma amore hai sentito il prete. Hai visto che c’è il sole? Che bello che sei? Ti piace il mio vestito? Ah dai che emozione? No, ma hai visto quello? Ma quello c’è? Ti piace davvero il mio vestito? Ma quell’altro dov’è? Sei felice? Ma ti piace davvero davvero il mio vestito>>

Miiiiiii dov’è l’uscita di sicurezza qui.
Mi spiace amora. non c'è. Don Franco l'ha fatta murare per evitare prospettive di fuga del fotografo fulminato.

Poi firme. Poi riso. Poi risa.
Un cerchio attorno agli sposini. Noi, per l’occasione. Ok, potete venirci a salutare.
Sì sì lo so’ che siamo talmente bellissimi che dovete fare come la Gioconda e stare a qualche metro di distanza per vederci nella nostra intera meravigliosità ma, orsù, avvicinatevi che siete mille milioni e vi dobbiamo salutare tutti, uno per uno pare, e io ho voglia anche poi di andare all’aperitivo prima che certe cavallette finscano i mignon di vitel tonnè alle erbette.

Ciao. Ciao. Grazie. Grazie. Grazie.
Grazie (ecco, sì, un po’ meno... meno.. menooooo che ho tipo un metro e mezzo di diametro di gonna e se me la pesti io poi gioco a shangai con le tue falangine).
Ciao. Ciao. Ciao.
Grazie. Grazie. Sì sì lo so che sono bellissima... ah, no? Come no? Ah parlavi di mia nipote che è bellissima. Ti spacco le ossicina finchè non diventan dispari??
Eh eh eh??
Grazie. Ciao. Grazie sì.

Sì lo so che Fede è proprio bello ed elegante... lui.. cioè come lui...vuoi due sberle??. Sì lo so che volevi il velo. Sì lo so che non ho il collier tempesctato di pietre preziose dalla trisavola contessa.
Oh. La finiamo? Mi dovete solo riempire di complimenti, elogi e lacrime di commozione per quanto sono bella. Cos’è questo commentare inutile sui particolari?
Avete tutti la Sindrome di EnzoMiccio?? Avete preso il diploma di Wedding Planner per corrispondenza con i punti ESSO????

Oooook. Ci vediamo alla tenuta.
Bruuum. Bruuuuuuuuuum. Bruuuuuuuuuuuuuuuuuuuuum.
Amore, che facciamo. Scappiamo?
No. Dai.
Ricordati la Brandade di Baccalà. Il club sendwich in versione finger food. La crema fritta.

Ah già... La crema fritta .. oddio io AMO la crema fritta.. Non la possiamo abbandonare. Ha tanto investito tempo e risorse nei nostri peparativi, non possiamo scappare adesso, che viene il bello.
Facciamolo per la Crema Fritta.
Ok. Andiamo.


Vino. Finalmente.
Cielo Azzurro e persone che chiacchierano su una terrazza che da sul vigneto.
Buon Cibo. Buon Vino. Buona Musica.
Un applauso agli sposi.
Anche se non hanno nè velo nè collier di pietre preziose.
Un applauso agli sposi.
Anche se a te, solitamente, fanno schifo i matrimoni.
Un applauso agli sposi.
Anche se si amano talmente tanto che anche la crema fritta al vederli li trova sdolcinati.
Un applauso agli sposi.
Anche se hanno rapito l’omino del meteo e lo hanno seviziato per settimane per far uscire questo sole stupendo in un giorno che dava fulmini e saette (rosse. Che sono le peggiori!!)
Un applauso agli sposi.
Anche e soprattutto quando la sposina alta 160cmscarsi si toglie la scarpina e il suo vestito-mettici-tulle-finchè-ce-ne-sta fa effetto tartaruga senza testa.

