11 novembre 2016

Be a Gentleman.


Ma i ragazzi d’oggi che problema hanno con l’approccio alle ragazze?

Dove è finito il rispetto per il gentil sesso? Cosa cavolo passa nella testa di un uomo dopo il secondo bicchiere di vino? Hanno per caso più spermatozoi che neuroni e si sbagliano strada ingorgando le sinapsi?

Davvero credono che fare apprezzamenti sulle loro arti amatorie e sulle capacità di soddisfare o meno i tuoi supposti desideri possa in qualche modo renderli più appetibili del camaleonte della Findus con in mano un vassoio di Sofficini?

Uno degli ultimi complimenti che ricordo, quando ero ancora una giovane donzella nubile e libera, è stato: “se mi avessero chiesto di disegnare la ragazza dei miei sogni avrei disegnato esattamente il tuo viso”.  Me lo ricordo ancora. Perché, per quanto sicuramente banale, è un complimento carino, di quei complimenti che non passano mai di moda.

Di quelli che ti fanno pensare che:
  1. ti ha guardato in faccia
  2. che ha pensato che fossi bella, 
  3. che ha pensato che fossi bella proprio come aveva in mente lui.
  4. che sa usare il condizionale in una frase di senso compiuto.
Adesso invece i complimenti 2.0 delle nuove generazioni sono “ti sc**o meglio io”.
N.D.R. censuro la frase perché il mio è un blog per bene... ;-)..

Che già dalla frase capisci l’eleganza del personaggio.
Che non solo dal trasalimento di aver sentito davvero una frase del genere ti cade la corona da principessa che fin da piccola ti sei sentita in testa, ma ti cade anche la bacchetta sul mignolo del piede, e ti si frantumano le scarpette di cristallo per caduta palle che non hai.
Che praticamente il castello della Walt Disney prende fuoco per autocombustione.
Che la coppietta di giovani innamorati accanto al nostro tavolo, che da ore parla della filosofia dell’Amore Puro, improvvisamente si pietrifica che in confronto l’Avada Kedavra sembra il gingle di uno spot per casalinghe.

Che a questa frase non solo vorresti chiederti dove cavolo sono i genitori di questo personaggio per riempirli di offese su come NON sono stati assolutamente in grado di educarlo all’approccio con le ragazze, ma vorresti anche trovarli per spiegare a sua madre che razza di imbecille ha messo al mondo. Che a questa frase non solo ti viene voglia di rovesciargli il bicchiere in testa come nei migliori film americani, ma anche di rompergli il naso con una testata, che KillBill ti fa una pippa. Che a questa frase lo guardi dritto negli occhi e ti viene da chiederti se, hai davvero sentito bene, se lui è cosciente di aver detto una cosa di co’ tanta tristezza, e se, in ultima analisi, crede davvero che esista un mondo parallelo di donne mediocri, ninfomani e sole che possa in qualche modo farsi conquistare da una frase di tale spessore. Spessore di deficienza.

Che avete presente il misuratore di forza dei Luna Park, quello che devi colpire e fa tutte le lucine e con la vocina meccanica dice “WOWWWW..MISTER MUSCOLOOOO”? Avete presente la fila di ragazzini pronti a spaccarsi una mano per misurare la propria virilità? Ecco quel coso alza le mani e dice “no ti prego, lascia perdere, non colpirmi neanche, che un così grande coglione vince a mani basse qualsiasi sfida”.

Ok, ok, non dovete per forza impararvi a memoria le poesie di Cyrano de Bergerac o il discorso di Romeo sotto la terrazza di Giulietta. Non dico che dovete per forza guardare una ragazza negli occhi e farla sentire con il solo sguardo la donna più bella del mondo,  ma cristoforocolombo, possibile che davvero crediate che dire una frase di tale infinita bassezza e mediocrità possa anche solo farmi alzare lo sguardo? Se non per guardarvi male, ma male, ma male male male!!
Che secondo me siete tanto tanto fortunati a non trovare qualcuno che, al tavolo con tale donzella, non vi ribalti l’osteria in testa compresa di cameriera svampita e oste fantasma. E siete molto ma molto fortunati a sentirvi solo "gentilmente" apostrofare con qualche frase ironica che vi invita ad abbandonare atteggiamenti e speranze. E il locale, possibilmente in fretta se tenete alla vostra incolumità.

Allora da mamma di un futuro piccolo conquistatore io voglio solo dire una cosa: una ragazza guardala negli occhi e non dirle nulla, se non sei in grado di dirle qualcosa di intelligente.
Altrimenti dille che è bella. Che è bella per te. E che tutto il resto ha decisamente poca importanza.

E se mai ti capiterà di esserle accanto quando avrà la sfortuna di incontrare un deficiente capace di approcciarla con frasi che sembrano prese dalla Moleskine di Rocco Siffredi non abbassarti al suo livello. Non preoccuparti di lui, ma di lei. La cui corona da principessa è stata appena imbrattata da uno spazzolino per il gabinetto brandito come arte amatoria da un cretino che non merita nemmeno di guardarla in faccia. Di lei ti devi preoccupare. Non di lui.
Lui è un coglione. Lei una principessa. TU devi decidere in quale storia vuoi stare.

Piccolo mio, ricordati che NON tutte le donne meriteranno il tuo amore e le tue attenzioni, ma tutte sempre meriteranno il tuo rispetto. Questo potrai dire di averlo imparato dalla tua mamma.

Puoi anche dirlo mentre al cretino di cui sopra gli rompi il naso con una testata. Perché quando ce vò ce vò. Ti prometto che in quel caso le arance te le porto volentieri.