25 maggio 2016

Non Toccate quel Guantino. Wiki-Film (titolo, personaggi e trama)

Quando si dice fare la prepotente con la persona sbagliata.

Ecco, tu amica cara alla Coop domenica mattina, hai fatto esattamente questo.
La prepotente, l’arrogante e la maleducata con la persona decisamente sbagliata.

Titolo Originale: NON TOCCATE QUEL GUANTINO
Anno: 2016
Durata: 5 minuti di fuoco
Colore: vivido
Genere: drammatico, sentimentale epico, attualità, sociodemagogico, catastrofico
Regia: A. Sacchetti
Soggetto: La pazza della Coop
Produttore: A. Sacchetti
Effetti Speciali: Coop Alleanza 3.0
Scenografia: Coop Alleanza 3.0

Personaggi:
Nella parte de il PAPA’ – L’amore Grande
Nella parte de il piccolo CON guantino – Lo Spapunzino
Nella parte della pazza della Coop – La pazza della Coop
Nella parte della Mamma sotto copertura – La Rinella

Trama:
E’ una tranquilla domenica di inizio estate nella ridente cittadina di Zola, la gente si dirige pigramente verso la Chiesa del paese verso le 9.30 della mattina, ignara che si sta per consumare tra le mura del suo supermercato, una terribile ingiustizia. Un bellissimo ragazzo dai capelli castani e lo sguardo penetrante (L’Amore Grande), con il suo bimbo guanciottoso e sorridente (Lo Spapunzino) seduto sul seggiolino del carrello, entra nel supermercato per fare un po’ di spesa, anticipato di qualche metro dalla mamma (La Rinella) che con piglio sicuro si dirige verso il reparto frigo per iniziare (e quindi finire il prima possibile) la doverosa spesa settimanale. Nel supermercato altre persone acquistano, tra sbadigli mattutini e rapidi sguardi alla lista della spesa, frutta e verdura negli appositi reparti, mentre una dipendente (La Pazza della Coop) dal piglio nazista riordina dei formaggi negli appositi spazi.
Improvvisamente un urlo squarcia la quiete di questa mattinata domenicale.
“IL GUANTOOOOOOOO – DOV’E’ IL GUANTOOOOOOO”.

Come congelati nella scena finale di Frozen decine di persone si immobilizzano e si guardano attorno per capire il motivo di codesto frastuono e di cotale disgusto da parte della Pazza della Coop che, additando un ragazzo poco lontano, sbraita e inveisce alla volta di una coppia papà-bimbo dall’aspetto apparentemente colpevole quanto Gesù sulla Croce. La scena presto assume i contorni di un giallo. Perché l’urlo terribile e la colpevolezza decadono all’istante in cui il giovane (e fighissimo) madre, alza la manina del piccolo spapunzelli, coperta educatamente da un guantino usa e getta trasparente appena preso dall’apposito distributore accanto al reparto panetteria e debitamente indossato.

La signora a quanto pare però insoddisfatta della sua sete di vendetta per essere a lavorare di domenica mattina, crede doveroso rovinare la giornata alla giovane famigliola e continua la sua crociata contro il giovane padre. “LEIIIIII…. LEIIIIII DOVE HA IL GUANTO”. Si dice che l’attrice La Pazza della Coop si sia ispirata per questo personaggio ai cattivi della storia del Cinema, prendendo soprattutto spunto dal piglio simpatico del Clown Pennywise in IT e interpretando magistralmente lo stesso amore per i bambini.

Il tutto urlando dell’altra parte del supermercato, con ancora tutti i clienti congelati ed immobili per paura che l’ira funesta della signora possa, per qualsivoglia ragione, riversarsi anche su di loro, che neppure Collina alla finale dei Mondiali ha urlato così tanto per farsi capire dai giocatori della Corea del Sud. Il giovane (e fighissimo) padre interpretato per l’occasione egregiamente da un Amore Grande particolarmente ispirato dal personaggio, il cui amore per il piccolo attore Spapunzelli trova le fondamenta nel reale legame padre-figlio che lega i due protagonisti (e chi l’avrebbe mai detto visto che uno è biondissimo e l’altro talmente moro e peloso che era stato interpellato anche per la parte del talebano nella rivisitazione di Lawrence D’Arabia). Il film volge poi presto al suo epilogo, quando la signora dipendente della Coop, altresì nota come La Pazza della Coop si allontana borbottando qualche terribile invettiva nei confronti della giovane, e incolpevole, coppia papà-figlio.

Ma a questo punto la trama lascia spazio alla fantasia e soprattutto lascia lo spettatore con il fiato sospeso perché la Pazza della Coop mentre si allontana bisbiglia cattiverie accanto alla madre del bimbo con guantino, La madre (La Rinella – premio Oscar come sopracciglio-non protagonista*) che alzando l’arcata sopraccigliare e voltandosi di scatto alla volta della Pazza lascia intendere al pubblico che… LA STORIA NON FINISCE QUI.

*L’attrice vince il premio Oscar come “attrice non protagonista” per l’interpretazione. Il sopracciglio alzato infatti ha fatto capitollare la giuria del prestigioso premio visto che tale interpretazione trova eguali solo in Shining – dove un Jack Nicholson dei tempi d’oro ispira la giova attrice ed il suo sopracciglio indimenticabile.

Siamo tutti con il fiato sospeso in attesa del sequel di: NON TOCCATE QUEL GUANTINO, indiscrezioni dicono che si chiamerà “IL RECLAMO”. Sentiamo già un brivido correre lungo la schiena.



10 maggio 2016

Pillola di ironia #3