Chiacchiera con lei, e lui e loro.
Oddio come sono tutti belli, carini, ordinati.
E noi. Oddio io ho, le mutande di Tezenis in mezzo alle chiappe da 2 ore ma non arrivo a metterle a posto, ho una piumetta conficcata nell’ascella ma si sà, chi bella apparire un po’ deve soffrire, 52cmcubici di fango attaccati ad un tacco che porto con totale non-chalance, il bustino che mi fa le tette ad altezza mento e.... tanto per gradire...una voglia incredibile di piangere dalla felicità ma l’impossibilità assoluta di farlo CAUSA goccia di colla da cigliette finte FLAP-FLAP che mi ostruiscono il condotto di lacrimazione.

EVVIVA LA SPOSA.
E poi incroci il suo suardo fra mille, oddio che bello. Oddio.
Per fortuna è mio marito.
Ah, no, parlavo del bonzarino rosso frizzante.

Ovviamente scherzo, anche il marito è bello-oddio-com’è bello.. un figurino in quell’abito di Yves San Laurant che-non-so-come-si-scrive-ma-per-quanto-è-costato-ho-deciso-che-lo-chiamo-come-cacchio-mi-pare!

Certo, anche il mio vestito non è niente male. Piumette, swaroskini (fintisssssimiiiiii ma tanto lucciosi), tulle come se piovesse.
E le piumette in testa? No, ma, ne vogliamo parlare delle piumette in testa??
Bhe. Per me erano super bellissime. Eh la sposa sono io quindi. Ciao.

Mamma mia quanto eravate poi belli anche voi.
Belli tutti. Tutti. Tutttiiiiii... sì circa dai... Diciamo un 98%.
Se ti chiedi se eri in quel 2%.... ah, chi può dirlo. Se te lo stai chiedendo in ogni caso non è un bel segno....

E il giornalino degli sposi. E la presentazione.
Una sposa in lacrime felice come una pasquetta.
E la scarpa di lei-la scarpa di lui dove ho barato spudoratamente su chi LAVORA di più alla presenza dei miei capi.
Solitamente avremmo anche potuto giocarcela ma se l’ultimo mese fa media... il mio dato è crollato a picco in previsione del matrimonio.
Rerpor marketing assolutamente passati in secondo piano per centinaia di fiocchetti color beige ed improbabili menù personalizzati.
E lo spray fresco alito. I piedi scalzi. La torta con gli sposini volanti.
Il discorso di papà. Le lanterne volanti che danno quasi fuoco all’intera collina montepastorese.
La nottata abbracciati e felici. Risvegliarsi con 50cmquadrati di torta ai lamponi freschi condivisa con gli amici e un vaso pieno di mashmallouse mezzo vuoto che profuma di zucchero.

Bhe.
Sapete cosa vi dico.
A me quel giorno ha messo felicità NEL CUORE.

Ci sarà chi pensa che poteva andare meglio, chi pensa che poteva andare peggio, chi pensa che quel matrimonio non s’aveva da fare.
Ci sarà chi pensa che chi glielo ha fatto fare.. a Fede (stima ISTAT 99%).
Chi pensa chi glielo ha fatto fare.. ad Anna (stima ISTAT 1%)
Chi pensa mi dovevano invitare (eh... bhe.. pazienza..sai com'è..invece NO !)
Chi pensa potevano anche non invitarmi.
Chi pensa oddio.. adesso tocca a noi.

Sapete cosa vi dico.
Per me è stato il giorno più bello della mia vita.
Ma più bellissimissimo di sempre, sapete.
Ho visto sorrisi e occhi allegri, ho visto attorno a noi le persone a cui vogliamo più bene, ho visto e sentito le carezze di chi gioiva della nostra gioia quindi... dall’alto dei miei 158cmscarsi+millemilametri di tulle vi dico Grazie.

Vi vogliamo davvero bene.

Ed ora amici... che la Vita da RINELLI SPOSI abbia inizio..  adesso sì che viene il bello ^__^


30 aprile 2012

Addio allo sciufilato...

Dettagli non pervenuti. Non per troppo senso del pudore, nè per presa di coscienza a posteriori, nè per obbligatoria autocensura.


Dettagli non pervenuti perchè non mi ricordo ‘na ceppa regaz. Ahò. E’ andata così.

