28 febbraio 2012

Mio Manifesto Futurista del trentenne!

Baciatevi con la lingua.
Andate ai concerti. Non in TV.
Ballate con le gambe e le braccia. E anche con la testa.
Mettetevi le magliette dei Sex Pistols nei weekend.

Bevete Birra artigianale.
Cucinate insieme la Domenica.
Spendete tempo e sogni ad organizzare i vostri Viaggi.
Non chiamate i vostri figli con nomi stranieri.

Sorridete agli anziani.
Giocate con i bambini.
Non siate arroganti nè permalosi.
Sentitevi fortunati!

Lamentatevi in Piazza e non sul divano.
Dite alle persone quel che pensate in faccia, non su Facebook.
Rileggete i diari di quando eravate a scuola.
Camminate tenendovi la mano.

Coltivate le amicizie.
Date sempre una seconda opportunità.
Prendete delle decisioni chiare, e comunicatele a chi è coinvolto.
Abbracciatevi di più.
Non girate per casa sciatti, la persona che più merita che voi siate belli è, quasi sicuramente, proprio chi avete accanto.
Leggete quello che vi pare, ma leggete.
Mettetevi quello che vi piace, non quello che è di moda.
Ascolate la musica alta in macchina e cantate a squarciagola ai semafori.

Andate in altalena. Per sempre.

Guardate il cielo stellato. Per sempre.

Amatevi, con caparbietà.

Suonate uno strumento, anche male, ma provateci.
Se avete voglia di dire una cosa ditela, con garbo.
Se non volete ascoltare qualcuno non fategli domande, altrimenti avete il dovere di ascoltarne la risposta.

Prendete un cane. Un gatto. Un canarino.
Appartenete solo a voi stessi e a chi amate.
Abbiate sempre rispetto di chi è più grande di voi.
Comprate una piantina di basilico e fate il pesto fatto in casa con i vostri figli.
Prendetevi un giorno di ferie ogni tanto.
Andate in montagna d’estate e al mare in inverno.

Guardatevi negli occhi quando parlate. Per Sempre.

Sporcatevi le mani.

Fate qualcosa che non avreste mai pensato di fare.
Prendetevi delle responsabilità, senza aspettare che lo facciano altri.
Fornite soluzioni, non lamentatevi dei problemi!

Svegliatevi gente.

Alzate il sedere da quel divano e cominciate a vivere!!!

22 febbraio 2012

Terror Time

Pigiama rosa a quadrettoni country. Strucco e sparrucco. Pare ‘na pupattola di 15 anni.
Buio. Silenzio.

Sistema i cuscini cercando invano di dare una forma umana al cuscino del suo innamorato, così è come se fosse lì. Tentativo non riuscito fatta eccezione che per l’odore, che è il suo.
Ecco, l’unica cosa che non importava..
Accende la TV. Muta.
La punta perchè non riesce a dormire con il buio.
‘notte mondo. Bacini.

ZZZzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz.
Tu-tum tu-tum tu-tum
Tu-tum-tu-tum-tu-tum-tu-tum.
Ehccheè ? Il mio cuore o la TAV?
Pare il cuore.

Apre gli occhi. Tv accesa sul canale più mansueto e tranquillo del mondo.
Sonnecchia ma non capisce. Perchè questo incredibile e inaspettato momento di ansia?
Sarà mica la mattonella di cheesecake e frutti rossi surgelati che si sono scofanate  clandestinamente poche ore prima?

Forse è la digestione.
Non digerisce bene, forse.
Tu-tum-tu-tum-tu-tum-tu-tum.


Si alza un attimo, con gli occhi socchiusi guarda verso la TV.
Che ore sono? Le 3.30. Circa.
Ma...Cosa... quello non sembra il Boss Delle Torte?
Non sembra nemmeno un Adolescente XXXXXXL.

Cambia cambia cambia canaleeeeeeeeee!!
Non va il telecomando. Terribileeee.
Paura Paura. Chiudi gli occhi.

Prova a cambiare canale con gli occhi chiusi.
Avrà cambiato? Apre gli occhi.

ODDIOOOOOOOOOOO! No. Oddio. Terribile.
Cambia cambia cambia.
Che è? L’esorcista?
Maledetto infame di un telecomando stregato.

Maledetto Maledetto Canale infingardo.
Maledetti entrambi!!
Sei un canale tranquillo tu.
Non puoi terrorizzare giovani vergini (dai.si.insomma.licenzapoetica) nella notte!!!

Torte, abiti bianchi e bricolage.
Al massimo qualche ciccione ogni tanto o qualcuno con terribili bitorzoli dove non batte il sole.

Ma NON puoi, per statuto nazionale, avere in programmazione alle ore 3.33 di notte un programma che si chiama FANTASMI E SPIRIT MALIGNI.
Spiriti Maligni???? Ma stiamo scherzando.

