24 novembre 2009

La Specie Genitore-Tifoso e il suo Habitat Naturale

Da quando sono piccola ho sempre fatto qualche sport, o meglio dovrei dire ho sempre fatto fino a quando non ho smesso (lo so-lo so ragionamento che non fa una piega!!).. per insufficienza cronica e patologica di voglia di fare fatica, mi pareva di farna già abbastanza a lavorare per cui, anche se di diversa fatica si tratterebbe, ho preferito smettere ma questa è un’altra storia. Fino da quando ero piccolina ho sempre assistito a qualsiasi tipo di spettatore di diverse tipologie di sport, ma queste tre tipologie mi sono rimaste nel cuore.

C’è il padre-tuttologo, che quasi sempre osserva in silenzio fino a quando non individua la sua preda, piano piano ci si apposta vicino (quasi sempre è nelle ultime gradinate della palestra e in piedi, con accanto spesso qualche funzionario della società), comincia a dire frasi lapidarie del tipo “quest’anno non abbiamo ancora avuto un arbitro bravo” – silenzio – “quest’anno Steve non riesce a riprendersi dall’infortunio al quadricipite anteriore della coscia” – silenzio- “quest’anno hanno fatto fatica a fare la preparazione atletica al palazzetto di Nonantola con il nuovo parquet”- silenzio – “quest’anno Sbrogovich (che sa’ solo lui chi è) è andato a giocare nel Real-Romania, e pensare che ha solo 15 anni” (forse lui non sa' che in romani a 15 anni sei già sposato e hai, minimo, 3 figli!).
In questo modo attira l’attenzione del povero spettatore ignaro di cosa succederà nonappena lui gli darà un po’ di corda. Il padre-tuttologo nell’ordine elencherà: tutte le squadre/società in cui ha militato suo figlio, tutti gli sport nei quali (se solo avesse voluto) avrebbe potuto diventare il nuovo Yuri-Chechi, tutte le palestre di bologna, provincia e regione in cui ha giocato il figlio facendo MINUZIOSAMENTE la descrizione della pavimentazione, impianto di areazione, impianto di illuminazione e aggiungendo, un po’ alla Piero Angelo dei tempi d’oro, un breve accenno alle principali peculiarità della popolazione indigena del paese che ospita la partita: “i ragazzi dello Yuppis-Zocca sono dei bravi ragazzi, ma non hanno un luogo di aggregazione adeguato e passano tutto il sabato al bar del centro, senza ambizione nè futuro” (ambè, lo devono aver detto a Lucignolo l’altra sera credo !?). Il figlio solitamente è bravino, ma non farà mai carriera sportiva, con enorme dolore del padre, probabilmente diventerà un banalissimo ragioniere, lavorerà in banca e smetterà di frequentare palazzetti per iscriversi alla Palestra-50€-tutto-compreso di quartiere. Ma il padre continuerà ad andare a vedere la squadra dove giocava il figlio...e quando finisce la partita si allontanerà, scuotendo il capo, tanto lui già lo sapeva come andava a finire.. e allora cosa cazzo ci sei venuto a fare a vedere ‘sta partita????

C’è la madre-ex-groupie-dei- black sabbath, questo esemplare di genitore tifoso è alle volte davvero imbarazzante. Solitamente si siede al centro delle tribune salutando distrattamente qualche altra madre, a cui però non si sente affine. E’ solitamente vestita con jean elasticizzati-cinesi e un bomberino nero, lucido nella migliore delle ipotesi, rosa-shock nella peggiore. Ha un caschetto di capelli rosso-menopausa tinti di fresco, il labello-dolci-baci al cocco, gli anfibi alti con i lacci e la sciarpa.. solitamente della propria squadra. Si sente un po’ mamma chioccia e un po’ generale dell’esercito della salvezza, non conosce bene le regole ma ha un’unica sicurezza nella vita.. anzi due. La prima è che l’arbitro è senza ALCUN dubbio un cretino (anche se lei, ribadisco, NON conosce nemmeno mezza regola), e seconda cosa nonchè pietra miliare della bibbia della madre-ex-groupie-dei- black sabbath è .. chiunque prova a toccare mio figlio è un uomo-morto!! Solitamente il figlio della suddetta tifosa è mingherlino, timido, poco grintoso e non è titolare in campo. Fino a quando il figlio non entra la madre-ex-groupie-dei- black sabbath riversa tutto il suo odio verso il povero allenatore che sta sfidando il terribile Re Serse (cioè sempre lei) e non sta facendo giocare il mingherlino. Quando il figlio entra inizia finalmente la sua guerra personale, armata di sigaretta in mano (spenta), e vestita di un orrendo maglioncino in ciniglia viola, comincerà ad infamare con le peggio parolacce tutti i giocatori avversari che anche solo si azzardano a sfiorare suo figlio. Anche se è stato suo figlio stesso a rotolarci sopra, dopo aver perso l’equilibrio, ed essere inciapiato sui suoi stessi laccetti. Solitamente finisce per prendersi a male parole anche con una madre- ex-groupie-dei-Pooh della tifosera avversaria ed uscirà dalla palestra urlando in direzione dell’arbitro le seguenti parole “stronzo-vai-a-gnocca-la-prossima-volta-se-non-sei-capace-di-arbitrare-forse-ti-riesce-meglio...ma-non-è-nemmeno-detto-....-finocchio!” .. si spera che all’uscita non incontri pipistrelli o altri volatili altrimenti sappiamo tutti la terribile fine che potrebbero fare.