Ma partiamo dall’inizio, parliamone di questo addio allo sciufilato visto attraverso i miei occhi.. anzi.. rettifico.. attraverso i miei occhiali-rossi-a-forma-di-cuore-con-lenti-fuschia!!
Velo permettendo ho intravisto in 2 metri quadrati di casa 72 fanciulle vestite come pazze degli anni ’80. Belle eh. Niente da dire.


Ma Pazze. E quelle me le ricordo benissimo. Glitter per tutti e gloss rosso-battona perchè volevo fare la sposa rock.


Pensavo di aver un’ultima occasione di flirtare anche con i pali della luce ed invece, saggezza infinita delle amiche, mi hanno tenuto a debita distanza da qualsiasi personaggio di sesso maschile che non fosse un mattarello o un attempato sfoglino!!!


Lanciamoci sulle tagliatelle ordunque. Prese in parole.


Inforcati rollerblade, come se lo schifo che avevo già bevuto non fosse abbastanza per mandare il tilt completamente il mio sistema timpano-equilibrio-sanità-mentale, mi sfiondo nell’aiula più vicina franando (sì, franando, non frenando) rovisomanete sul vialetto. Ricordarsi tra gli accessori sposa livido-blu-e-ginocchio-lacero-contuso. Check list per matrimonio : qualcosa di blu. Celo.

Sapevo che la mia idea di fare l’addio al nubilato in largo anticipo non poteva che essere una buona idea.
Muovo a compassione chiunque. Non sto in piedi e straparlo. Non Ricodo cosa dico, chiedo venia, ed ora nessuno ha il coraggio di riportarmelo. Devo anche avervi minacciato quà e là allora.



Una pazza con un grembiule che recita “la sposa gnoma davanti, e dietro tutti quanti”, un velo in stile roccocò, le unghie laccate di rosso seppure le mani sono da bimba delle elementari, ballerine da 2£ che odorano di sottobosco, vestito bianco in sangallo con spalline frutto degli incubi notturni della sarta di nonèlarai, leggins neri con ginocchia a cagarella.
Il tutto incorniciato di amiche vestite nei modi più svariati che cantano coretti su uno gnomo non pervenuto. Che probabilmente dovrei essere io.


Il tutto finisce con me, in lacrime e singhiozzi, presa dalla disperazione sdraiata sul tappeto di casa cosparso di dixie al formaggio, disperata per aver lasciato il cellulare nonsisadove.


Con Fede che avrebbe preferito che facessi la lap dance su un palo della luce piuttosto di sentirmi con la balla-iper-triste supplicarlo di “venire a dormire a casa”.
Ok che ero con un branco di pericolose bachelorette ma, orsù, lì l’unica cosa che faceva davvero paura erano le spalline del mio vestito e il canarino scaccia-sbronza che mi hanno fatto ingurgitare!!

Dettagli non pervenuti regaz. Un sacco di risate. Un sacco di capogiri.


Tagliatelle e vino mischiate nella redbull. Quest’ultima messa al bando per sempre perchè fa veramente vomitare. E. Ahimè. Non è un eufemismo.
Taglieri, farina e acrobazie di un folletto. Rollerblade. Un Ranocchio e qualche letterina.
I “ti voglio bene” che ti risollevano il morale, che ti fanno stare bene, che ti rendono felice. La tisana alle 4 di notte.


Svegliarsi con qualche amica ancora per casa, il trucco a mo’ di sindone sul cuscino del divano seppure la notte sia stata completamente insonne.

Qualche (tanti) sensi di colpa per non essermela goduta come avrei voluto.
Qualche (tanti) grazie per tutto lo sbattimento delle mie amiche.
Qualche (tanti) sospiri di sollievo quando mi sono resa conto che non avevo fatto danni ..se non al mio ginocchio.
Del resto un addio allo sciufilato deve essere pazzo, no?


Il mio lo è stato. Dettagli non pervenuti. Ma sono certa che fossero pazzi pure quelli.
La sposa gnoma davanti.............. (continuate voi)


12 aprile 2012

.. fotografia semiseria della corsa prematrimoniale.