Io dopo una serata di chiacchiere, trucchi sposa e mattonelle di cheesecake devo... ribadisco.. DEVO, dormire quieta. Non posso svegliarmi con il terrore sentendomi osservata dal canale 31 e avere il telecomando posseduto!

Cambia cambia.
Cambia con gli occhi chiusi.
Pavimento freddo. Telecomando a terra. Pare avere vita propria.

Tu-tum-tu-tum-tu-tum-tu-tum.
Ecco. Sappiamo cosa far vedere nella prossima puntata di quella trasmissione.
“il telecomando posseduto”.

Ecco. E’ ufficiale. Sono terrorizzata.
E per la cronaca lo sono stata fino alle 4,45 di questa mattina. Con Luce accesa (anche del corridoio), TV accesa su QVC (che al massimo hanno dei vestiti leopardato urendi.. ma non posseduti.. si spera) e cuore a mille con la speranza che il programma fosse finito e chiedendomi perchè mi sono svegliata, nel cuore della notte, proprio mentre c'era quel programma paurosissimo.

'Scoltate. Io c'ho paura.
Adesso porto il telecomando da un prete esorcista e, attenti voi, che se vi addormentate fra torte e paint your life, potreste svegliarvi con un sossulto mentre il quadro fatto con materiale di recupero vi osserva nella notte.

Che nottata di merda!

15 febbraio 2012

Donne: Istruzioni per l'uso.

.. mai credere ad una donna che dice di non volere un regalo.

Cioè insomma Amore lo sanno anche i muri che si fa per dire, che non è vero che non voglio il regalo.

Che mentre ti dico con gli occhioni grandi e le ciglia-flap-flap che a me basta il tuo ammmmmore, in realtà sto pensando a quella camicetta di sangallo.
A quell’ombretto che tanto vorrei che è talmente iridiscente che ce l’abbiamo solo io e LadyGaga... anzie per adesso ce l’ha solo lei visto che tu ci hai creduto.. che non voglio il regalo... tutte le fortune eh LadyGaga.. il tuo fidanzo non ci ha mica creduto che non volevi il regalo.. mannaggia!!

Mentre ti sorrido e dico che no-davvero-non-serve-nulla ho bene in mente il massaggio Thailandese anti-stress che tanto vorrei.
Penso nell’ordine ad un enorme mazzo di fiori che manco passa dalla porta di casa.
Ad un brillante da 500milacarati. Tuttoattaccato. Che sicuramente mi scivolerà nel lavandino dell’ufficio il giorno dopo.

Vorrei una torta al cioccolato. Una bottiglia di champagne. Una cena al Diana. Un unicorno.
Dai, insomma. Nulla di impossibile. Solo qualcosina che mi faccia capire che ci tieni a me.
Ah, per la cronaca:
NO- la colazione a letto non è da considerarsi regalo di compleanno.
NO- nemmeno se ti sei svegliato all’alba e hai preso il gatto delle nevi per comprare 2 briosce al bar dell’angolo.
Mi spiace. NON sei assolto per mancanza di prove. Sei colpevole come mai prima.. anzie sei colpevole e disorganizzato. Doppio reato.
NO- la magliettina che abbiamo comprato da Pinkie a 32€ all’euromercato non è da considerarsi regalo di compleanno.
NO- nemmeno se l’hai pagata tu e hai messo una particolare attenzione nel consigliarmi facendomi credere che quello sarebbe stato il regalo che avevo sempre sognato.

Mi spiace. Anche la corte di cassazione ha deciso che sei copevole. Anzi triplo reato: mancanza di regalo, disorganizzazione e tentata corruzione. Niente da fare sig. Bosi. GATTABUIA!!

Bisogna leggere attentamente il manuale di istruzione prima di fidanzarsi con un essere femminile.
C’è scritto. Se ti dice che non serve il regalo per il suo compleanno NON E’ VERO.
C’è scritto. Se ti dice che non le importa se per San Valentino non le porti nemmeno un mazzettino di erbe aromatiche comprate al GS davanti a casa. NON E’ VERO.

E se la suddetta fanciulla commenta TUTTI i fiori regalati alle sue amiche su FB non è felice per loro, affatto, sta inviando a te terribili messaggi subliminali per la tua terribile mancanza.

Poi oh... cosa vuoi che ti dica.. può anche capitare che una piccola spina di rosa te la trovi conficcata in una chiappetta stanotte mentre dormi.. e così poi ti ricordi che almeno una rosa andrebbe regalata.

Che almeno un regalino andrebbe regalato per il compleanno. Sono cose che capitano.. INCIDENTI DOMESTICI.
.. mai credere ad una donna che dice di non volere un regalo.
...e ti dice che non importa NON è vero.
E che anche se ti dice “no giuro, davvero, quest’anno non lo voglio”.
Anche questa è una terribile menzogna per metterti alla prova.

Infida femmina subdola.
Prova a dire “lo giuro” per vedere se ci credi... non cascarciiiiiiiiiii!!!
Maledizione... resisti amico, resisti. Fa così per ingannarti. Sirena dagli occhi flap-flap.