C’è la morosa-sono-timida-e-non-socializzo-con-nessuno, che quasi sempre è carina ma non particolarmente appariscente, arriva con il ragazzo all’inizio del riscaldamento e se ne va con il ragazzo alla fine della doccia-post-partita. Non conosce molto le regole ma si appassiona alle storie, cioè osserva uno-a-uno tutti i giocatori e crea nella sua testa una telenovelas stile soap-sudamericana su ognuno di loro. Il ragazzo con la crestina bionda non è il terzino sinistro ma è: un giovane adolescente innamorato di quella sua amica che è venuta a vederlo con il fidanzato, di cui lui è segretamente innamorato ma non può dirlo perchè lei è la ragazza del suo migliore amico che si scoprirà poi essere gay e a sua volta segretamente innamorato di lui e scriverà il tutto su una lettera aperta alla rivista super-intelligente “CHI”. Il ragazzo alto con il tutore al ginocchio invece non è il portiere ma è: quell’eroe vigile del fuoco che per salvare una povera vecchina dalla morte certa fra le fiamme si è lanciato con lei in braccio dal secondo piano tenendo il guinzaglio del cagnolino cieco tra i denti, e quindi si è rotto tutti i legamente del ginocchio, rimasto gravemente e perennemente offeso (non glielo diciamo a lei che il tutore serve solo a sorreggere la muscolatura della gamba destra che dopo quell’inverno in cui ha falciato la nonnina sugli sci.. non riprende più il suo completo stato di salute). La morosa-sono-timida-e-non-socializzo-con-nessuno, però applaude ad ogni azione carina. Di entrambe le squadre, perchè è imparziale e non capisce proprio perchè ogni tanto si prende qualche occhiataccia turpe dalla madre-ex-groupie dei black sabbath. Solitamente è perdutamente innamorata del suo ragazzo, e lo costringerà, appena finita la partita, ad andare al mercatino di Natale senza nemmeno dargli il tempo di bere una birra nello spogliatoio con i compagni, stringendogli la mano e parlandogli di che sport faranno i loro bimbi (da sottolineare che il suo ragazzo ha sì e no passato la maggior età). Questo esemplare NON di RADO si prende nomi ben peggiori dell’arbitro dai compagni di squadra del moroso, dalla rompi-palle alla porta-sfiga, passando per cozza-attaccata-ai-maroni. Però alla fine se un avversario prova a tirarle un’occhiata di troppo è in grado di scatenare l’ira del suo moroso, e della squadra intera, dando così libero sfogo al peggiore connubio tra antagonismo sportivo/competitività e gelosia. Lo stesso mix micidiale che dicono sia la forza di Totti quando vedeva la IlaryBlasi (ah non è una sola parola?) circondata da circa 90.000 romani esagitati !!

.. indovinate quale sono io di questi 3 esemplari??

Ah.. per la cronaca, il mio amore gioca a PALLAMANO....quindi, nonostante rischi di prenderti quella pallozza durissima e tutta appiccicosa di pece in testa ogni 3x2, e nonostante per i primi 5 minuti ti verrebbe da chiederti che droga aveva assunto l’ideatore di questo sport che è il perfetto mix tra :
Calcio (perchè sono comunque omarelli che corrono con un pallone)
Rugby (perchè alle volte fanno dei placcaggi degni degli All Blacks)
Pallanuoto (perchè hanno i due minuti di sospensione nell’angolino e, visto come riducono il pavimento quando cadono) nuotano nel loro sudore
..e basket (perchè non ho ancora capito, dove-come-quando e perchè.. ma hanno l’obbligo ogni tot di palleggiare la palla a terra)..

Nonostante questo ... in due tempi da 30 minuti e un sacco di testosterone sprigionato nell’aria a mo’ di vaporizzatore per ambienti, siamo spettatori di uno STUPENDO sport di NICCHIA!! 

1 commento:

  1. Amore mio chiedimi tutto quello che vuoi sulle regole della Pallamano e io sarò ben felice di spiegarti, a io ho capito forse che tipologia di tifoso sei, ma la mamma Grupie dei Black Sabbath è veramente di un altra categoria...
    Complimenti una altro spiritosissimo racconto, sono diventato come un bimbo che aspetta il topolino del mese seguente.

    RispondiElimina