Giorno. Ora e Luogo. Prete. Testimoni. Amici, parenti, colleghi.
Gente che a mala pena sai il nome. Amici fraterni.
Parenti sdentati e nonne cotonate. Amici di amici di amici.
Due primi, un secondo, tre contorni, un dolce, anzi tre. La torta. Su dieci piani. Con radar per attacco terroristico.

La musica. Le partecipazioni. La lista di Nozze.
Confetti. Bomboniere. Tableau Mariage.
Color tortora. Avorio. Nude look.
Trucco, parrucco e barbatrucco.
Pare un rap di FabriFibra. Di quelli teribbbili che fanno una gran paura, e invece è la lista delle cose da fare.

Ti svegli nella notte, sudata e tremante.
“Amore.. Amore.. stai bene? Che succede? Chiamo l’ambulanza?”
“Amore respira. Che succede”.
In un ultimo sforzo prima dello svenimento ...”Mi sono dimenticata il bouquet.”

Confettata. Bigliettini di ringraziamento.
Partecipazioni. Fiocchetti e nomi dei tavoli.
Fiori. In chiesa e al ricevimento.
Fotografo. Video. Reportage. Mondovisione per l’amico oltre-oceano.
Luci, candele, lampade galleggianti che si librano nell’aria.. rischiando di dare fuoco all’intera vallata.
Uh. Che romantico. Il viaggio di nozze in prigione per incendio doloso.

Ti guardi negli occhi. Il cuore in un unico battito. Il corpo che è un fremito.
“Amore.. Amore.. pensi anche tu quello che penso io?”
“Ora, qui, adesso.. ”.
Con voce calda e sensuale ...”sì, ti prego, facciamo una pazzia, ordiniamo la torta chantilly e lamponi a forma di piramide egizia con vere perle del Nilo da 3000€”

Portaconfetti. Librini per la Chiesa. Musiche per l’organo.
Il Vangelo. La Chiesa con i fiori solo-solo-dove-vuole-il-prete. L’Omelia. Speriamo che sia in buona Don F. Quel giorno. Preghiamo.
La Macchina. La cartina dalla Chiesa al ristorante. L’aperitivo. Speriamo che ce ne sia abbastanza.
Il Vino. Speriamo che non si attacchino anche alle botti dell’aceto balsamico.
Lanterne. Fiorellini di campo. Fiocchi colorati e roselline di campo.

Facciamo una cosa semplice 5milionidieuro. Ah. Beh allora facciamo una cosa in grande. 5milionidieuro.
Ti sposi? Bhe, cara, c’è da pagà .. del resto.. ti sposi una volta sola nella vita no?

Ti prendi per mano. Ti giri di scatto e pensate la stessa cosa. L’amore, la telepatia...
“Amore.. per sempre.. sarà per sempre.. ci pensi?”
“Per sempre, noi due.. ”.
Con gli occhi iniettati di paura mentre la mano di lui ti si scioglie nella tua morsa mortale..”e se quel giorno dovessi avere un brufolone stile strega di biancaneve sul naso? Proprio quel giorno? Per sempre nelle foto avrò quel bitorzolo. Per sempre”

Il Vestito Bianco. Il vestito da Sposo. Il Vestito da testimone.
Il vestito della mamma dello sposo. Pastiglie anti-stress.
Santa Pazienza... prega per noi.
Paggi, paggetti, paggette, damigelle, damigelline, damigellette.
Bouquet. Addii al nubilato. Addio al celibato.
Pizzi, e lazzi (con la ELLE) e perline, giochi e scherzoni. Risate e ricordi di cui ti vergognerai per tutta la vita.
Momenti di sconforto, ripensamento. Momenti “tu non mi aiuti mai” e momenti “tanto decido io”.
Dolce, caffè ammazza caffè. Speriam solo quello. Valà.

E poi ti guardi.
capisci che siete solo voi due.
Che avete corso come pazzi (con al PI) per mesi e ‘mo siete sposati.

