30 settembre 2013

La notte di una neo-mamma..

La nottata di una mamma.
Anzi, specifico, una neo-mamma, perchè sono sicura che tutte quelle che hanno figli saranno lì subito pronte a dire "eh vedrai... eh.. poi quando ne hai due.. eh qua-eh.là-ehsu-ehgiù-daiunbacioachivuoitu!"quindi specifico a scanso di "te l'avevo detto" così (forse) mi salvo che sono inesperta, alle prime armi, sicuramente ho tanto da imparare.. quindi abbiate pietà.

Dicevo la nottata di una neo-mamma funziona all'incirca così.

Alle nove è notte fonda. Gli occhi non ti stanno aperti, il divano è scomodissimo e l'ennesima trasmissione di rifacimento case americane rende il tutto ancora più soporifero. Il marito è abbastanza lobotomizzato dall'essere neo-padre, dalle ultime due settimane che hanno stravolto la vostra esistenza che si rifugia nella sicurezza del telecomando, che - almeno lui- risponde ancora in modo famigliare alle sue richieste senza ritenerlo meno importante del pargolo-lattonzolo.
Io sono in uno stato semivegetativo. Vorrei dormire ma l'orario del cellulare mi ricorda drammaticamente che sono le nove, anzi le novemenodieci, pure i nonni all'ospizio a quest'ora stanno ancora giocando a carte.. su, Anna, resisti almeno un po', batti almeno i nonni.

Il piccolo ha gli occhi spalancati che pare pronto per andare a ballare al coccoricò. Le manine afferranno indistintamente tutto quello che gli capita a tiro, cioè nell'ordine: capezzolo, capelli, capezzolo, un dito, un pezzettino di ciccia morbidina dell'avambraccio, capezzolo... capezzolo.
E pretende di tittare ogni 15 minuti così, con la stessa voracità con cui un huligans chiederebbe una birra doppio malto prima del derby del manchester united.
Che poi vorresti pure dirgli di no, che non sono ancora passate le 3 ore che ha detto il pediatra, e poi lui ti spalanca la boccuccia che pare un aquilotto nel nido pronto alla pappa e tu ti sciogli a mo' di cream-caramel fuori frigo e sei già senza reggiseno quando lui afferra con i 5 artiglietti tutta quanta la titta.

Alle dieci. Sei crollata sul letto, con il piccolo ronfatore mannaro nella cullina satollo di latte. Talmente satollo che tu, per paura atavica ed inesperienza materna, vorresti dormire disperatamente ma ogni 5 minuti ti svegli e lo guardi per assicurarti che respiri, mentre il marito sonnecchia accanto a te guardando l'ennesima puntata di malattie imbarazzanti ignaro che di davvero imbarazzante in questi giorni è la trasformazione ormonale del tuo corpo post-partum-in-allattamentum dove passi da fastidi tutt'altro che simpatici in zone tutt'altro che simpatiche, a vampate di calore durante la poppata che un camionista sulla salerno reggio-calabria ti farebbe i complimenti per la fragranza ascellare per poi svenire, post poppata, con il rigurgito del pargolo che ti cola giù per la schiena post ruttino e tu, esausta, che crolli addormentata tipo mucca Lilla in versione notte horror con i capelli sudati, la canottiera puzzona e la mano sulla pancia in contorsionismo circense per assicurarti che il lattonzolo respiri.

Alle quattro ti svegli allucinata. Oddio non l'ho sentito piangere. Oddioooo ha saltato una poppata. Oddioooooooo sarà affamato e appena ne avrà facoltà chiamerà il telefono azzurro.
Tutto questo ovviamente mentre il lattonzolo dorme beato, rumoreggiando facendo a gara con il babbo tra nasino e bocca aperta a chi assomiglia di più ad un mietitrebbia.
E quindi ecco che: togli canottiera, scendi reggiseno (sì, sì scendi.. è intransitivo e non ho voglia di coniugare i verbi che dormo 6 ore a notte), insegna al piccolo aquilotto mannaro che capezzolo serve e se lo stacca con gli artiglietti alla mamma poi sono problemi anche suoi, guarda ora, conta minuti.. respira respira mentre piccola idropompa ti succhia pure l'aria che hai nei polmoni.. amore di mamma. Cambia pannolino, ed ecco che con un occhio aperto ed uno chiuso fa pipì sull'asciugamanino pulito e cacca in mano mentre gli lavi il sederino. Cacca santa amore di mamma. Sì però cristoforo colombo, è santa pure nel pannolino non importa che mi omaggi tutte le volte. E poi eccoci, di nuovo, nel letto a cercare di riprendere sonno mentre alla TV fanno le repliche di non è la rai e io ringrazio Dio che ho avuto un figlio maschio.

