Ecco, tu amica cara alla Coop domenica mattina, hai fatto
esattamente questo.
La prepotente, l’arrogante e la maleducata con la persona
decisamente sbagliata.
Titolo Originale: NON
TOCCATE QUEL GUANTINO
Anno: 2016
Durata: 5 minuti di fuoco
Colore: vivido
Genere: drammatico, sentimentale epico, attualità, sociodemagogico,
catastrofico
Regia: A. Sacchetti
Soggetto: La pazza della Coop
Produttore: A. Sacchetti
Effetti Speciali: Coop Alleanza 3.0
Scenografia: Coop Alleanza 3.0
Personaggi:
Nella parte de il PAPA’ – L’amore Grande
Nella parte de il piccolo CON guantino – Lo Spapunzino
Nella parte della pazza della Coop – La pazza della Coop
Nella parte della Mamma sotto copertura – La Rinella
Trama:
E’ una tranquilla domenica di inizio estate nella ridente
cittadina di Zola, la gente si dirige pigramente verso la Chiesa del paese
verso le 9.30 della mattina, ignara che si sta per consumare tra le mura del
suo supermercato, una terribile ingiustizia. Un bellissimo ragazzo dai capelli
castani e lo sguardo penetrante (L’Amore
Grande), con il suo bimbo guanciottoso e sorridente (Lo Spapunzino) seduto sul seggiolino del carrello, entra nel
supermercato per fare un po’ di spesa, anticipato di qualche metro dalla mamma (La Rinella) che con piglio sicuro si
dirige verso il reparto frigo per iniziare (e quindi finire il prima possibile)
la doverosa spesa settimanale. Nel supermercato altre persone acquistano, tra
sbadigli mattutini e rapidi sguardi alla lista della spesa, frutta e verdura
negli appositi reparti, mentre una dipendente (La Pazza della Coop) dal piglio nazista riordina dei formaggi
negli appositi spazi.
Improvvisamente un urlo squarcia la quiete di questa mattinata
domenicale.
“IL GUANTOOOOOOOO –
DOV’E’ IL GUANTOOOOOOO”.
Come congelati nella scena finale di Frozen decine di
persone si immobilizzano e si guardano attorno per capire il motivo di codesto
frastuono e di cotale disgusto da parte della Pazza della Coop che, additando
un ragazzo poco lontano, sbraita e inveisce alla volta di una coppia papà-bimbo
dall’aspetto apparentemente colpevole quanto Gesù sulla Croce. La scena presto
assume i contorni di un giallo. Perché l’urlo terribile e la colpevolezza
decadono all’istante in cui il giovane (e fighissimo) madre, alza la manina del
piccolo spapunzelli, coperta educatamente da un guantino usa e getta
trasparente appena preso dall’apposito distributore accanto al reparto
panetteria e debitamente indossato.
La signora a quanto pare però insoddisfatta della sua sete
di vendetta per essere a lavorare di domenica mattina, crede doveroso rovinare
la giornata alla giovane famigliola e continua la sua crociata contro il
giovane padre. “LEIIIIII…. LEIIIIII DOVE
HA IL GUANTO”. Si dice che l’attrice La Pazza della Coop si sia ispirata
per questo personaggio ai cattivi della storia del Cinema, prendendo
soprattutto spunto dal piglio simpatico del Clown Pennywise in IT e interpretando
magistralmente lo stesso amore per i bambini.
Il tutto urlando dell’altra parte del supermercato, con
ancora tutti i clienti congelati ed immobili per paura che l’ira funesta della
signora possa, per qualsivoglia ragione, riversarsi anche su di loro, che
neppure Collina alla finale dei Mondiali ha urlato così tanto per farsi capire
dai giocatori della Corea del Sud. Il giovane (e fighissimo) padre interpretato
per l’occasione egregiamente da un Amore Grande particolarmente ispirato dal
personaggio, il cui amore per il piccolo attore Spapunzelli trova le fondamenta
nel reale legame padre-figlio che lega i due protagonisti (e chi l’avrebbe mai
detto visto che uno è biondissimo e l’altro talmente moro e peloso che era
stato interpellato anche per la parte del talebano nella rivisitazione di Lawrence
D’Arabia). Il film volge poi presto al suo epilogo, quando la signora
dipendente della Coop, altresì nota come La Pazza della Coop si allontana
borbottando qualche terribile invettiva nei confronti della giovane, e incolpevole,
coppia papà-figlio.
Ma a questo punto la trama lascia spazio alla fantasia e
soprattutto lascia lo spettatore con il fiato sospeso perché la Pazza della
Coop mentre si allontana bisbiglia cattiverie accanto alla madre del bimbo con
guantino, La madre (La Rinella – premio Oscar come sopracciglio-non
protagonista*) che alzando l’arcata sopraccigliare e voltandosi di scatto alla
volta della Pazza lascia intendere al pubblico che… LA STORIA NON FINISCE QUI.
*L’attrice vince il premio Oscar come “attrice non protagonista”
per l’interpretazione. Il sopracciglio alzato infatti ha fatto capitollare la
giuria del prestigioso premio visto che tale interpretazione trova eguali solo
in Shining – dove un Jack Nicholson dei tempi d’oro ispira la giova attrice ed
il suo sopracciglio indimenticabile.
Siamo tutti con il fiato sospeso in attesa del sequel di: NON
TOCCATE QUEL GUANTINO, indiscrezioni dicono che si chiamerà “IL RECLAMO”. Sentiamo già un brivido correre lungo la schiena.