Sposati.
Niente più più pizzi e merletti, niente più fiori e colori e torte.
Niente biglietti di ringraziamento, nè librini in chiesa, nè Vangelo o musica.
Niente Macchina addobbata con fiorellini di campo da diecimilaeuroluno.
Niente Lanterne, aperitivi a buffet, champagne e tortine.
Niente vestiti bianchi, da sposa e da suocera.
Niente fotografo, Video e addio al nubilato.

Sposati.
Punto.

E mo’ so’ cazzi. Con la C.

04 aprile 2012

Ho un piano...

Ho un piano... ed è diaboliko! E funzionerà!

Quindi se sei un poliziotto, un investigatore, il capo del FBI , il presidente degli Stati Uniti D’America o addirittura Denzel Whashington (che comprende tutte le suddette figure in un'unica entità) non leggere.  Altrimenti poi ti devo uccidere. Il chè potrebbe essere spiacevole, soprattutto per la mia fedina penale che è così drammaticamente pulita che manco l’OMINO BIANCO potrebbe fare meglio.

Ecco, non ho manco un tafferuglio, uno spintone. Manco che ne sò la maturità copiata dal Bignami dietro al termo del bagno. Manco un caramella rubata dal lattaio. Mamma che tristezza.

Niente tatuaggi con Ancore Sbiadite o scritte I LOVE MUM in versione pin-up, niente risse e spaccio alle spalle, niente furti, rapine, oltraggi alla corte. Nemmeno un piccolissimo atto osceno in luogo pubblico.

Oh, vogliamo scherzare, pure di punti della patente ne ho più del dovuto.
Ecco. BONA. E’ arrivato il mio momento.

Ho un piano diabbboliko. Con la KAPPA quindi non scherziamo.
Robba seria.

Ho Un piano criminalissimo.

Ma non posso mica dirlo così....su due piedi.. Vi dico solo che non si tratta di riciclaggio di denaro sporco perchè di denaro non se ne vede nemmeno di pulito qui, figuriamoci se mi vado a formalizzare, ma qui non c’è nulla da riclare.

Non si tratta di spaccio perchè la mia unica droga è la Maionese, e purtroppo non esistono ancora luoghi segreti di aggregazione adibiti a tale consumo illeggittimo. Non ho intenzione di rapire un camion di cuccioli di dalmata e farne pellicce, credo che non sarei capace di farlo nemmeno con le pantengane dell’arno figuriamoci. Ma, non dimentichiamoci, che sono malefica. Cattivissima. E ho un piano diabolico.

Tranquilli non è un rapimento, troppo complicato.. e poi dove lo metti il rapito, e poi sarebbe pure un’altra bocca in più da sfamare, e poi mi affeziono pure a quello, come ai cuccioli di dalmata, e il piano diaboliko va a rotoli. E mi tengo pure il rapito. Insieme alla carica dei 101.

Non ho intenzione di rubare in sagrestia, tranquilli, che poi il Signore si incavola per davvero e proprio durante la Messa del Matrimonio mi si sgretola un pezzo di intonaco rosa della Chiesa di Bazzano, cosa che potrebbe succedere in ogni caso viste le condizioni della Chiesa ma speriamo che il Signore, proprio perchè non vado a rubare in sagrestia, mi faccia la grazia di aspettare qualche giorno dopo il 26 maggio prima di far sgretolare la Chiesa e l’intonaco rosa.

Quindi, ricapitolando: non rapisco, non rubo, non inizio un traffico di cuccioli di dalmata, non sono una narco-trafficante (ma potrei diventare una narco-lettica se continuo a dormire 5 ore per notte come oggi), non uccido perchè mi fanno tenerezza pure le pantegane dell’arno, non bevo, non fumo e non dico parolacce. Se. Vabbè. Che persona triste. Rutto almeno. Fatemelo dire.
Altrimenti poi non sembro nemmeno una persona vera.

Ma ho un obiettivo, e nessuno, nemmeno Lupen III in persona mi farà desistere.
Calarmi stile rat-man dalla cupola del Louvre per rubare la Gioconda, che per di più è nostra e ci spetta di diritto.