Alle nove mi pare l'alba. Tu piccolo lattonzolo mio adorato dormi come un cucciolino buonissimo e gnicchi e cigoli per rassicurarmi che respiri. Il tuo babbo lento si sveglia per andare a lavoro e ci prepara il caffè, anche se io vorrei una puntura di adrenalina nel cuore per cercare di svegliarmi e ritrovare le energie per un nuovo giorno da mamma, anzi neo-mamma. Il coccige non lo sento ormai dal giorno del parto, e diciamo non è l'unica cosa che non sento nelle zone meridionali del mio corpicino. Le gambe formicolano, la panza da neo-mamma mi ricorda che devo darmi la crema per le smagliature e i capelli già unti per le vampate di calore da allattamento mi ricordano che il tempo in cui ero gnocca e giovane sono passati.. lontani anni luce.. altrochè 15 giorni. Millemila anni.

Alzarsi. Allattare trattorino. Rifare il letto con la sola mano destra. Mettere Mozart a tutto volume e sperare, con tutto il cuore, che quando sarà grande e sarà un giovane dottore o ingegnere in carriera legga questo piccolo raccontino e torni a casa  con un enorme mazzo di fiori perchè, porcapuzzola, dopo soli 15 giorni di vita mio lattonzolo adorato hai già trasformato la tua mamma in un catorcino di fanciulla tutta latte e pannolini.

Tulipani e fiori di campo. Così.. giusto perchè tu lo sappia.
Un mazzo enorme.. come quello che mi sto facendo io piccolo cucciolino mio..!!

25 settembre 2013

"Amore mi si sono rotte le acque"..

Non mi sembra vero. Sei lì, che dormi nella cullina con le manine chiuse a pugno come un piccolo compagno comunista, vestito di azzurro come il piccolo lord, con le guanciotte rosa e bianche, come heidi, che pari davvero uscito dal bocciolo di una rosa invece che dalla mia patata.. e ti guardo e mi sembra ieri, ieri, che cominciava tutto.

Amore, amore..
io che corro nella doccia convinta che ecco, di nuovo, non riesco a trattenere la pipì e invece, questa volta.. non è proprio pipì.
Amore, amore.. mi si sono rotte le acque.
E il suono di quella frase suona così strano, sembra una frase da film.
Tipo "Huston abbiamo un problema" o "Ti fidi di me".. ecco, appunto, "Amore, mi si sono rotte le acque".
Realizzare che è vero, è arrivato il momento, e il corpo che in un tremito ti svegli dal torpore dell'attesa degli ultimi 9 mesi dove hai pensato "eh, vabbè, manca ancora un sacco.." e in un tremito realizzi.

Stai per nascere.
Sto per diventare mamma.
Sto per partorire. Davvero. Non per scherzo, non "eh sì ma manca ancora un sacco" detto alla cassa della Coop, no - ora - stai davvero per partorire.

E lui, il tuo amore, che ti guarda con lo sguardo fra il terrorizzato e l'entusiasta.
Che corre a prendere la valigia per l'ospedale manco fosse il forcipe per tirare fuori il cucciolino.
Ti chiede mille volte come stai, e tu, tu .. davvero non lo sai come stai perchè il tuo corpo è un tremare di emozione e novità. Lo vorresti ascoltare ma senti solo il battere del tuo cuore e l'emozione.

Sto per diventare mamma.
Stai per nascere.
Sto per partorire.

E poi l'ospedale. I letti tutti uguali con le lenzuola che odorano di ospedale. Le ragazze che arrivano nel letto accanto al tuo, partoriscono maometto, bevono the alla menta e polpette speziate mentre tu vorresti vomitare e nel bel mezzo di una contrazioni cominciano ad intonare un canto tutto "halla... hallaaa.. halllaaaaa" che quasi quasi pensi di cambiare religione pure tu visto che loro hanno partorito in 4 ore mentre tu sei li che soffri da 2 giorni... va bene "partorirai con dolore" ma non stiamo un po' esagerando adesso?

E le ostetriche che ti visitano alla vana ricerca di una testolina in discesa mentre lui, il piccolo lord, compagno pugnetto, o come lo vogliamo chiamare era lì che se la gubbiava nella sua placenta che le contrazioni pensava fossero roba che mica centrava niente lui. Cosa volete da me? Rotto le acque? Io?
Naaaaa.. non sono mica stato io. Adessso mi giro dall'altra parte e mi rimetto a dormire, così tutto torna tranquillo e a me nessuno mi rompe. Tutto suo padre sto piccolo birbante.

E poi entra nella vasca. Cuociti al vapore mo' di aragosta. Restaci 2 ore e mezza che penso di vendere la vasca di casa mia su ebay, perchè mi è passata definitivamente per sempre la voglia di fare un bagno caldo.
E poi esci dalla vasca che manco Alex Britti poteva farci una canzone così azzeccata, e poi ascolta il dolore. Respira, respira, respira.
Respiraci tu con una contrazione ogni 2 minuti.

Poi improvvisamente da posizione verticale respirante, diventi posizione orizzontale in apnea.
Spingi. Spingi.Singiiiii.
Ma boonaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Sto spingendo non vedi?!?!!!!

