Allora com’è la Scozia?
Partiamo dalle
cose che NON ho visto.
Non ho visto i
tanto decantati delfini nasuti, non ho visto le foche, non ho visto i puffin,
non ho visto i fantasmi (ma bene così), non ho visto verdure che non fossero o
fritte fritte fritte o affogate nella maionese o in strane brodaglie (ah, che
sia chiaro, non sono ne vegetariana ne altro ma il fritto con qualcosa va
sgrassato no? Ah. Dite che per quello ci sono fiumi di birra?). Non ho visto bidè.
In compenso probabilmente avrete sentito dall’Italia il mio grido di orrore
quando Paride si era incaponito di farsi il bagno nella vasca dell’Holiday Inn
dell’Aeroporto. E poi abbiamo paura del Covid.
Non ho visto NESSIE.
In compenso ho
visto una tenda in un cimitero, nel triangolo delle Bermuda dei fantasmi, la
tenda era chiusa, io sto chiedendomi da più di una settimana se qualcuno sia poi
andato a controllare che quello dentro fosse vivo. E soprattutto sono ancora qui
che mi chiedo perché si possa dormire con una tenda di Decathlon in un cimitero
infestato ma non ci si possa lavare il sedere.
Ho visto il
grigio diventare azzurro, le colline stagliarsi da dietro la nebbia, il lago
color petrolio svelare il suo più grande segreto: saper essere bellissimi senza
per forza avere qualcosa di nascosto o segreto. Ho visto 43 kg di ometto fare
il bagno in una piscinetta di fate a 12 gradi. Ho mangiato le Eggs Benedict più
buone della storia. Ho sentito Fede chiedere sventolando un menù plastificato del/nel
dopoguerra, ad una ristoratrice scozzese-della-provincia-di-Pechino “Where
can I find RAVIOLI?”, che Dizionario Di Cambridge spostati proprio. E
comunque ci ha portato qualcosa che poteva assomigliare alla cena svuota-frigo di
una camerata di universitari fuori sede in zona Pratello pre-vacanze estive. Ma
fritto.
Non ho visto
RAVIOLI.
Ho visto il
castello più bello della storia dei castelli. Il falco volarci sopra le teste.
Le scogliere a picco sul mare del nord. Ho sentito il profumo della Torba e del
Kelp. Ho trovato un bussolotto di proiettile in spiaggia probabilmente di un
centinaio di anni fa. Mi sono emozionata che Metal Detective adesso lo faranno
fare sicuramente a me, mi spiace #Gibba. Ho visto due svedesine immergere un
piede ed uscire tremando, mentre indicavano un’isolotta in lontanza in mezzo al
mare. Forse le Orcadi. Ah. No. Era Paride. Proud Mama. Italia-Svezia 1-0 a mani
basse.
Non ho visto FANTASMI.
Poi però ve lo
dico, tutte le volte che ripenso alla Mary Stuart, alla macchia di sangue sul pavimento
del palazzo di Holyrood che se viene pulito ricompare, ai cancelli chiusi con
il lucchetto nei cimiteri dove fai di tutto per non andare ma, camminando a
casa, ci capiti proprio davanti. Ai phon asciugamani che ululano nel vento del
castello di Edimburgo, al ridere macabro dei gabbiani sopra i tetti grigi di Leith,
alle pesanti tende damascate del palazzo di Dunvegan, alla bandiera fatata
regalata in cambio di una scheggia della croce di Gesù, alle interiore di
pecora servite a colazione nella Scottish breakfast.. ecco diciamo che fantasmi
no, ma inquietanti presenza forse.
Non ho visto “Io qui
non posso entrare”.
In Scozia
parrebbe che i cani siano più amati delle persone, tutte le volte che da
lontano intravedevo la vetrina dei sogni, scoprivo essere un negozio per amici a
quattro zampe. Nei ristoranti all’ingresso hanno ciotole colorate e vasi di vetro
con biscotti per cani, dall’aspetto sinceramente molto più invitante di alcuni
piatti del menù. I cani sono amati quanto e più degli esseri umani, del resto
ho visto più statue di cani che di persone. Ma allora mi chiedo perché non fare
statue di pecore. Biscottini per pecore. Però Bellissimo. Peccato solo che
siano tutti cagnuzzi sbagiuzzi (cit. Paride), e che se torniamo in quel di
Scozia con il nostro Bovaro (che speriamo arrivi presto!!) con gli Scottish
Terrier ci si pulisce er.. (ah no scusate, Lady Anna).
Non ho visto Harry
Potter.
Ma ho visto
negozietti pieni di souvenir a tema Harry Potter, ho visto il treno passare sul
viadotto, ho visto la bacchetta di Harry Potter (capace senza indugio di far scomparire
dal mio portafogli 44£ in un baleno), ho visto la tomba a cui si è ispirata la
Rowling per i nomi dei Potter, ho visto migliaia di cartelli con scritto Pottery,
e spiegato altrettante volte che non erano musei di Harry Potter ma piccoli
negozietti artigianali di splendide signorotte scozzesi amanti della ceramica.
Vallo tu a spiegare a Paride che il suo beniamino si chiama in realtà Enrico Ceramica.
Abbiamo però visto un cervo stupendo con un palco di corna che Voldemort ciao-proprio.
Incanto Patronus. 44£ spesi bene..
Ma ho visto...
Mi sono riempita
gli occhi di cose belle, di cieli azzurri e grigi, di nuvole morbide, di
sorrisi di Paride, di Scones al formaggio (ah, no, di quelli mi sono riempita
la panza più che gli occhi). Mi sono riempita di voglia di viaggiare, di
scoprire nuove terre (ed eccoci trasformati nelle tre caravelle in un attimo),
di scoprire nuovi sapori (un po’ meno fritti if possible), di sentire
nuove lingue (mood della vacanza fra me e fede “tu hai capito?”), di mani nelle mani alla
scoperta del mondo. Mi sono riempita gli occhi di laghi neri ma quieti, di profumi
di mare e birra scura, di scozzesi sorridenti che hanno forse cieli plumbei ma
il cielo azzurro lo hanno a coriandoli negli occhi sereni delle loro genti. Mi
sono riempita gli occhi di colline morbide, di paure vinte, di viaggi rimandati
ma mai dimenticati, di ricordi di terre lontane ma, come allora, insieme a
guardare verso un orizzonte bello. Mi sono riempita gli occhi e il cuore di luoghi,
persone, visi, racconti, castelli, pecore, cornamuse, canali di Caledonia, patate ed isole e sono
pronta per pensare dove andare la prossima volta in cerca di delfini nasuti. Certa
di NON trovare tante delle cose scritte nelle guide, ma di vederne mille altre che
val molto più la pena.
Smoke on the Water..e
suoni di lontane cornamuse… (esiste un video custodito gelosamente da Paride di
questa fantastica hit estiva).
E per voi che ci
andrete..Buona Scozia (fritta forse).