27 dicembre 2018

Mary (Poppins) per sempre...


Vi dico solo una cosa: se siete cresciuto con il Mito della tata più incredibile di sempre, praticamente perfetta sotto ogni aspetto, se sapete a memoria ogni canzone, ogni scena, ogni minimo dettaglio e particolare del film originale.. se vi parte il “suffragette a noi” appena incrociate le amiche per strada… bhe, allora NON andate a vedere il nuovo film.

Non andateci, perché alla fine del film desidererete con tutto il cuore che, altrochè BigBen, indietro nel tempo possiate andarci voi....A prima di entrare in quel Cinema!!

Il nuovo film è una Caporetto, l’unica cosa che salvo sarebbe lei. La Emily Blunt, che in realtà è brava e adatta, ma che povera lei, l’hanno immersa in un film che fa acqua da tutte le parti e che, se doveva far sognare chi - con Mary Poppins - ci è cresciuto felice, al contrario invece si trova catapultato in una catastrofe di Film che ti chiedi perché non sei rimasto a casa a vedere I 72 animali più pericolosi del Sud America per dodicesima volta.

Vado con ordine (di comparizione).

L’attore che fa l’acciarino (che dovrebbe essere il nuovo “spazzacamino”) è terribile. Non ti diventa simpatico manco dopo 7 bicchieri di Veuve Clicquot della cena di Natale, del resto è complesso mettersi al paragone di quel mostro sacro di Dick Van Dyke, ma chi ha scelto il cast doveva averne bevute sette di bottiglie, di Velve Clicquot, per scegliere una sottospecie di brutta copia con la voce dei cugini di Campagna. Terribile. Terribile ancora di più quando (attenzione Spoiler) alla fine del film, tipo la Madonna a Lourdes, il vero Dick Van Dyke compare per un Cameo in una scena finale.. e tu piangi disperatamente pensando che il nuovo Spazzacamino lo hanno fatto fare ad uno che non sarebbe bravo nemmeno a fare il fattorino del Camioncino della Crescenza di NonnoNanni.

L’attore che fa il papà, uno dei protagonisti, per capirci.. il Michael cresciuto… lo hanno fatto fare al Nongiovane (Francesco Mandelli, per chi è poco affine ad MTv). Non è bravo. Non è credibile, pare abbiano attaccato i baffi di Mr. Potato ad un ragazzetto di 22 anni. Non ti viene da essere empatico con lui nemmeno se gli è morta la moglie, se fa un lavoro che odia e se sta per perdere la casa. Nulla. Incredibile. Qui, la scelta del cast, altroché 7 bottiglie di Velve Clicquot, qui erano come minimo 7 casse di Velve Clicquot… prese in testa.

Le canzoni sono tutte incredibilmente monotone e tristi. Rimpiangi in ogni singola nota lo Zecchino D’oro e Mago Zurlì, e ti chiedi perché, perché.. perchèèèèèèè… ??
non chiedevamo un “supercalifragilistichespiralidoso” che è un capolavoro musicale, ma qui le canzoni sono una più triste dell’altra che Sanremo pare una fortuna per le orecchie. Chi le ha scritte queste? Ermal meta in crisi depressiva post abbandono di quel bonazzo di Fabrizio Moro?

La storia è una roba da suicidio di massa. Tre bambini che hanno appena perso la madre e stanno anche per perdere la casa. Con un padre anaffettivo che ha le stesse doti recitative della Bellucci. Bambini poveri e depressi che girano in una Londra nebbiosa e gelida in braghe corte che sembrano essere stati appena assoldati nelle fila dell’opera nazionale Balilla. Una roba da far accapponare la pelle. Va bene il dramma. Va bene la storia della casa di famiglia da salvare, ma qui più che Mary Poppins ci voleva dell’antidepressivo nelle condutture dell’aria per evitare un suicidio di massa nel piccolo cinema di provincia. Che mi sento totalmente d’accordo con quel bambino che a metà film ha urlato “voglio andare viaaaaaa”. Ha ragione lui. Lui o mio figlio che dopo aver spazzolato mezzo chilo di pop-corn in 12 minuti netti, si è addormentato sul suo doppio mento. Hanno ragione loro.

Ed eccola poi lei, alla fine, la Jessica Fletcher, che compare al termine del film. Quelli che in sala sanno chi sia hanno dato una veloce e immediata grattatina alle palle (di natale.. rigorosamente). Tutti a fine film ci siamo chiesti chi sarà il morto.
E visto il film, a mio avviso, qualcuno lo merita di sicuro.
Quello che ha pensato di fare un “il ritorno” al film più bello di sempre, senza rendersi conto dell’importanza che questo poteva significare, scegliendo attori a casaccio. Facendogli cantare canzoni brutte. E infilandoci una storia terrificante che se andavo a vedere Nightmare Before Christmas era più allegro.

Ed ecco che “murder, she wrote” mi diventa “Mary Poppins, they killed”

Altroché un poco di zucchero, qui, per ingoiare la pillola mi serve l’intera riserva nazionale di Zucchero Del Sud America.
E se di riserve, hanno altro, forse è pure meglio….perchè qui il trauma è serio!!

.. voi, amici e compagni di “com’è bello passeggiar con Mary”… Voi che siete ancora in tempo e avete ancora nelle orecchie la felicità di Cam-Caminin e la bellezza di Julie Andrews siatene felici, e al cinema andate a vedere BumbleBee.

Sentiteamè.