Vedo la testa.
Gli occhi del tuo Amore si illuminano.
Guarda te e ti dice, dai Amore lo vedo è lì.. spingi ancora un po.
E gli occhi dolci dell'ostetrica che si mette il grembiulino da pasticcere per accogliere quel pasticcino tutto impiastricciato al mondo. E tu con tutta la forza del mondo, che sembri davvero l'incredibile Hulk, e a dire il vero dicono fossi anche diventata verde, ci metti tutta la forza che hai in corpo e qualcuno dice "è nato".

Amore.

Sei nato.
Sono mamma.
Ce l'ho fatta. Ce l'abbiamo fatta. Insieme.

Ha gli occhi a mandorla, che pare un cinese.
E poi è bluastro, che è un puffo cinese?

Sei stremata. Non capisci, sei stordita, prima era lì dentro e faceva tutto lui.
Ora è qui fuori, e devi fare tutto te.

Ti ritrovi nella notte a cambiargli in pannolino in perfetto stile acrobata da circo.
Una mano spinge l'asticella con la flebo, con l'altra cambi pannolino, con l'altra lavi culino, con l'altra sposti la flebo, con l'altra apri la porta del bagno, con l'altra vorresti schiaffeggiare tuo marito che è andato a casa a dormire.. ma ahimè hai finito le mani circa 6 mani fa.

Cambio olio, gomme, pannolino ogni 2 ore in 35 secondi esatti. Che manco Schumi ai tempi d'oro.
Si torna a casa, hai passato l'esame sopravvivi ad una notte in maternità al maggiore mentre la ragazza nella stanza accanto partorisce nel sonno svegliandosi a metà notte gridando.. "esce la testa".
Robbe da turchi.

Si torna a casa.
Tu, il tuo Amore e il vostro Piccolino.

E una nuova vita inizia.
Una nuova vita fatta di tre persone. 6 occhi innamorati. 6 manine che si stringono in matriosche di pugnini chiusi a proteggersi l'un l'altro. 3 bocche piene di bacini, 2 piedini minuscoli che impareranno a camminare sulle orme di 4 piedi più saldi a terra che ti faranno strada.

Un cuore.

Uno solo pieno di un sentimento che non conoscevamo.
E che ora dorme beato nel lettone tra mamma e papà, quelli stessi Anna e Fede che prima dicevano "no, no, no lui dormirà nella sua cullina fin da subito" ed ora, persi in mondi nuovi, ti stringono e proteggono incapaci di smettere di guardarti.

Benvenuto piccolo Paride.

... e perfortuna non hai nemmeno più gli occhi a mandorla.


09 settembre 2013

Stai per arrivare...

Stai per arrivare sai piccolino?
Lo vedo dagli occhi stupendi del tuo papà che appena dico "ahi" mi elabora una diagnosi in due secondi chiedendomi quali sintomi ho e visitandomi mo' di ginecologo-ostetrica-chirurgo-pediatra prima che io possa dirgli che mi ero semplicemente morsa la lingua.

Stai per arrivare, perchè finalmente nella tua camerina c'è il tuo armadio pieno di tuoi bodini invece di tante scatole piene di nostre scarpe.

Stai per arrivare perchè mi stanno per aumentare la tassa sui rifiuti visto che la mia pancia sta per essere considerata un nuovo inquilino in casa, visto l'ingombro.

Stai per arrivare perchè sento che anche tu, lì dentro, non stai mica più tanto comodo e alle volte sussulti e sculetti che sembri John Travolta ai tempi d'oro.

Stai per arrivare perchè io comincio a pensare a come sarà averti fra le braccia, che odore farai, come avrai gli occhi. Comincio a pensare a quanto volte mi perderò a guardarti dormire in braccio al mio amore, e mi sciolgo in mille pensieri che mi coccolano all'infinito.

Stai per arrivare perchè sto già pensando che sarò gelosissima, e-oh-mio-dio dovrò cercare di darmi una regolata perchè, adesso come adesso, sono in una fase sei miomiomiomiomiomio guai a chi ti tocca.. e visto che sono già abbastanza in sclero di mio credo che questa fase la dovrei superare con un po' di training autogeno.. quindi meglio inizare per tempo.

Stai per arrivare, e ho paura, perchè ora io e il mio Amore dormiamo sonni sereni, ci sbaciucchiamo e coccoliamo tutte le volte che vogliamo, siamo io e lui e rispondiamo ai ritmi miei e suoi..ed ho paura, si, non ho paura di dirlo, ho paura che tu poi cambierai i nostro ritmi, i nostri tempi, i nostri sbaciucchi..

E poi però guardo quella cullina pronta, azzurra, morbida.
Penso al mio Amore, che mi visita la pancia ad ogni Ahi e ti manda i bacini dall'ombelico.
Mi guardo allo specchio e penso che sono io, sempre io, e non devo aver paura di niente fin tanto che noi tre saremo insieme.. sia che tu sia dentro o fuori.. saremo insieme.

E allora faccio un respiro profondo, penso che sarà un'avventura incredibile, e che spero tu abbia voglia di conoscere noi quanta noi ne abbiamo di conoscere te, piccolino mio.