Non serve l’unicorno, il pony di candy-candy, la cena al Diana, il brillante delle regina elisabbetta.
Non serve il bouquet che non passa dalle porte, il filo di perle o il completo intimo da 500€.
Non serve nemmeno che affronti la tempesta per una briosce.. ù

però teso’ bisogna che ti organizzi un po’ perchè la GATTABUIA  non è mica quella cosa lì che pensi te sai... vedi te.

10 febbraio 2012

La Tigre e il Pero

Me lo diceva sempre mio padre, anzi a dire il vero me lo dice ancora, un po’ meno, ma lo dice ancora.

Chissà poi perchè si dice scendi dal pero, manco fosse un baobab, sto pero. E’ bassettino tutta tracagnotto e nulla di così trascendentale mi pare. Eppure io c’ero sopra.
E ci sono ancora. Forse. Un po’.

Sono nata sul pero, sono cresciuta sul pero. Ahò, che ci posso fare, c’è chi vive sul trono da principessa, chi cresce nella bambagia e chi vive su un pero.
Un pero.. mica un trono.. un pero.

Poi mi capitano cose come in questi giorni, che arriva questa tizia tutta culo e niente arrosto.

Con la faccia lunga, i capelli stirati troppo, le scarpe con il tacchetto infido e il maglioncino di cashmere bianco.. che se me lo metto io sembro l’aiutante di babbo natale mentre lei pare uscita dalle vetrine natalize del Harrods denoiattri.
E sorride a chiunque, anche se non c’è un cazzo da ridere e fuori ci sono 50 cm di neve.
E chiama tutti tesoro anche se io sono un tesoro quanto lo sarebbe un cucciolo di rinocerente incazzato, coperto di fango e di pulci, del madagascar.
E si atteggia a gran donna in carriera quando a me non mi venderebbe manco la carta igienica con la caghetta da viaggio in sud america!

Oh. Ecco. Spetta spetta. Dov’è cacchio è il mio pero?
Voglio tornarci sopra e guardarla dal mio albero robusto e tracagnotto la signora so’tutto io.

La signorina tutto culo e niente arrosto.
La signorina “scusa non ho capito” – “no no hai capito benissimo ti ho appena mandato a fan***, incredibile eh?”
La signora c’ho il culo talmente peso che hanno appena allertato la protezione civile.
La signorina ho un ego talmente importante che vado in giro scortata dalla macchina del trasporto eccezionale.

No viggiuro.

Avete presente i cuccioli di tigre. Quelli piccoli e stupidissimi che vorresti riempire di sbaciucchiotti e loro tiran fuori le unghiette e soffiano come dei forsennati?
E poi ci chiediamo perchè le tigri sono così incazzate. Ambè, vedete voi, da piccole hanno il fuoco delle belve che brucia dentro ma la natura le ha fatte uguali ai peluche della Trudi.
Tutte piccoline, con gli occhioni grandi, il pelo tutto morbidoso e la zambotte da mordicchiare.

Ma porcaccia la miseria io dentro ti vorrei mangiare. Hai capito? MANGIARE.. non fare le fuse. Vedi te.

Ecco sono io. Chiamami tesoro un’altra volta e non avrai più bisogno delle sedute di Figurella perchè ti scartavetro io sopra un muro finchè non ti si è cancellato quel sorrisino melenso e ipocrita!
Trattami ancora come il tuo cocchiere di corte o come il tuo maggiordomo e mi supplicherai di tornarci.. sul pero.

Sì, lo so. Sono cattiva. Respira Anna... respira
Io sono buona.

Ciao. Sono Anna.
CIAO ANNA.
E l’ultima volta che sono stata cattiva è stato 6 mesi fa.
BRAVA ANNA
Mi ci vuole terapia di gruppo.

Mi ci vuole terapia di gruppo, ma io ci vado con il mio pero.
Me lo porto dietro, perchè in fondo se io sono nata sul pero, forse quello è il mio habitat naturale no?
Non è che vai a dire ad un Koala di scendere dall’Eucalipto?
Non è che vai a dire ad uno scoiattolo di scendere dalla sua Quercia secolare no?
Embè, e perchè mai io dovrei scendere dal mio pero quando c'è gente insipida che si mette su piedistalli.

Io la voglio guardare dal pero questa signorina tutto-culo-e-niente-arrosto sul piedistallo.
La voglio guardare da qui, e la voglio guardare pure male.

In fondo vivo su un pero.
Un pero, mica il trono della regina madre.
Un pero, bassettino e tracagnotto, pieno di nodi.
Ma saldo, robusto, generoso.

Sapete cosa vi dico.. secondo me il mio babbo sul pero mi ci ha messo quando ha visto quanto soffiava il suo cucciolo di tigre da piccola.. in realtà sul pero mi ci ha messo per salvaguardare voi.. mica me!