Intrufolarmi al ballo della regina per rubare i gioielli della Corona, e non parlo delle tette di Belen, anche se mi sa che a valore commerciale ed assicurazione sul bene siamo lì.

Travestirmi da Aida Yespica per sgraffignare tutte le collanine destinate alle Escort di palazzo Madama e rivenderle il giorno dopo a Travaglio come prove che l’acquirente era il Berlusca.

Rapinare il deposito di Paperon de’ Paperoni travestendomi da Bassotto (commenti e riferimenti alla mia altezza sono scontati e fuori luogo)

Rapire il topo-ragno di Paris Hilton e chiederle come riscatto le sue scarpe tacco 32cm numero 44 introvabili, rivenderle su e-bay a Wladimir Luxuria al doppio del prezzo.

Fingermi Cleopatra ed andare a rivendicare il tesoro di Tutankamon. Sperando che la sua mummia non mi riconosca.

Oh. Regaz
In realtà il mio piano diaboliko è moooolto più diaboliko di tutto ciò.
Dai ok, ve lo svelo. Anche perchè ho bisogno di aiuto per imparare.

Voglio imparare a giocare a Poker.
Ma mica on-line. Voglio proprio proprio fare i concorsi e sbancare a Las Vegas. Con il cappellino da Nerd pazzo, gli occhiali neri da Ray Charles e il botulino sulle sopracciglia per non aggrottare tutto se in mano c’ho delle carte dimmerda.

Sì sì sì. Voglio imparare a giocare a Poker. Già mi sento bravissima.
Anzi. Diabolika. Ecco. Questo sarà il mio nik.name.

Inizio da domani a fare pratica. 10centesimidieuro a mano.

TREMATE.

28 febbraio 2012

Mio Manifesto Futurista del trentenne!

Baciatevi con la lingua.
Andate ai concerti. Non in TV.
Ballate con le gambe e le braccia. E anche con la testa.
Mettetevi le magliette dei Sex Pistols nei weekend.

Bevete Birra artigianale.
Cucinate insieme la Domenica.
Spendete tempo e sogni ad organizzare i vostri Viaggi.
Non chiamate i vostri figli con nomi stranieri.

Sorridete agli anziani.
Giocate con i bambini.
Non siate arroganti nè permalosi.
Sentitevi fortunati!

Lamentatevi in Piazza e non sul divano.
Dite alle persone quel che pensate in faccia, non su Facebook.
Rileggete i diari di quando eravate a scuola.
Camminate tenendovi la mano.

Coltivate le amicizie.
Date sempre una seconda opportunità.
Prendete delle decisioni chiare, e comunicatele a chi è coinvolto.
Abbracciatevi di più.
Non girate per casa sciatti, la persona che più merita che voi siate belli è, quasi sicuramente, proprio chi avete accanto.
Leggete quello che vi pare, ma leggete.
Mettetevi quello che vi piace, non quello che è di moda.
Ascolate la musica alta in macchina e cantate a squarciagola ai semafori.

Andate in altalena. Per sempre.

Guardate il cielo stellato. Per sempre.

Amatevi, con caparbietà.

Suonate uno strumento, anche male, ma provateci.
Se avete voglia di dire una cosa ditela, con garbo.
Se non volete ascoltare qualcuno non fategli domande, altrimenti avete il dovere di ascoltarne la risposta.

Prendete un cane. Un gatto. Un canarino.
Appartenete solo a voi stessi e a chi amate.
Abbiate sempre rispetto di chi è più grande di voi.
Comprate una piantina di basilico e fate il pesto fatto in casa con i vostri figli.
Prendetevi un giorno di ferie ogni tanto.
Andate in montagna d’estate e al mare in inverno.

Guardatevi negli occhi quando parlate. Per Sempre.

Sporcatevi le mani.

Fate qualcosa che non avreste mai pensato di fare.
Prendetevi delle responsabilità, senza aspettare che lo facciano altri.
Fornite soluzioni, non lamentatevi dei problemi!

Svegliatevi gente.

