Cel’ho. Cel’ho. Manca.
Conoscenze geografiche anche elementari del luogo dove
stiamo per andare in ferie. Manca.
Slovenia? Croazia? Istria???? Istria?? Echeccavolo è?
Conosco Istrice.. Istrionico.. Istruzione. Istria: manca.
Vista indesiderata di piselli di sconosciuti nudisti in
spiaggia. Cel’ho.
Preparazione atletica per correre, saltare, placcare,
rotolare, trasportare, scarrozzare, tirare e riacciuffare figlioletto di quasi
3 anni che pare cresciuto nella Giungla con Tarzan. Cel’ho.
Chiarisco, cel’ho il figlioletto di cui sopra, non la
preparazione atletica per tutti gli esercizi che si susseguono in sequenze di 8
ore ininterrotte, e 6 di svenimento notturno. Riposo: manca.
Bighellonare sulla spiaggia: Manca. Leggere le tendenze
dell’autunno 2016/17 alla frescura dell’ombrellone: mancaaaaaaa.
Sono però riuscita a leggere in 2 giorni e mezzo un Giallo
Junior fra finti mal di pancia e cartoni in croato. Letture profonde che danno
soddisfazione (se hai 11 anni): cel’ho.
Croati Simpatici: manca.
Marito che si appassiona di biologia marina come posseduto
da Piero Angela incrociato con la Sirenetta. Cel’ho.
Che si tuffa alla ricerca di ricci di mare, conchiglie e
paguri manco fosse sulla barriera corallina. Che studia, analizza e si
ipnotizza a guardare km quadrati di sabbia con due sassolini che manco fosse
nel mar rosso e invece è nell’adriatico che Cesenatico l’è uguel. Cel’ho.
Marito che adotta (si avete letto bene – adotta) un conchiglione di mare
informandosi su cosa mangia e progettando ampolle in vetro e acquari
improponibili una volta portato a casa. Cel’ho.
Marito che quello stesso conchiglione lo accudisce
amorevolmente fino a quando, pronto per il trasporto Rab-Bologna, non viene
inavvertitamente bollito dal calore di un pomeriggio chiuso in macchina in un
bicchierino di plastica. Senso di colpa per il conchiglione morto bollito:
Manca.
Discopatia di L1 e L2 in spina dorsale di marito dopo 7 ore
di Spapunzelli sulle spalle ai laghetti di Plitviche: cel’abbiamo.
Pomeriggio di follia con croato che lancia sassi con la
fionda a malcapitati turisti ignari del pericolo. Cel’ho. Cartello che dicesse che in quell’angolo di mare ti sparano
da terra. Manca.
Cartello che dicesse che se ti avvicini alla terrazza di
quell’agriturismo i proprietari pazzi ti urlano in diverse lingue sconosciute e
poi, lingua universale, imbracciano una fionda e cominciano a lanciarti sassi
di vario tipo. E se tu, povero turista tedesco color mozzarella sei mezzo
sott'acqua che fai snorkeling e non ti accorgi di nulla pazienza. Momento di gloria del turista sopravvissuto: cel'ho.
Moglie che regge l’alcol meglio dell’amico trentino: cel’ha
mio marito.
Dottoressa Slovena che si crede Nina Morich e si specchia su
tutti le superfici riflettenti compreso il parabrezza dell’ambulanza mentre
visita piccola gnometta in lacrime, cercando di non far capire di aver comprato
la laurea in medicina con i punti della Durex. Cel’ho. Anzie Cel’abbiamo. Per
fortuna poi ci sono dottoresse vere che i braccini di gnomette li aggiustano in
un minuto. Vitello sotto la campana per i coniugi Corona: manca per suddetto
motivo.
Elicottero che ti atterra sul tetto di notte, il sonno
pesante: manca.
L’ispettore pesante come un incudine sul mignolino del piede
ma altrettanto buon amico, buona guida turistica, perfetto compagno di
avventure virili per il mio amore grande e un discreto fisicaccio in costume da
tronista azzurro puffo. Cel'ho.
La Saruzzi perfetta
compagna di viaggio, anche se è più tirchia di Paperon de Paperoni e pur di non
spendere 10€ per un paio di ciabatte cammina scalza per tutta la città di Rab,
e nonostante giochi a CandyCrash pure sotto la doccia è poi la mia Saruzzi, che
anche se non è capace di fare la foto da bimbeminkia con il cuore al tramonto le
voglio bene. Ma tanto tanto.
I due cucciolini, che se ne danno di santaragione,
e poi si abbracciano e si baciano. E uno è il cavaliere, e l’altra la principessa.
E nonostante questo se ne danno di
santaragione fino a che l’eli non va in ospedale e Paride chiede tutta sera se
la sua amica sta bene. Amori.
Marito che si trasforma per interi pomeriggi in Sherpa-papà
per spaunzello pigro: cel’ho. Pronto a macinare chilometri per portarci a
vedere il mondo. Pronto a regalare il suo piatto di pesce ai bimbi restando
quasi digiuno. Pronto a coccolare conchiglione di mare puzzolente come cucciolo
di labrador ma a sverniciare un cameriere croato che non ha segnato la sua
grigliata-per-2 nella comanda. E canta a squarciagola Battisti mentre parcheggia contro muretti qua e là.
Voglia di ripartire INSIEME per mille e altre
avventure: Cel’ho.
Nessun commento:
Posta un commento