25 settembre 2013

"Amore mi si sono rotte le acque"..

Non mi sembra vero. Sei lì, che dormi nella cullina con le manine chiuse a pugno come un piccolo compagno comunista, vestito di azzurro come il piccolo lord, con le guanciotte rosa e bianche, come heidi, che pari davvero uscito dal bocciolo di una rosa invece che dalla mia patata.. e ti guardo e mi sembra ieri, ieri, che cominciava tutto.

Amore, amore..
io che corro nella doccia convinta che ecco, di nuovo, non riesco a trattenere la pipì e invece, questa volta.. non è proprio pipì.
Amore, amore.. mi si sono rotte le acque.
E il suono di quella frase suona così strano, sembra una frase da film.
Tipo "Huston abbiamo un problema" o "Ti fidi di me".. ecco, appunto, "Amore, mi si sono rotte le acque".
Realizzare che è vero, è arrivato il momento, e il corpo che in un tremito ti svegli dal torpore dell'attesa degli ultimi 9 mesi dove hai pensato "eh, vabbè, manca ancora un sacco.." e in un tremito realizzi.

Stai per nascere.
Sto per diventare mamma.
Sto per partorire. Davvero. Non per scherzo, non "eh sì ma manca ancora un sacco" detto alla cassa della Coop, no - ora - stai davvero per partorire.

E lui, il tuo amore, che ti guarda con lo sguardo fra il terrorizzato e l'entusiasta.
Che corre a prendere la valigia per l'ospedale manco fosse il forcipe per tirare fuori il cucciolino.
Ti chiede mille volte come stai, e tu, tu .. davvero non lo sai come stai perchè il tuo corpo è un tremare di emozione e novità. Lo vorresti ascoltare ma senti solo il battere del tuo cuore e l'emozione.

Sto per diventare mamma.
Stai per nascere.
Sto per partorire.

E poi l'ospedale. I letti tutti uguali con le lenzuola che odorano di ospedale. Le ragazze che arrivano nel letto accanto al tuo, partoriscono maometto, bevono the alla menta e polpette speziate mentre tu vorresti vomitare e nel bel mezzo di una contrazioni cominciano ad intonare un canto tutto "halla... hallaaa.. halllaaaaa" che quasi quasi pensi di cambiare religione pure tu visto che loro hanno partorito in 4 ore mentre tu sei li che soffri da 2 giorni... va bene "partorirai con dolore" ma non stiamo un po' esagerando adesso?

E le ostetriche che ti visitano alla vana ricerca di una testolina in discesa mentre lui, il piccolo lord, compagno pugnetto, o come lo vogliamo chiamare era lì che se la gubbiava nella sua placenta che le contrazioni pensava fossero roba che mica centrava niente lui. Cosa volete da me? Rotto le acque? Io?
Naaaaa.. non sono mica stato io. Adessso mi giro dall'altra parte e mi rimetto a dormire, così tutto torna tranquillo e a me nessuno mi rompe. Tutto suo padre sto piccolo birbante.

E poi entra nella vasca. Cuociti al vapore mo' di aragosta. Restaci 2 ore e mezza che penso di vendere la vasca di casa mia su ebay, perchè mi è passata definitivamente per sempre la voglia di fare un bagno caldo.
E poi esci dalla vasca che manco Alex Britti poteva farci una canzone così azzeccata, e poi ascolta il dolore. Respira, respira, respira.
Respiraci tu con una contrazione ogni 2 minuti.

Poi improvvisamente da posizione verticale respirante, diventi posizione orizzontale in apnea.
Spingi. Spingi.Singiiiii.
Ma boonaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Sto spingendo non vedi?!?!!!!

Vedo la testa.
Gli occhi del tuo Amore si illuminano.
Guarda te e ti dice, dai Amore lo vedo è lì.. spingi ancora un po.
E gli occhi dolci dell'ostetrica che si mette il grembiulino da pasticcere per accogliere quel pasticcino tutto impiastricciato al mondo. E tu con tutta la forza del mondo, che sembri davvero l'incredibile Hulk, e a dire il vero dicono fossi anche diventata verde, ci metti tutta la forza che hai in corpo e qualcuno dice "è nato".

Amore.

Sei nato.
Sono mamma.
Ce l'ho fatta. Ce l'abbiamo fatta. Insieme.

Ha gli occhi a mandorla, che pare un cinese.
E poi è bluastro, che è un puffo cinese?

Sei stremata. Non capisci, sei stordita, prima era lì dentro e faceva tutto lui.
Ora è qui fuori, e devi fare tutto te.

Ti ritrovi nella notte a cambiargli in pannolino in perfetto stile acrobata da circo.
Una mano spinge l'asticella con la flebo, con l'altra cambi pannolino, con l'altra lavi culino, con l'altra sposti la flebo, con l'altra apri la porta del bagno, con l'altra vorresti schiaffeggiare tuo marito che è andato a casa a dormire.. ma ahimè hai finito le mani circa 6 mani fa.

Cambio olio, gomme, pannolino ogni 2 ore in 35 secondi esatti. Che manco Schumi ai tempi d'oro.
Si torna a casa, hai passato l'esame sopravvivi ad una notte in maternità al maggiore mentre la ragazza nella stanza accanto partorisce nel sonno svegliandosi a metà notte gridando.. "esce la testa".
Robbe da turchi.

Si torna a casa.
Tu, il tuo Amore e il vostro Piccolino.

E una nuova vita inizia.
Una nuova vita fatta di tre persone. 6 occhi innamorati. 6 manine che si stringono in matriosche di pugnini chiusi a proteggersi l'un l'altro. 3 bocche piene di bacini, 2 piedini minuscoli che impareranno a camminare sulle orme di 4 piedi più saldi a terra che ti faranno strada.

Un cuore.

Uno solo pieno di un sentimento che non conoscevamo.
E che ora dorme beato nel lettone tra mamma e papà, quelli stessi Anna e Fede che prima dicevano "no, no, no lui dormirà nella sua cullina fin da subito" ed ora, persi in mondi nuovi, ti stringono e proteggono incapaci di smettere di guardarti.

Benvenuto piccolo Paride.

... e perfortuna non hai nemmeno più gli occhi a mandorla.


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