Alzate il sedere da quel divano e cominciate a vivere!!!

22 febbraio 2012

Terror Time

Pigiama rosa a quadrettoni country. Strucco e sparrucco. Pare ‘na pupattola di 15 anni.
Buio. Silenzio.

Sistema i cuscini cercando invano di dare una forma umana al cuscino del suo innamorato, così è come se fosse lì. Tentativo non riuscito fatta eccezione che per l’odore, che è il suo.
Ecco, l’unica cosa che non importava..
Accende la TV. Muta.
La punta perchè non riesce a dormire con il buio.
‘notte mondo. Bacini.

ZZZzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.
Tu-tum tu-tum tu-tum
Tu-tum-tu-tum-tu-tum-tu-tum.
Ehccheè ? Il mio cuore o la TAV?
Pare il cuore.

Apre gli occhi. Tv accesa sul canale più mansueto e tranquillo del mondo.
Sonnecchia ma non capisce. Perchè questo incredibile e inaspettato momento di ansia?
Sarà mica la mattonella di cheesecake e frutti rossi surgelati che si sono scofanate  clandestinamente poche ore prima?

Forse è la digestione.
Non digerisce bene, forse.
Tu-tum-tu-tum-tu-tum-tu-tum.


Si alza un attimo, con gli occhi socchiusi guarda verso la TV.
Che ore sono? Le 3.30. Circa.
Ma...Cosa... quello non sembra il Boss Delle Torte?
Non sembra nemmeno un Adolescente XXXXXXL.

Cambia cambia cambia canaleeeeeeeeee!!
Non va il telecomando. Terribileeee.
Paura Paura. Chiudi gli occhi.

Prova a cambiare canale con gli occhi chiusi.
Avrà cambiato? Apre gli occhi.

ODDIOOOOOOOOOOO! No. Oddio. Terribile.
Cambia cambia cambia.
Che è? L’esorcista?
Maledetto infame di un telecomando stregato.

Maledetto Maledetto Canale infingardo.
Maledetti entrambi!!
Sei un canale tranquillo tu.
Non puoi terrorizzare giovani vergini (dai.si.insomma.licenzapoetica) nella notte!!!

Torte, abiti bianchi e bricolage.
Al massimo qualche ciccione ogni tanto o qualcuno con terribili bitorzoli dove non batte il sole.

Ma NON puoi, per statuto nazionale, avere in programmazione alle ore 3.33 di notte un programma che si chiama FANTASMI E SPIRIT MALIGNI.
Spiriti Maligni???? Ma stiamo scherzando.

Io dopo una serata di chiacchiere, trucchi sposa e mattonelle di cheesecake devo... ribadisco.. DEVO, dormire quieta. Non posso svegliarmi con il terrore sentendomi osservata dal canale 31 e avere il telecomando posseduto!

Cambia cambia.
Cambia con gli occhi chiusi.
Pavimento freddo. Telecomando a terra. Pare avere vita propria.

Tu-tum-tu-tum-tu-tum-tu-tum.
Ecco. Sappiamo cosa far vedere nella prossima puntata di quella trasmissione.
“il telecomando posseduto”.

Ecco. E’ ufficiale. Sono terrorizzata.
E per la cronaca lo sono stata fino alle 4,45 di questa mattina. Con Luce accesa (anche del corridoio), TV accesa su QVC (che al massimo hanno dei vestiti leopardato urendi.. ma non posseduti.. si spera) e cuore a mille con la speranza che il programma fosse finito e chiedendomi perchè mi sono svegliata, nel cuore della notte, proprio mentre c'era quel programma paurosissimo.

'Scoltate. Io c'ho paura.
Adesso porto il telecomando da un prete esorcista e, attenti voi, che se vi addormentate fra torte e paint your life, potreste svegliarvi con un sossulto mentre il quadro fatto con materiale di recupero vi osserva nella notte.

Che nottata di merda!

15 febbraio 2012

Donne: Istruzioni per l'uso.

.. mai credere ad una donna che dice di non volere un regalo.

Cioè insomma Amore lo sanno anche i muri che si fa per dire, che non è vero che non voglio il regalo.

Che mentre ti dico con gli occhioni grandi e le ciglia-flap-flap che a me basta il tuo ammmmmore, in realtà sto pensando a quella camicetta di sangallo.
A quell’ombretto che tanto vorrei che è talmente iridiscente che ce l’abbiamo solo io e LadyGaga... anzie per adesso ce l’ha solo lei visto che tu ci hai creduto.. che non voglio il regalo... tutte le fortune eh LadyGaga.. il tuo fidanzo non ci ha mica creduto che non volevi il regalo.. mannaggia!!

Mentre ti sorrido e dico che no-davvero-non-serve-nulla ho bene in mente il massaggio Thailandese anti-stress che tanto vorrei.
Penso nell’ordine ad un enorme mazzo di fiori che manco passa dalla porta di casa.
Ad un brillante da 500milacarati. Tuttoattaccato. Che sicuramente mi scivolerà nel lavandino dell’ufficio il giorno dopo.

Vorrei una torta al cioccolato. Una bottiglia di champagne. Una cena al Diana. Un unicorno.
Dai, insomma. Nulla di impossibile. Solo qualcosina che mi faccia capire che ci tieni a me.
Ah, per la cronaca:
NO- la colazione a letto non è da considerarsi regalo di compleanno.
NO- nemmeno se ti sei svegliato all’alba e hai preso il gatto delle nevi per comprare 2 briosce al bar dell’angolo.
Mi spiace. NON sei assolto per mancanza di prove. Sei colpevole come mai prima.. anzie sei colpevole e disorganizzato. Doppio reato.
NO- la magliettina che abbiamo comprato da Pinkie a 32€ all’euromercato non è da considerarsi regalo di compleanno.
NO- nemmeno se l’hai pagata tu e hai messo una particolare attenzione nel consigliarmi facendomi credere che quello sarebbe stato il regalo che avevo sempre sognato.

Mi spiace. Anche la corte di cassazione ha deciso che sei copevole. Anzi triplo reato: mancanza di regalo, disorganizzazione e tentata corruzione. Niente da fare sig. Bosi. GATTABUIA!!

Bisogna leggere attentamente il manuale di istruzione prima di fidanzarsi con un essere femminile.
C’è scritto. Se ti dice che non serve il regalo per il suo compleanno NON E’ VERO.
C’è scritto. Se ti dice che non le importa se per San Valentino non le porti nemmeno un mazzettino di erbe aromatiche comprate al GS davanti a casa. NON E’ VERO.

E se la suddetta fanciulla commenta TUTTI i fiori regalati alle sue amiche su FB non è felice per loro, affatto, sta inviando a te terribili messaggi subliminali per la tua terribile mancanza.

Poi oh... cosa vuoi che ti dica.. può anche capitare che una piccola spina di rosa te la trovi conficcata in una chiappetta stanotte mentre dormi.. e così poi ti ricordi che almeno una rosa andrebbe regalata.

Che almeno un regalino andrebbe regalato per il compleanno. Sono cose che capitano.. INCIDENTI DOMESTICI.
.. mai credere ad una donna che dice di non volere un regalo.
...e ti dice che non importa NON è vero.
E che anche se ti dice “no giuro, davvero, quest’anno non lo voglio”.
Anche questa è una terribile menzogna per metterti alla prova.

Infida femmina subdola.
Prova a dire “lo giuro” per vedere se ci credi... non cascarciiiiiiiiiii!!!
Maledizione... resisti amico, resisti. Fa così per ingannarti. Sirena dagli occhi flap-flap.

Non serve l’unicorno, il pony di candy-candy, la cena al Diana, il brillante delle regina elisabbetta.
Non serve il bouquet che non passa dalle porte, il filo di perle o il completo intimo da 500€.
Non serve nemmeno che affronti la tempesta per una briosce.. ù

però teso’ bisogna che ti organizzi un po’ perchè la GATTABUIA  non è mica quella cosa lì che pensi te sai... vedi te.